Solo una ragazza.

di fefe94
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Capitolo 2
so viele Menschen, so viele Augen …

 
Una giornata un po’ diversa si prospettava quel  14 settembre per il cantante dei Tokio Hotel.  Si alzò di buon mattina nonostante fosse il suo giorno di riposo. Scelse un vestiario anonimo e non si fece i capelli a cresta onde evitare qualcuno potesse riconoscerlo prese gli occhiali da sole e la sua borsa uscendo dalla sua stanza d’albergo a 4 stelle avviandosi all’entrata dell’albergo dove ad aspettarlo c’era Saki,pronto a scortarlo in una nuova avventura ,anche se lui ancora non era cosciente.
Gli era costato parecchio compilare quel foglio di iscrizione all’università, molti ricordi riaffiorarono in quei pochi secondi… Ricordi fatti di compagni di scuola che lo prendevano in giro,di professori disgustati dal suo modo di vestirsi e truccarsi, ragazzini che invece di essergli amici lo indicavano come gay. Ma ormai era tutto passato,sorrise. Ora era Bill Kaulitz, un nome conosciuto in tutto il mondo ,un nome che molte ragazze adoravano chiuse nella loro stanza con un biglietto di un suo concerto in mano ,pronte a sognare un'altra volta di poterlo toccare e vedere al di la di quelle transenne … Non aveva più nessun motivo di nascondersi,era sempre stato il suo sogno laurearsi in lingue,perché avrebbe dovuto rinunciarci?



Continuò a rimuginare dei come e dei perché per tutto il tragitto in macchina …
-Sono le nove,Saki,sono già in ritardo!Potresti andare più veloce?- Disse Bill guardano l’orologio ,aveva sempre odiato essere in ritardo. Dopo un ora di ritardo ,bussò alla porta della classe in cui doveva avere la sua prima lezione di inglese … La professoressa non disse niente lo invitò solamente ad entrare e si sedette in disparte con dietro Saki per ogni evenienza ,decise di non togliersi gli occhiali ma scrutò tutti i ragazzi intorno a sé  sorridendo … Poteva essere stronzo? Non invidiava per niente la loro vita normale. ..Rise,forse un po’ troppo  a voce alta , attirando l’attenzione di una ragazza che si girò verso di lui… Fu in quel momento che incontrò gli occhi più belli che avesse mai visto,incatenanti ,ipnotici occhi viola contornati di grigio.






Proprio quando quella antipatica della professoressa Percy aveva cominciato a spiegare , e tutti sapevamo quando odiava categoricamente essere interrotta , bussarono alla porta e da essa sbucò un ragazzo alto,molto alto  con gli occhiali da sole a coprirgli gli occhi ,un capello NY e dei vestiti neri e bianchi attillati con dietro a se un armadio,a parere di Helen, che gli stava al fianco tipo mamma cozza. Non disse niente,non fiatò ,nessun suono uscì dalle labbra rosa e ornate con del gloss del ragazzo si limitò a fare un cenno con la testa e a sedersi poco dietro di lei con il suo scagnozzo sempre dietro. . . Gli occhiali non li tolse ma si poteva notare come avesse dato a tutti uno sguardo sghignazzando con aria di superiorità. . . “Ma che presuntuoso” si disse continuando a fissarlo. Fu in quel momento che si girò verso di lei e rimase a fissarla impietrito negli occhi,i suoi ancora coperti . . . Il suo sorriso si addolcì . . . 




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