pioggia

di cristy31
(/viewuser.php?uid=260546)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Ho deciso di scrivere questa fanfiction dopo aver, per la miliardesima volta, visto l’episodio ventotto e mi sono immaginata questa versione per favore ditemi voi se devo continuare questa mia storia.
Baci,
Cristy31

 
Andrè si svegliò il rumore della pioggia che picchiettava sui vetri delle finestre, con la solita sensazione mattutina di nausea e amnesia che aveva quando si ubriacava.
Sentì di non avere vestiti addosso. Aprì piano l’occhio che ancora da solo non riusciva a mettere bene a fuoco le cose.
Vide una mobilia che conosceva bene, ma non era quella della sua stanza…
Si girò di scatto e vide Oscar distesa vicina a lui, senza una parvenza di vestiti indosso.
In quel momento gli riaffiorò alla mente cosa era successo, Oscar che gridava di lasciarla andare, poi la sua camicia a pezzi, seguita dagli altri vestiti.
Si guardò le mani come per cercare tracce della notte appena trascorsa. Tremava. Si sentiva un mostro.
Raccolse piano i suoi indumenti, si rivestì e uscì dalla stanza sapendo che quella poteva essere la sua ultima mattina di vita, era a conoscenza di quale fosse la pena che viene subita se si osa fare una cosa del genere a una nobile.
Piano entrò in camera sua chiudendosi a chiave.
Aveva paura di averle fatto del male visto che i ricordi erano sbiaditi, sfumati dall’alcol.
 
 
Si svegliò sola nel suo letto anch’ella destata dal rumore della pioggia.  Il ricordo ancora vivido della notte la fece rabbrividire. Andrè, il suo migliore amico, suo fratello, il suo protettore, l’amava, e lei non se ne era accorta. Ora sapeva cosa passava nella testa del suo amico, se poteva ancora considerarlo tale, quando Fersen era con loro e lui sembrava spento.
Sapeva quello che provava perché era lo stesso sentimento che provava lei verso il conte.
Ora sicuramente sarà in camera sua o da qualsiasi altra parte a pensare che lei lo avrebbe denunciato, fatto condannare a morte. Pensò.
 Invece non sarebbe stato così, voleva dimenticare ciò che era successo, non lo avrebbe detto a nessuno, Andrè non lo meritava. Perché non aveva commesso nessun reato, lui l’amava ma, lei non lo ricambiava perchè amava Fersen, forse

CONTINUA





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1524038