Mail
1 - Come tutto è iniziato
-No!-
-Ma come no?-
-No, la mia risposta è no. N-O!-
-Ma perché?- mi guardava con sguardo perso e ansioso. Quasi
delusa del mio comportamento.
-Non attacca lo sguardo languido…tanto la risposta
è sempre no- incrociai le braccia. Ormai ero decisa.
Ino si sedette sul letto della sua camera, rigirandosi tra le mani i
fogli della mia storia ormai priva di ogni significato -Ma spiegami il
perché di questa tua decisione…ti
prego…- i suoi occhioni mi colpirono al cuore.
Maledetta…lo sa che quando inizia a mugugnare come gli
animali non resisto.
-Perché mi vergogno…non è
così bella…-
Ino si alzò dalle coperte morbide e profumate del suo letto,
piantando le mani alla scrivania e imprigionandomi alla sedia davanti
ad essa -Sakura…dimmi che scherzi…almeno evito di
farti fuori…-
Sorrisi, spaventata. Se Ino si arrabbiava diventava una vera
bestia…
-Andiamo…non voglio…-
-Ah…va bene…- Ino si sedette di nuovo sul letto,
incrociando le braccia. Poi, non contenta, mi dette le spalle -Ed io
non ti parlo più-
Sbuffai. Che bambina…quando si metteva in testa una cosa non
c’era verso di farle cambiare idea. Era più
cocciuta di un mulo! Iniziai a giocherellare con le dita, in un impeto
di rabbia incondizionata. Secondo voi a 18 anni è permesso
uccidere la propria migliore amica, senza avere ripercussioni legali?
-Ino…- mugolai disperata. Odiavo quando mi teneva il muso
-Ino, su…andiamo…-
Ino voltò a malapena lo sguardo, come se la mia voce le
desse un minimo di sale in zucca -Permetti l’iscrizione?-
-Tsk…- sbuffai, indispettita -Assolutamente no!-
-E allora io non ti parlo- mi dette di nuovo le spalle e si
zittì.
I minuti che passarono furono interminabili…dio mio quanto
era cocciuta!!!
-Ino…Ino, su…- mi avvicinai al letto, sbuffando
-Va bene, fa come ti pare…-
Ino scosse le spalle, tremando dall’agitazione -Stai
mentendo. Vile…-
-No…- sbuffai, ancora più forte -Prometto che
farò la brava e scriverò altre storie…-
Ino si voltò, guardandomi negli occhi seria. Mi porse la
mano, mi guardò vacua -Promettilo!-
Afferrai la mano sorridendo, ormai ero rassegnata -Promesso…-
Mi abbracciò così forte che cademmo a terra
entrambe, lei sopra di me, mozzandomi il fiato.
Iniziò ad urlare cose senza senso, un altro secondo e
l’avrei uccisa. Mi limitai a tapparle la bocca
-Ino…!-
-Scusa, scusa, scusa…però, vedi, la
realtà è che…-
La guardai sbieca, pronta a rimangiarmi tutto. Ma lei conosceva il mio
sguardo, sapeva che potevo minacciarla nelle cose a cui lei teneva di
più -Giuro che taglio le corolle a tutte le gardenie del tuo
negozio-
Divenne bianca come un cencio e annuì silenziosa.
Com’era docile in quel momento (ruffiana!).
-Ma dimmi una cosa, Ino…- sfogliai le pagine del sito in cui
mi voleva iscrivere -Come mai mi hai scocciato così tanto?
Non basta che sia tu a leggere le mie favole?-
-No, no, no! È importante che tutto il mondo conosca le tu
doti artistiche!-
-Ma se il prof ha detto che…-
Ino mi interruppe bruscamente, facendomi il verso -Il prof qui, il prof
là…ma chi sene frega! Tu hai un gran talento,
prima o poi qualcuno noterà le tue storie. Dove meglio di un
sito specializzato?-
Assunsi l’aria di chi non è molto convinta,
perciò Ino era pronta ad una nuova raffica di spiegazioni.
-Ho afferrato il concetto. Ma le mie sono solo favole per
bambini…-
Ino sorrise, arrossendo -Ma sono belle…e poi non sei la sola
a scrivere cose di questo genere…-
Il sito era molto carino, devo ammetterlo. Tutto ordinato, diviso in
generi e fasce d’età. Era una specie di grande
raccolta di opere originali e inedite, scritte da giovani talentuosi in
cerca solo di un modo per esprimere la propria arte. Alcune opere erano
bellissime, specie le poesie…ma vi erano storie che, se
raccolte, formavano veri e propri romanzi d’avventura,
fantasy, romantici…
-Non sono all’altezza, Ino…-
-Suvvia. Guarda qua…- mi tolse il mouse dalle mani, leggendo
in qua ed in la -Vedi?-
Mi mostrò una finestra, nella pagina
dell’iscrizione. Una finestra piccola in cui vi era scritta
un frase -Eh?-
-C’è scritto “abilitare
commenti”…
La guardai stupita -Oh no, non lo farai…-
-Ma come no!- spuntò la voce e completò
l’iscrizione, permettendomi solo di scegliere il nome -Nome e
password-
-Tu sei pazza. Sapere cosa pensa la gente di…no, non sono
pronta…- presi la borsa con l’intenzione di
andarmene, ma Ino mi bloccò ridendo -Suvvia,
Sakura…-
-Tu sei completamente pazza!- ero completamente sena fiato, persa nel
mio dolore -Non posso…-
-Tranquilla. Ora mettiamo la storia che mi hai scritto. È
breve…forse nessuno la noterà…-
-Ma io…-
-A proposito…che nome?-
Ci pensai su, poggiando di nuovo la mia roba e lasciandomi crollare
sulla sedia. Sibilai a bassa voce -Morte lenta…-
Tornata a casa misi a posto la mia roba e preparai la cena. Alla fine
Ino aveva bocciato quasi tutti i miei nick pessimistici e aveva annuito
per un neutro molto dolce -Dream…-
Il mio nick su quel sito era Dream. Un nick strano, per la
verità…io non sapevo sognare.
Non sapevo neanche che il mio corpo si stesse muovendo…mi
accorsi solo dell’ora in cui sentii squillare il telefono,
mentre ero scomodamente seduta sulla poltrona a guardare un programma
alla tv che non stava attirando affatto il mio interesse -Sakura!-
-Che c’è mamma?-
-Ti vuole Ino al telefono…-
-Lo prendo sull’altra linea-
Alzai il cordless senza enfasi, pronunciando frasi incomprensibili -Qui
la compagnia funebre Morte Lenta, posso esserle d’aiuto?-
-Sakura, non scherzare!- la voce di Ino era straordinariamente pimpante
e allegra.
-Ino…non urlare, ti prego…ho mal di
testa…- mentii, mentre allo stesso tempo mi massaggiavo le
tempie -E sono stanca…-
-Va bene, va bene, ora ti lascio stare- un momento di silenzio. Sentii
un rumore veloce e spasmodico.
-Ino…stai lavorando al pc?-
-No…cioè si…caspita, aspetta un
attimo…!- silenzio.
Stavo per riattaccare, quando Ino si ripresentò al telefono
con una voce ancora più squillante di poco prima -Sakura!
Non ti provare ad attaccare il telefono adesso-
Io mi guardai attorno. Ma che diavolo aveva, le telecamere nascoste in
casa mia? -Che vuoi, Ino?!-
-La tua storia…-
Rimasi in silenzio, grattandomi la testa -Si…ti è
piaciuta. Lo so…-
-No, no. La tua storia…sul sito…-
Sinceramente in quel momento non mi veniva in mente niente. La mia
storia…il sito? Che c’entrava?
Poi mi si accese una lampadina in testa, aprii la bocca più
che potei -No…stai scherzando-
-No, no, no! Ti giuro…è successo
davvero…-
-No, Ino…- mi alzai a sedere in modo decente sulla poltrona,
cadendo per poco a ridotto del tavolino da caffè -Mi stai
prendendo in giro…non è vero…-
tremavo. Ero così agitata…
-Ti giuro che sono rimasta più male di te- Ino aveva la voce
stranamente alta, si poteva intendere che era vero -Ma è
così-
Il cuore smise di battere per un secondo, mi alzai completamente dritta
sulla poltrona, incrociando le gambe -Oddio…vuoi dire
che…cioè, la mia storia…-
-Esatto…- un altro attimo di silenzio. E poi le parole che
temevo e volevo sentire più di ogni altra cosa al mondo -Hai
appena ricevuto un commento-
Nota dell'autrice
Premetto col dire che tutti i
personaggi che vengono usati in questa fanfic sono di
proprietà di Masashi Kishimoto.
Credete nelle
favole...?
Ebbene questa lo è, ma anche no. E' qualcosa che
è successo davvero...che è tutt'ora in corso. Non
so se vi piacerà...mi sono ispirata ad un fatto realmente
accaduto, ma la storia non racconterà di cosa è
successo realmente. Anche perché...non so...credo sia meglio
condire il tutto come una bella favola, no?
Spero solo che questa
mia storia...che non so per quanto si
prodigherà...vi piacerà. Lo spero.
Un bacione a tutti
quanti ^^
|