drabble madama
Albafica, Rugonis,
Sion e Pefko © Masami Kurumada
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«Non toccarmi!»
Tante
volte hai dato quell'ordine, Albafica, così tante che
oramai lo ripeti quasi come un mantra, anche quando non è
necessario.
Sei
nel giusto, sai che non devi permettere a nessuno di rimanerti
vicino perché costituisci una seria minaccia: il tuo sangue
è fatale come le
rose che coltivi nel tuo giardino, una sola goccia basterebbe a
spegnere una
vita.
«Quante volte te lo
devo ripetere? Non devi toccarmi!»
Per
questo allontani chiunque abbia l'audacia di
sfiorarti, hai allontanato anche il piccolo Pefko che desiderava
ringraziarti
dell'aiuto che gli hai dato, hai allontanato perfino Sion: lo fai con
chiunque
e come sempre cerchi di ignorare il volto triste di chi riceve il tuo
rifiuto.
Meglio
così, continui a ripeterti. Molto meglio così.
«Io non temo il tuo
sangue venefico.»
Sion
non sa davvero quant'è pericoloso il tuo sangue, ma
tu sì. Una
sola goccia basterebbe a spegnere una vita, per questo
preferisci farlo
con la tua, lentamente e in solitudine come t'insegnò
Rugonis.
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Good. Questa è
la prima sciocchezzuola che pubblico (non avrò molte
occasioni per pubblicare, purtroppo mi manca il tempo), spinta dalle
storie che leggo e amo e da un'autrice
che seguo su questo fandom che mi ha dato il coraggio necessario per
pubblicarla.
Ho
scelto Albafica perché, come ripeto spesso nelle
recensioni che lascio, è il mio personaggio preferito :-)
Sayonara!
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