how make my life complete.

di dreewss
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Eppure sembrava non volesse smettere di cercarlo.
Per quanto volesse, non poteva.
Riconosceva la sua immaturità in questo suo atteggiamento ma non poteva evitarlo.
Se ci si ferma a raccontare, potrebbe persino sembrare una vera storia d'amore; quelle relazioni fatte di piccoli gesti, con carezze soddisfatte, capricci consolati, segreti racchiusi e bisogni avverati.
A dirla tutta, sembrava che entrambi non potessero fare a meno di cercarsi.
Lei era il filo, lui il fantasma.

Lo studiava. Lo studiava nei suoi movimenti, nelle sue abitudini, nel suo atteggiamento. Avrebbe giurato di averlo incontrato nei suoi sogni, mesi prima. Era lui, quel ragazzo di cui si era perdutamente innamorata. Con il quale, non avrebbe mai avuto nessun tipo di contatto, se non mentale.

Minuti passati cercando di scoprire qualcosa che nessuno poteva conoscere, nemmeno in prima persona.
Cercare di arrivare al fondo, per i sentimenti. per i valori. per le cose che nessuno sapeva leggere.
Sapeva perfettamente che ricambiava il suo amore, anche se non avevano mai affrontato di petto la situazione.
Lo riconosceva nei suoi occhi fissi in lei, nei sussurri sospirati all'orecchio, nelle parole strette fra le loro mani.
Quasi un fantasma, ma poco credibile come alibi. Eppure..

Lei arrossiva ogni volta che riconosceva il suo riflesso tra i suoi pensieri. Vedeva se stessa nei suoi ricordi e nei suoi progetti.
Nei suoi cristalli caramellati, quasi veri, se non inesistenti.
Avresti potuto considerarti pazza nella sua situazione, ma lei lo sapeva. Non si è pazzi quando il falso è così simile alla realtà. Non si può camminare per le strade della propria città, senza pensarci. Non aspettava altro che il suo contatto fisico, ma non poteva ottenerlo. Ancora no.
Non si può dire che questa storia sia nato dal caso, non possiamo buttarla via così.
Non ha nemmeno parole per descriverla, manca anche la paura.
Lui era venuto per proteggerla, voleva portarsela via. Lontana dai suoi problemi, dai suoi guai, da tutto ciò che la sopprimeva in camera sua, su quel letto con le lenzuola consumate da anime colpevoli.
E lei, lei lo aveva sempre cercato, aveva sempre urlato il suo nome. sottovoce.
Non poteva permettersi altro, non poteva rischiare un'altra volta.
L'essere umano è una qualsiasi forma di ignoranza e di fragilità. Due opposti che appartengono a tutti, i nostri 'standard'. Possiamo essere fragili e ignoranti. La prima si può nascondere agli incapaci, ai menefreghisti e a se stessi. La seconda non si può provare a nascondere, nemmeno volutamente.


Le cose peggiorano, quando l'ignoranza diventa violenza.
Quando le sue fan, le sue ragazze subiscono violenza fisica soltanto per non voler smettere di assumere droga. Lui è droga, droga che non fa male per lei.
Eppure ha subito, ha subito ancora ma non ha mai smesso. mai, di amarlo.
Sa di essere davvero fortunata. Non è l'unica su questo nostro pianeta che ha sofferto e subito, ma ha lui che la protegge ora. Anche se i lividi e i tagli fanno male, lui allegerisce tutta la sopportazione, tutto il dolore.
Lui è qui, per lei.

Ricorda il loro primo appuntamento, le loro risate, i loro pianti, le loro parole, i loro pensieri. Ricorda e rivive tutto quanto in una sola canzone. Lui è lì, davanti a lei. Le braccia si incastrano, le mani si incontrano, le dita si intrecciano, i menti si sfiorano.
Ma lei deve andare, deve buttarsi inbraccio al mondo freddo e rustico. Piano piano si priva dei suoi amati auricolari e la sua figura, il suo profilo scompare.


'a dopo justin.'






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