Hope.
Alchimie si appoggiò alla parete retrostante: la schiena ricurva,
le mani strette sulle ginocchia e la testa ciondolante.
Dalla bocca scendeva un rivolo di bava appiccicaticcia che arrivava
fino al mento e la folta chioma era ora crespa e scura, visto il lungo
lasso di tempo per il quale non veniva lenita da dello shampoo.
La prigionia l'aveva privato di ogni di ogni sembianza vagamente umana,
o stregale.
Mosse goffamente la mano verso il suolo, facendola così cadere -
procurandosi anche un discreto dolore - come se fosse un oggetto, non
più una parte di lui. L'arto avanzava a convulsioni, con le dita che
arrancavano, cercando di sospingere anche il resto del corpo.
Afferrò incertamente "il bicchiere" (se così si può definire una
scatola bruciacchiata) contenente un insolito liquido giallastro, che
inghiottì senza indugi. Lo sentì scivolare per la gola, impastando del
suo sapore (un misto tra uno yogurt scaduto e uno sciroppo per il mal
di gola, giusto per intenderci) tutto l'apparato digerente; come se
fosse possibile avvertire il gusto di un alimento o di una bevanda
all'interno dello stomaco o dell'intestino!
Eppure a lui sembrava proprio di sentire quel disgustoso aroma scendere
nelle viscere del suo corpo, per danneggiarlo dall'interno.
Ormai era allo stremo per bere una cosa del genere. Sospirò. Avrebbe
fatto qualunque cosa pur di uscire di lì.
Fu per questo che, quando sentì delle strazianti grida accompagnate da
passi di corsa, non poté fare a meno di scattare in piedi, nonostante
lo stato in cui si trovava. Forse, per una volta, la fortuna era dalla
sua.
Buondì, care bananine(?) eccoci con una nuova long. Ovvio che il
protagonista doveva essere Alchimie, perché lo amo sì e perché merita
un riconoscimento pure lui, nella sua malvagità. Dopo l'ascesa al trono
di Vanilla il nostro beniamino(?) è finito in carcere, con i peggiori
trattamenti, vediamo ora come se la caverà. Non scrivo da un'eternità
credo, speriamo di non aver perso troppo la mano.
Cordiali saluti dal Genio del Male Moriarty eue
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