HAPPY
Jane si era chiesto più volte, curioso, cosa avrebbe provato se avesse confessato tutto ciò che provava.
Voleva vedere la reazione della squadra, questa la scusa ufficiale per la sua mente.Ma sapeva, nel profondo, che stava evitando di dirsi tutta la verità.
Sapeva che quello non era il reale motivo.
Voleva vedere la reazione di una sola persona, la stessa persona che in quel momento stava guardando lavorare.
Il consulente era nell'ufficio del proprio capo, l'agente Teresa Lisbon.
Adorava chiamarla in quel modo, ma non l'avrebbe mai ammesso.
Da quel divano regalato alla donna anni prima, la guardava concentrarsi su fogli che, dopo tutto, sapeva non avevano nessuna importanza.
Ma lei doveva fare il suo lavoro, doveva essere professionale.
Adorava anche questo di lei.
Jane si alzò all'improvviso e raggiunse velocemente la scrivania, mentre Teresa distoglieva la propria attenzione dalle scartoffie.
L'uomo posò le mani sopra un rapporto fresco di firma, si sporse verso Lisbon e le schioccò un bacio sulle labbra.
Sorrise soddisfatto e uscì dalla stanza, con tutta l’intenzione di preparare la terza tazza di thè della giornata.
Teresa rimase per qualche minuto immobile, fissando un punto impreciso nel muro davanti a sé.
Mille pensieri le affollavano la mente, ma uno, più importante degli altri, la spinse ad alzarsi e a raggiungere l’uomo,
Si diresse subito verso il cucinino del CBI, procedendo a tastoni nel buio; era tarda sera e non c’era nessuno in quel piano dell’edificio.
Il consulente era girato, e stava mescolando l’ennesimo infuso, il terzo, pensò l’agente.
Mise le braccia sui fianchi dell’uomo, appoggiando la testa sulla sua schiena.
Lui chiuse gli occhi, sospirò e sorrise, era felice davvero per la prima volta da anni.
*Cantuccio Mio*
Ok, lo ammetto: non l'ho riletta.
Però non ne avevo voglia, e adesso non ne ho tempo ç.ç
Recensione????
Sciau a tutti e grazie!!
Tommo |