Nome Efp/Forum: Alice_Nekkina_Pattinson
Titolo: Il Natale nel corso dei secoli.
Raiting: Giallo (più che altro per il pezzo iniziale, non
sapevo se mettere verde o giallo, alla fine ho scelto giallo).
Genere: Drammatico, malinconico, sentimentale.
Breve introduzione: Jasper, tesoro, mi daresti una mano?" mi chiese mia
madre, mentre cercava di allungare il braccio per appendere una specie
di palla
in alto.
"Certo, arrivo" lei mi prese sulle spalle e io
riuscii a mettere la palla.
Aveva fatto un buon lavoro, non ci sarebbero stati tanti
regali, ma solamente due, ma non era quello che a me interessava, a me
bastava
avere loro.
Eventuali
note: Questo contest consisteva nello scrivere
l'aspetto sia oscuro che allegro del natale. Io, ho scelto Jasper come
personaggio,
ho provato a descrivere tre momenti dei vari natali, nel corso dei
secoli.
Questa
storia partecipa al contest indetto da Perrypotter
e Capriccio Biondo " Luci
ed ombre di Natale "
banner fatto da " Camilla
L
" che ringrazio molto XD
(Aggiunto l'11 gennaio 2013)
Il Natale nel corso dei secoli.
"Dai, accettali,
sono il mio regalo di Natale, Jasper" mi sussurrò con voce
suadente
–almeno lei la credeva tale- Maria, mentre mi sfiorava la
schiena, nel chiaro
messaggio di cosa volesse dopo.
Io ero ancora
fermo, rigido, di fronte all'orrore
davanti a me.
C'erano decine di
umani terrorizzati a terra, pronti per diventare la nostra cena.
No, non potevo, non
volevo, io non ero così, non ero un mostro, tutto quello che
avevo fatto era
colpa sua, di Maria.
"No"
risposi scuotendo la testa, non volevo.
"Ma come no,
non ti hanno insegnato che non si rifiutano mai i regali?" e prese a
mordicchiarmi l'orecchio.
Sentivo dentro di
me tutte le loro emozioni, terrore, confusione, voglia di scappare e
poi
sentivo le sue, solo ferocia e crudeltà.
Poco dopo sentii
l'odore dolce del sangue e senza pensarci, il vampiro dentro di me
scattò in
avanti.
Ogni
tanto i fantasmi del passato ritornavano prepotenti
a tormentarmi.
Per quanto mi sforzavo di dimenticare e di non pensarci,
non potevo cancellare totalmente gli orrori che in passato avevo
compiuto per
colpa di Maria.
Quello era uno dei tanti ricordi che volevo eliminare e
ripensando al Natale, mi è ritornato in mente.
Nel corso della mia vita, tanti giorni di natale erano
arrivati e passati.
Ricordo uno di quelli passati con la mia famiglia, uno
dei ricordi più belli che avessi della mia vita umana.
"Jasper,
tesoro, mi daresti una mano?" mi chiese mia madre, mentre cercava di
allungare il braccio per appendere una specie di palla in cima.
"Certo,
arrivo" lei mi prese sulle spalle e io riuscii a sistemare la
decorazione.
Aveva fatto un buon
lavoro, non ci sarebbero stati tanti regali, ma solamente due, ma non
era
quello che a me interessava, a me bastava avere loro.
Sapevo che facevano
di tutto per darmi tutto quello che era in loro potere, ma bastava un
abbraccio
per stare bene.
Senza pensarci,
abbracciai mia madre e lei ricambiò.
Quando arrivò la
vigilia, eravamo seduti a tavola a mangiare e ridere insieme, sentivo
il calore
della mia famiglia e vedevo la felicità negli occhi di mia
madre per averci
tutti e due li, seduti con lei.
Ricordo la gioia di
entrambi i miei genitori, nel darmi i regali.
Quanto ero felice,
quanto? Tanto, avevo ricevuto proprio quello che desideravo da tempo e
loro
avevano fatto di tutto per rendermi felice.
Li abbracciai
stretti e coccolato da loro, poco dopo la mezzanotte mi addormentai.
Quello
era uno dei ricordi più belli che avessi del Natale,
una serata semplice, in famiglia, umana.
Mi mancavano molto i miei, erano passati anni e anni -più
di un secolo-, però mi mancavano ancora e mi sarebbero
mancati per sempre.
Non avrei mai pensato che qualche anno dopo, avrei vissuto
un Natale come quello con Maria.
Ero appoggiato allo stipite della porta del salotto, ero
perso nei miei pensieri, quando mi sentii avvolgere da due braccine
piccole e
delicate.
Abbassai lo sguardo e vidi mia nipote Renesmee abbracciarmi
e quando mi guardò negli occhi, vi lessi la chiara richiesta
di essere presa in
braccio.
Mi abbassai e la presi tra le mie braccia.
"Ehi, piccola mia, che c'è?" le chiesi
sorridendole.
"Era da un po' che ti chiamavo in realtà, non mi
rispondevi" rispose, notai che tutti intorno a me mi stavano osservando.
"Oh, scusami, che cosa volevi dirmi?" chiesi
ancora."Niente, volevo darti questo!" disse, dandomi un pacchetto
regalo, lo
presi e sorrisi.
"Per me?" domandai, facendola annuire sorridendo.
La feci scendere e lo scartai, quello che vi trovai
dentro era uno dei regali più belli che potessi mai
ricevere, dopo quelli della
mia Alice ovviamente, ma quel regalo, il primo regalo della mia
nipotina, era
fatto con il cuore, con la semplicità e l'innocenza di una
bambina, una cosa
che non aveva valore economico, ma valore effettivo.
Dentro c'era un disegno di me, lei e Alice al parco,
mentre io le spingevo entrambe sull'altalena, poi c'era un braccialetto
fatto
con le letterine che si trovavano nei giochi da bambine, con scritto
"Ti
voglio un mondo di bene zio Jasper", pensai che se avessi avuto ancora
la
possibilità di piangere, l'avrei fatto.
Era un pensiero così dolce, pieno di affetto e amore,
sentivo provenire da lei quei sentimenti, mi abbassai alla sua altezza
e le
chiesi se mi aiutava ad allacciarlo.
"Allora ti piace?" chiese titubante, mi aprii
in un sorriso sincero e pieno d'amore per la mia piccola nipotina.
"Certo che mi piace, tesoro. E' uno dei regali più
belli che io abbia mai ricevuto, grazie anche per il disegno" si
aprì in
un meraviglioso sorriso, poi me lo legò e la strinsi a me.
"Grazie, ti voglio un mondo di bene anche io,
Nessie!" sussurrai.
Poi corse incontro al padre, che la strinse a se
sorridendo felice, io li osservai a lungo, li vidi felici, erano
perfetti
insieme loro tre, mi sentii sfiorare le spalle da due mani minute, non
avevo
bisogno di girarmi per capire chi era o di sentire le sue emozioni,
sapevo che
era lei.
Mi abbracciò da dietro e io strinsi le sue braccia con le
mie.
"Amore, sei felice?" mi chiese sussurrando.
"Si, molto. Sono in famiglia e questo è uno dei
natali più belli della mia vita. Con te amore mio e con il
resto della nostra
famiglia, grazie mille a tutti voi e un grazie speciale a te che hai
permesso
tutto questo, se quel giorno non ti avessi incontrato, la mia vita non
sarebbe
così meravigliosa, ma sarei chissà dove, perso e
vuoto" lei si alzò in
punta di piedi e mi baciò.
"Ti amo Jazz, meriti tutta la felicità del
mondo" e poi la baciai ancora.
Valutazione:
Sesta
classificata pari merito
IL NATALE NEL CORSO DEI SECOLI ( Alice Nekkina Pattinson) 47,25
punti
• Lessico e grammatica 8
• Stile 7,75
• Originalità 8,50
• Caratterizzazione dei personaggi 7
• Sviluppo della trama 7
• Gradimento personale 9
Ho apprezzato molto questa piccola storia. Si avverte la
sofferenza
patita da Jasper nel momento della presa di coscienza, del momento in
cui si è
reso conto di ciò che era diventato.
La serenità che rimpiange ricordando la sua vita umana e
quella ritrovata coi
Cullen.
Il personaggio non è sviluppato al massimo, ma la
brevità della storia non ha
penalizzato troppo, sei comunque riuscita a descrivere bene i
sentimenti.
Spero
vi sia piaciuta :D
CiaoooooooooooooooooooooooooooooooooooooXD
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