Os 1
“Acqua,
acqua dappertutto “
Stavo
guardando fuori dalla finestra, quando, ad un tratto, vidi dell'acqua
scorrere giú attraverso i vetri e mi stupii molto di
ció. Dopotutto il cielo era sereno e mi pareva presso che
impossibile che
potesse piovere senza la pur minima presenza di una nuvola.
Così,
curiosa, mi sporsi fuori dalla finestra e uno spruzzo piú
forte degli altri mi invase il viso, in pieno.
-
Ma cos ...-
provai a dire qualcosa, ma un altro getto, susseguito da
un altro ancora, mi giunse addosso come una mitragliatrice, preciso,
senza variare , almeno percettibilmente, l'angolo in cui colpiva ,
fiero.
Cercai
allora di scostarmi per evitare di far fare ai miei ricci la stessa
fine di un cane bagnato e di prendermi un malanno, un grosso malanno
e, non appena spostatomi un poco, notai una piccola fontanella
nascere dal terreno del giardino di casa mia, lo osservai alzarsi e
poi colpire nuovamente i vetri e sbattere, sbattere e sbattere
ancora, componendo una melodia ritmica e orecchiabile che mi fece
sorridere.
Pensai
che, forse, non sarebbe stato brutto continuare a sentire quella
musica in eterno, cosí chiusi gli occhi e mi misi in
ascolto,
ancora, per qualche minuto, finchè non la sentii cessare
definitivamente.
Fu
allora che mi sporsi leggermente dalla finestra ora aperta ,
incautamente, solo per ritrovarmi con il viso bagnato, di nuovo.
-
Ma mi prendi in giro?-
scoppiai a ridere della mia stessa stupidità, la quale,
probabilmente, mi aveva portata a porgere una domanda a
quella che doveva essere solo una tubatura rotta, come se potesse
rispondere di se stessa e ascoltare le mie imprecazioni.
Ma
da brava stupida quale ero, mi ritrassi indietro e , non sentendo
ancora una volta lo scrosciare dell'acqua contro le pareti, mi sporsi
solo per trovarmi nella stessa situazione di prima, se non peggiore:
bagnata fradicia.
-
Ma mi prendi in giro
davvero?- cominciai ad alterarmi e a pensare che
qualcuno comandasse il getto d'acqua e , seppur convinta che fosse
tutto un mio film mentale, quando mi sporsi nuovamente e mi beccai
l'acqua in viso, cominciai a temere che qualche animale, piú
intelligente del normale, mi stesse tendendo un brutto scherzo.
Sempre
piú decisa a liberarmene, chiamai un idraulico per "
riparare"
la tubatura rotta, pensando nel frattempo a qualche malefico piano
per far fuori la " bestia".
L'idraulico
non tardò ad arrivare, per fortuna, ma mi lasció
anche altrettanto
repentinamente , dicendomi che non ci fosse alcun problema.
Decisi
allora di andare a controllare di persona e la sorpresa che mi
ritrovai di fronte non mi piacque affatto: un getto, poi un altro e
un altro ancora mi colpirono forti in faccia, dal terreno ormai
stanco di ricevere così tanta acqua.
Presa
da un momento improvviso di rabbia, tirai il tombino che era nascosto
nel terreno per vedere cosa si nascondesse dietro tutto quel mistero
e risi constatando che si trattasse davvero di un animale, ma non
era un essere terrestre, era strano.
Aveva
due orecchie verdi e appuntite, molto piú grandi rispetto al
corpo
di statura simile a quella di una tartarughina, aveva una colorazione
marroncina, simile all'acqua salmastra e un aspetto indescrivibile.
Per
certi versi era anche carino con quei suoi grossi occhioni blu che mi
fissavano, ma per altri era mostruoso e abominevole, con quella sua
bocca aguzza e feroce all'apparenza, tanto che il sorriso mi si
spense e un alone di terrore mi pervase lo stomaco.
Non
ebbi nemmeno il tempo di aprir bocca e dire " ah" che una
sorta di suono uscì dal suo muso, una suono che pareva quasi
un
"ciao", che
mi fece sobbalzare e svenire.
Quando
mi svegliai, non ero in giardino come pensavo, ma nel mio letto, con
un grosso sacchetto di ghiaccio in testa e qualcuno che mi teneva
caloroso la mano: l'idraulico.
-
Signorina, sicura di
stare bene?- mi disse.
In
quel momento ero tanto spaesata e stordita da non riuscire nemmeno a
chiedergli perché si trovasse ancora in casa mia se lo avevo
congedato già da tempo .
Cominciai a vedere
dappertutto quell'essere, ma ero l'unica a esserne in
grado.
Cominciai
a vederlo mordere tutto , dalle tende al televisore, fino alla stoffa
dei pantaloni del giovane.
-
S-si - dissi
in fretta per salvarlo , magari, da quello che pensavo
sarebbe successo a momenti: la catastrofe.
-
Sicura?-
annuii prontamente e - ora vada per favore - ma lui, non
lasciando andare la mia mano, mi attrasse a se e - io resto - disse.
Allora
tutto svaní : i miei occhi chiari incrociarono i suoi, che,
verdi
come le sfumature dell’oceano, mi attrassero come una
calamita
attrae a se il suo magnete, tenendolo “incatenato”
a sé,
impedendogli di staccarsi e, lo avevo capito ormai, non ci sarebbe
stato mostriciattolo alieno che avrebbe resistito a tutta quella
bellezza abbagliante che mi travolse con una potenza tale da farmi
svenire di nuovo.
La
seconda volta che aprii gli occhi, mi ritrovai accanto a mio marito;
non c'erano idraulici, non c'erano mostri, solo io, lui e il nostro
amore.
Buona sera gente!
Allora pubblico di rado os originali, ma mi piace scrivere di tutto,
per cui ecco qua questo scempio, se volete chiamarla storia O.O
Ora pubblicherò un po' di cose random così la mia
Principessa
è felice u.u
Dunque, vorrei ringraziare, perchè non l'ho fatto, quelle
meravigliose 54 persone che mi hanno messa tra gli autori preferiti! Ne
sono stra felice e ballerei la conga se ne avessi le forze.
Questa os è nata dalla mia prof di matematica/fisica u.u
*scuola che da ispirazione LOL*
Long story..spero vi piaccia ;) non dirò se mi piace o non
mi piace perchè qualcuno potrebbe volermi prendere a calci
LOL
Per cui faccio decidere a voi.
Un bacione
fat
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