The End

di Zeressa
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Senti il mondo che ti crolla addosso: non riesci a muoverti, rimani lì, dinanzi a quell'enorme schermo ad osservare come il tuo Guerriero viene distrutto.

- Riapri gli occhi! È un ordine!! -, urli disperata.

Urli sperando che lui ti possa sentire, che quella frase arrivi a lui, pronto ad eseguirla come se fosse stato un tuo ordine.

Ma il tuo servo è troppo lontano.

Mentre l'uomo dinanzi a te ride, una silenziosa lacrima solca la tua guancia.

Tu che non hai mai pianto se non alla morte di tuo padre, ora, piangi per un servo?

-          Non sparire! -

Ma lui non è solo un servo.

-          Mi dispiace… Ma questo è un addio, mia Signora. –

Un sorriso lieve appare su quel volto che, per la prima volta da quando lo conosci, è sereno.
Come nebbia che si dissolve, lui se ne è andato; dentro di te ora c'è solo un enorme vuoto.

In una sola notte hai perso le due persone più importanti per te.

Lacrime amare continuano a scendere.

Cosa farai ora Padrona?
****
Sangue, sangue, sangue.

Come dici tu, il sangue è il soldo per l’anima.

E quante anime ti starai divorando ora?

Un milione? Due milioni?

È davvero un grande banchetto per te Guerriero.

Ma… La tua stessa fame è diventata l’arma con il quale sei stato sconfitto.

-          Sconfitto? Chi? Io? –
Con il tuo sguardo strafottente guardi lontano.

-          Non mi sconfiggerete mai. È impossibile che io perda! –

Ma la tua espressione cambia subito dopo.

Dinanzi a te è lo stesso scenario di cento, di cinquecento anni fa.

Il sole che sorge. . .

Tutte le volte che sei stato sconfitto la luce del sole ti inondava, ti illuminava.

Lo scenario delle tua morte è sempre lo stesso.

“Ogni volta mi stupisco di quanto possa essere sublime la luce del sole”

Ma tu sei il No-Life King, non puoi morire.  Sebbene hai sempre sostenuto che sulla Terra niente è immortale, tu non puoi andartene: devi servire la tua padrona.

Qualcosa dentro di te si ribella: prima una, poi due, tre dieci, mille, un milione. Le anime dentro di te sono in subbuglio: non riesci più a capire dove finisci tu e dove iniziano loro.

Velocemente senti il tuo corpo indebolirsi e svanire.

Chiudi i tanti occhi che per secoli ti hanno accompagnato. E chiudi i tuoi, di occhi, che hanno visto il cambiamento del mondo e degli uomini per tanti, troppi anni.

Cosa vedi ora?

Solo il buio. Forse morire non è una cattiva cosa.
Finalmente potrai riposare in pace.

Sorridi lievemente. Da quanto tempo non ti sentivi così?

Ma prima di andartene rivolgi il tuo ultimo pensiero alla tua Master. Non sei riuscito ad eseguire il suo ordine.

-          Mi dispiace, questo è un addio.. Mia Signora. –
***
 
E del potente Guerriero è rimasto solo un pezzo di stoffa lambito dal vento





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