La Figlia dello Shinigami

di Maky_j707
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Kamelot, anno 1234, ore 14.56

 

Che dolce sensazione, la morte. Non esiste un'emozione piena quanto essa, l'ultima tappa di una vita mortale, che rapida si consumava tra le mani dei Demoni, lordi di sangue, compiaciuti da quella carneficina propizia di Anime e carne. Il più alto del gruppo, un ragazzo dalle fattezze Canine, si avvicinò ad una giovane ormai mezza morta, il cui petto completamente sfigurato da unghiate e graffi troppo profondi. Occhi spenti, bocca spalancata e mani chiuse sul proprio bacino, attonita, consapevole che la fine era prossima. Ma un'ombra la sovrastò, mentre gli ultimi aliti di vita si consumavano lentamente.

chiese il demone, con voce profonda e dannatamente attraente, mentre la ragazza, sanguinante e inerme, fissava il vuoto. Con voce spezzata e qualche colpo di tosse sanguinoso, pronunciò un flebile fiato, accontentando il carnefice. chiese ancora, e con un barlume di speranza, questa accennò un si col capo.

Al dire del canide-umanoide, gli altri demoni di simile forma alzarono il capo, e ancora colmi di sangue dalle fauci, accerchiarono il corpo della giovane, che impaurita desiderò che la morte sovra giungesse in fretta. In una lingua incomprensibile per l'umana, il gruppo di demoni recitò una nenia assordante, stringendo gli artigli al copro già martoriato della fanciulla, la quale con difficoltà iniziò ad urlare, avvertendo un forte dolore al capo ed al corpo stesso, sentendo ogni osso spezzarsi sotto la morsa dei demoni, il sangue fuoriuscire dalle ferite, e come se non bastasse, una sensazione di bruciore vivo le compresse il petto, con l'odore della propria carne che bruciava, mentre un sigillo si creava su questa. .

I dolori lancinanti sembravano scomparire, il corpo si rigenerava velocemente mentre le creature scomparirono in una nuvola di fumo denso, che la ragazza aspirava con foga, mentre la lucidità tornò vivida nella sua mente e dagli occhi rossi, filettati da una pupilla felina. Con un piccolo sforzo, la donna sollevò la schiena, ansimante, osservò attorno a sé fissando i corpi senza vita della sua gente.

si chiese, alzandosi in piedi, avvertendo una nuova energia, fluida, malvagia, poderosa. Un sorrisetto avido le si dipinse sul volto pallido, assottigliando lo sguardo sull'orizzonte, annusando una nuova aria. Corse, veloce, troppo per un'umana, nuda e senza ferite, con un corpo nuovo, più snello e seducente, un corpo da mozzare il fiato, un corpo non più umano.

 

Mentre la creatura si allontanava, un ragazzo in vesti neri e dai lunghi capelli argentei prendeva nota di tutto quello che accadeva, sbarrando il nome della ragazza tornata in vita, accennando un sorrisino divertito. Chiuse il taccuino su cui appuntava le varie missioni assegnategli, e con un lampo negli occhi, scomparve nel nulla, lasciando la scene ai morti, gli unici che da quel luogo mai se ne andranno.

 

 

 

Si parla di circa 600 anni fa, ed è così che è iniziò la nuova vita della fanciulla, così che prese piede una nuova strage di vittime umane e non, da colei che ha combattuto contro le diaboliche creature, e che per una scelta, ora ne è parte. Ma cos'è successo alla ragazza? Perché ora è intenta a scappare in mezzo ad una foresta di roveri e fango, inseguita da più di mille dei suoi simili? Che cosa avrà mai commesso di così assurdo e pericoloso?

Chi era quel giovane con il taccuino?

 

Fine capitolo 1





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