Illusions

di Sherlock Holmes
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POV HOLMES

Il silenzio del teatro, apparentemente deserto, fu rotto da due voci…
Impossibile non riconoscere, in una, quella del professor James Moriarty…
Sospirai.
“Dannazione…”
D’un tratto, il sipario si aprì.
E in platea vidi occhieggiare Moriarty.
Un sorriso malvagio si dipinse sul volto del mio acerrimo nemico…
Feci buon viso a cattivo gioco.
Ricambiai, dunque…
- Salve, professore!- esclamai, ostentando un tono distaccato…
- Moriarty!- sibilò Watson…
Il professore si sporse verso l’unico altro astante che riconobbi essere… l’Illusionista. Uno dei ladri di Fleet Street.
D’altronde, lo sospettavo, dato il luogo in cui io e lo sfortunato dottore ci trovavamo, nonché gli “strumenti di tortura” a cui eravamo relegati…
- Una sorpresa gradita…- sussurrò Moriarty, ridacchiando appena…
Il ladro si crogiolò nel complimento del suo superiore…
- Che lo spettacolo inizi!- annunciò l’Illusionista…
Quelle quattro parole mi fecero comprendere tutto
“Oh, no…”
Un uomo munito di sega si avvicinò a Watson…
- Ah, per la cronaca… Annuncio al pubblico che non ci saranno illusioni…!- aggiunse il ladro, inchinandosi.
Il sorriso di Moriarty si fece soddisfatto.
- La morte è il migliore degli spettacoli…- sibilò il professore, congiungendo le mani…




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