Hey Jude

di Nowhere Girl
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Il vestito non mi andava.

Sembravo uno stuzzicadente dentro un bicchiere. Dovevo ancora bituarmi allo specchio,
alla visione della mia pietosa immagine. Quelle ossa in fuori, la pelle tirata e bianca come
il latte, la matita che ogni giorno andava a coprire parte più ampia delle palpebre, e i capelli
neri, lunghi fin troppo, che mi nascondevano parte del viso.

''Angelica, ti va bene?''

''No, ti ho detto che mi fanno schifo i fiori. Perché mi devo mettere questi assurdi vestitini
da zoccola? Non posso venire coi jeans? Magari mi metto la maglietta del primo giorno di
scuola..''

''E per le scarpe?''

''Le Converse''

''Scordatelo.''

Era la terza volta che cercavo di convincerla, non ottenni buoni risultati;mi voleva mandare
all'opera. Si era rotta del fatto che cominciavo ad ascoltare musica che per lei 'mi
invocavano ad autolesionarmi'; non ha ancora capito che non è la musica a farmi quest'effetto.

''Ti senti bene vero?''

''Tranquilla mamma. Sono a posto, ma veramente, non posso venirci coi jeans? per favore!
Se vuoi mi metto la camicia bianca e le ballerine se ti fa piacere, ma niente abiti da zoccola.''

''Non dire le parolacce.''

''Scusa'' Rimase a fissarmi un'po con quei suoi occhi verdi. Mia mamma era meravigliosa,
sia d'aspetto che di carattere.

''Ok, ma fai la brava.''

''Grazie mami.'' Feci trasparire quella sottospecie di sorriso con le catene, quello che mi
usciva sempre male, quello che faceva spaventare i bambini.

Ok, cominciavo a non sentirmi bene.





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