They Lived Happily Forever After.

di Lost Girl
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Capitolo 1: Forever Children.

 

C'era una volta,

tanto tanto tempo fa, un bel villaggio. Era molto grande, in effetti.. ma comunque un villaggio. Era popolato da esseri umani ma, al contrario del nostro mondo, dove le Creature Magiche hanno paura di noi, lì vivevano tutti insieme umani e Creature Magiche.

C'erano principi, sacerdoti, schiavi, ceto medio... fate, sirene, elfi, folletti, unicorni, alberi parlanti, gnomi... e chi più ne ha più ne metta.

Chi riusciva a mantenere la pace nel Regno era il famoso Roberdur, il re di quelle terre così solari e felici, di cui persino i parenti degli abitanti ignoravano la pace. Quel posto si chiamava Happland.

Avvicinandosi si potevano vedere gli gnomi che borbottavano tra sé e sé quanto fosse umiliante cucire dei vestiti da sposa per le fanciulle che sposavano l'uomo amato... ma nessuno riusciva a fare un vestito meglio di loro. Le gnome si occupavano dei fiori e dell'erba nei giardini. Intanto gli elfi si muovevano silenziosi tra i boschi, cacciandosi del cibo con animali non magici e cercando di non farsi stanare dai folletti che, si sa, sono molto fastidiosi. Infatti sono piccoli e vestiti di verde, con una foce molto alta e fastidiosa, capaci di creare indovinelli impossibili dal nulla, dotati di una grande simpatia se si riesce a conquistarli... cioè ancora nessuno. Ma possono essere anche molto sensibili, infatti quando qualcuno di loro si fa male, lo sentono e lasciano tutto quello che stanno facendo per accorrere.

Il figlio di Roberdur si chiamava Michael. Era un nome decisamente particolare per quel posto, ma la mamma di quel piccolo bimbo amava quel nome che aveva trovato per sbaglio in una bottiglia abbandonata sulla spiaggia. Il luogo dal quale proveniva era lontano mille miglia da lì ma nessuno se ne preoccupava.

Un bel giorno, il principe compì la maggiore età. Ci furono festeggiamenti in tutto il regno (eccetto per gli gnomi, loro dovevano cucire l'abito delle feste per l'ormai adulto principe). Se Roberdur fosse morto, avrebbe avuto un degno successore. Infatti il principe aveva un grande cuore e amava la natura, gli animali e i bambini, elementi che lì di certo non mancavano, anzi. Se si usciva di casa, si potevano vedere tante piccole testoline che ridevano e giocavano tra di loro, senza alcuna distinzione. Ridevano nei boschi, giocavano per le strade, si sedevano in piazza e, soprattutto, si divertivano a mettersi nei guai.

Quante volte avevano rotto le finestre delle case, rubato i cappelli ai folletti e travestiti da animali per vedere se gli elfi li avrebbero presi? Per fortuna, questo non accadeva mai, ma quando le pacifiche creature si accorgevano della presa in giro si arrabbiavano moltissimo e questo ai bambini piaceva.

Durante i festeggiamenti, i folletti si unirono a loro per fare marachelle, mentre gnomi ed elfi cercavano di tenerli a bada. Ogni volta che correvano appresso a loro e dovevano passare davanti al principe facevano mezzo inchino frettoloso e chiedevano scusa. Michael ad un certo punto si parò davanti a loro.

Che succede?”

Oh, ecco, vede... i bambini...” Ovviamente queste sagge creature non immaginavano il profondo amore che provava il loro principe per i piccoli.

Davvero? Dove sono?”

Ecco, sono lì...” Provò a scrutare l'elfo dietro le spalle di Michael. “Dietro alla tenda” Ringhiò il piccolo gnomo, grugnendo verso una preziosissima tenda con tantissimi paia di piedi.

Michael fece loro segno di stare in silenzio e si avvicinò quatto quatto verso di loro. Ad un certo punto sentì un grido sopra la sua testa “Arriva il principeee!!” Si sentì poi un sobbalzo generale dietro quella tenda. Michael la spostò con delicatezza.

Non è come sembra!” “Non stavamo facendo nulla” “Non puniteci” “Sono stati i folletti!” “Sì, ci hanno obbligati”

Ehi, tranquilli...” Li tranquillizzò il principe. “Che cosa stavate combinando?”

Nulla, nulla...”

Non voglio farvi nulla, non sono cattivo!”

Sbuffarono un po' tutti, ma poi qualcuno si disse “è il principe, deve saperlo” e allora si fece avanti. Era un bimbo piccolo e con i capelli chiari.

Volevamo giocare” Mormorò, guardandosi la punta dei piedi.

Volevi dire che volevate fare un po' di casino?” Borbottò lo gnomo.

Zitto tu! Non sai nulla!”

Ehi, tranquilli. E a cosa volete giocare?”

Il bambino scosse la testa.

Volevamo divertirci tanto”

E se vi svelassi qualche passaggio segreto?” Mormorò allora l'allegro principe. Si illuminarono gli occhi di bambini e folletti.

Gli elfi e gli gnomi lo guardavano stupefatti.

Principe, con tutto il rispetto... potrebbero disintegrargli il palazzo”

Non ti preoccupare, davvero... tanto dobbiamo rimodernare un po'” gli strizzò l'occhio Michael.

Inutile dire che passarono il resto dei festeggiamenti girando per il palazzo e combinando marachelle, e quando le persone vedevano il principe in mezzo a quella banda di “furfanti” rimanevano sbalorditi. Ma a Michael non importava, si stava divertendo come mai in vita e sua e gli piaceva parecchio.





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