Quando il resto del mondo ti rema contro. Manuale di autoconservazione.

di Cara Catastrofe
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Non so come iniziare un diario, io odio i diari.
Odio scrivere di me, odio il tempo che perdo a pensare a che stupido nome dovrei dare a quest’ammasso di fogli e odio il fatto che è statisticamente provato che prima o poi andrà nelle mani di qualcuno.
E quel qualcuno per una fatale combinazione di eventi è sempre il qualcuno sbagliato, che chissà non aspettava altra occasione da quando è nato per rovinarti la vita per chissà quale contorto motivo.
Ecco ho già iniziato male, ho già scritto due volte chissà e questo prova inconfutabilmente (adoro gli avverbi lunghi...) che non si tratta di un diario qualsiasi ma del mio.
Ho sempre pensato che la fissa per i chissà mi avrebbe rovinata, ma non vale la pena perderci tempo.
Giustamente chiunque tu sia, odioso individuo entrato in possesso del mio diario, o diario stesso, vorrai sapere qualcosa di me.
Al diavolo mi tocca pure assecondarti!
Mi chiamo Anita e...non ho mai scritto qualcosa di così banale e irritante in tutta la mia vita.
E’ necessario andare avanti con le presentazioni? Già sai troppo, il resto non te lo anticipo lo scoprirai da te leggendo qui.
Sempre che continuerò a scrivere questo “coso”, sempre che non mi rinchiudano in una clinica psichiatrica prima.
Ti starai chiedendo, se odio tanto scrivere questo diario, perché lo sto facendo?
Bella domanda del cazzo, ah giusto cerchiamo di rendere il numero di parolacce quanto minore possibile che altrimenti non aiuta, l’ha deciso quello schizzato del mio psicologo.
Tasto dolente.
Se sei una qualsiasi delle chissà quante persone che tanto mi odiano, ora già saprai troppo.
 Vado da uno psicologo, un uomo folle a mio parere, due volte a settimana.
No, non sono pazza, in realtà non so neanche perché ci vado, a quanto pare soffro di qualche disturbo psichico di cui non ricordo il nome.
Bipede, no aspetta qualcosa di simile, ah sì bipolarismo.
Tutto ciò ovviamente è assurdo ma nessuno sembra ascoltarmi, e così sono alla mercé di un tizio che non sa fare altro che blaterare di cose assurde che mi riguardano, che dice di capirmi e di conoscermi. Ma se non mi conosco neanche io, come fa a conoscermi uno sconosciuto?
E’ assurdo, folle, e in più mi tocca anche tenere questo stupido diario. A quanto pare mi aiuterà non so a cosa, non lo stavo ascoltando.
Al diavolo ho già perso troppo tempo con questa scemenza, vado a mangiare qualcosa piuttosto.
Dovrei scrivere qualcosa tipo “tua, Anita”? Probabile, ma almeno questa me la risparmio. 


Angolo Autrice
 

Non scrivo da qualche secolo sul sito, non ho mai un momento libero non è colpa mia. Bah qualcuno mi disse che se inizi a rimandare poi finisce che non inizi mai più e quindi per dimostrargli il contrario ho deciso di iniziare questa cosuccia. 
Mi piacciono i personaggi contorti, fuori dalle righe, un po' incompresi e quelle cose lì e boh adoro gli psicologi e quindi è uscita questa cosa. 
Alla fine tutti i personaggi della storia sono collegati da questa figura..che cosa noiosa che sto scrivendo!
Beh saranno tutte di genere diverso (ah e ogni tanto o ritornano con un capitolo ridedicato a loro e ai loro progressi o tornano come piccolo cameo e tocca a voi ricordarveli) e che discorso sconclusionato...e ho una versione da finire e tutto ciò non ha molto senso!
Allora tu, se ti va, se non hai nulla di meglio da fare, se per qualche assurda ragione ti ha colpito quanto hai letto, se non ti piace per nulla: beh recensisci!
Male non è mai.





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