Il sogno della libertà

di reddy
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Il sogno della libertà

Il sogno della libertà

 

 

La barca, sfuggita all’ormeggio del pescatore, silenziosa se ne va,                       scivolando sul velo dell’acqua lasciandosi trasportare lievemente dalla corrente   del fiume.

A volte incappa in piccoli gorghi, creando così dei deboli volteggi, per poi essere rilasciata con maestria ed eleganza, come se il fiume volesse gioire la sua libertà.

Lungo le sponde del suo liberatore vi sono canali e affluenti, che ogni tanto rilasciano piccole creste spumeggianti che l’accompagnano dolcemente.

In mezzo a quell’azzurro e silenzio, passano sponde ricche di verde e piante fra le quali vi sono uccelli, che osservano la silenziosa fuggiasca e cinguettando a lei in segno di libertà.

Di tanto in tanto, incontra tronchi, son morti e son nudi.

Dalla corrente si lasciano trasportare e alla deriva si lasciano andare. Volteggiando qua e la tra la bellezza e allegria del fiume la barchetta si lascia trasportare.

Al crespulare del giorno, da lontano un rombo si fa sentire, che velocemente si avvicina “ohimè il pescatore ma trovata…vai vai più forte finché esso non mi raggiunga o dolce letto”.

Il rombo è sempre più vicino, sollevando onde d’acqua e nulla può la corrente contro a tale forza.

La corsa è finita e con forte corda la trascina con sé, al ripassare di quel rombo tutto tace la natura osserva la barchetta piegata al suo destino.

 

 

 

Spazio d’autore:

Cari amici/che, pubblico questa mia prima poesia.

Vorrei sapere una vostra opinione del contenuto, se è il caso di continuare o smettere di sognare.

A presto.





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