It's Christmas Time - Merthur

di serelily
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IT'S CHRISTMAS TIME - MERTHUR


«Che diamine ci fai qui?»
«Salvo il tuo capodanno, idiota»
Arthur entrò in casa senza nemmeno aspettare che Merlin si facesse da parte. Era arrivato con due bottiglie di vino e una scorta di schifezze (patatine, pop corn); senza troppi complimenti si diresse in cucina per prendere un cavatappi e, dopo aver aperto il vino, si piazzò sul divano dell’altro.
«Non sapevo di averti invitato» fece Merlin irritato andando a sedersi di fianco a lui.
Rimasero seduti in silenzio per una decina di minuti prima che Arthur si decidesse a versare il vino nei bicchieri e passarne uno a Merlin.
«Bevi e non fare tante storie»
Merlin sbuffò. Era tutta colpa di Arthur se si era ritrovato da solo a capodanno, e non aveva alcuna intenzione di perdonarlo tanto facilmente.
Chi mai poteva essere così idiota da organizzare una maratona di film a casa sua per poi scaricarlo per la prima ragazza che gli fa gli occhi dolci?
Perché era andata esattamente in questo modo.
Il fatto che alla fine Arthur l’avesse raggiunto non cambiava nulla. Merlin era fortemente convinto che la ragazza di turno gli avesse dato buca e lui fosse andato a cercarlo per non restare da solo.
«Sei ancora arrabbiato con me?» chiese Arthur titubante, guardandolo di sottecchi attraverso il ciuffo biondo.
«Può darsi» Merlin si diede dello stupido per quella risposta. Avrebbe dovuto dirgli che sì, era arrabbiato con lui e si sarebbe dovuto far perdonare sul serio questa volta.
Il punto era che per quanto Arthur fosse un asino, Merlin non riusciva mai a restare arrabbiato con lui per troppo tempo.
«Se volevi fare baldoria la notte di capodanno, avresti dovuto dirmelo prima» fece Merlin risentito «Sarei andato alla festa di Gwaine e non ci sarebbero stati problemi con la tua ragazza»
«Non…» Arthur sospirò, all’improvviso sembrava inqueto.
«Non c’era nessuna ragazza, Merlin» ammise, mordendosi il labbro.
«Che diamine stai dicendo?»
«Non c’era nessuna ragazza, questa sera, ma per un attimo ho avuto paura a venire qui, perché mi ero preparato un gran discorso da farti e poi ho cominciato a pensare che forse tu non pensavi le stesse cose e che mi avresti cacciato a caldi da casa tua e...»
«Ok, prendi un respiro e smetti di blaterare a vanvera» lo interruppe Merlin «Sai vero che non ho capito niente di quello che hai detto?»
Arthur sospirò.
«Non sono molto bravo a parole, e non credo di essere in grado di ripeterti tutto il discorso che mi ero preparato. Penso che sia più utile che io ti dimostri con i fatti»
Merlin era in alto mare, non capiva minimamente cosa stava succedendo e… oh!
Le labbra di Arthur, morbide e calde, si erano chinate sulle sue, baciandole dolcemente.
Era un bacio casto, eppure Merlin sentì tremare il suo cuore per l’emozione. Arthur si staccò di qualche centimetro.
«Avevo paura, Merlin, ma poi ho pensato che se non fosse stata questa sera, non sarebbe stato mai più»
Merlin rise mentre veniva baciato di nuovo.
 





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