INTRECCI

di GinevraCorvino
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Cosa  cambia  una vita?
Un insulto, la vergogna o la solitudine?
Cosa ci rende cinici?
La paranoia, il disprezzo o l'esclusione?
Cosa ci rende insensibili?
La genetica, la sopravvivenza o il dolore?
Cosa ci rende cattivi?
Gli abusi degli altri, l'assenza degli altri?
Ti invidio Tom,
hai fatto della tua rabbia una scala,
ogni disappunto era un gradino per dimostrare che eri più di un rifiuto.
Ti invidio Tom, la determinazione scabrosa e sconcertante.
Ti invidio il cuore di pietra,
se nessuno può illuderti, nessuno può deluderti.
Ti invidio l'assassinio.
Per noi comuni esseri è questione morale.
Tu l'hai fatto diventare
un distintivo di orgoglio.
Sai, non mi sono mai posta il problema. Sai, andava bene, sai, era così che sognavo che dovessero essere le cose se sognavo.
Tu sei arrivato, eri bellissimo; capelli di corvo occhi di ghiaccio.
Tu sei giunto, l'omicidio degli impuri non era più un peccato.
Tu, per me mai perduto anche quando ti credevano morto. Per me la tue parole non erano fantasmi, ma ancora ordini.
Prima di quella fine di Ottobre io ti guardavo e tu eri un Dio, inavvicinabile, solo da adorare.
Ora sei qui! E i tuoi occhi non hanno cambiato colore, la tua anima è ancora sangue e onore-
Bello anche adesso che le tue pupille sono fessure di serpente. Bello anche ora che il tuo sorriso è solo un ghigno.
Vedi Rodolphus, è difficile spigare se non hai capito già.




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