E ora provo con le
"maledizioni senza perdono"...
Per le prime due ho usato lo stesso
stile di "Incantesimi" e cioè i dialoghi. L'ultima invece mi è venuta diversa
dal solito.
Se avete letto altre mie fanfics sapete che le scene drammatiche
scarseggiano. La cosa non è voluta, semplicemente scrivere cose tristi mi viene
difficile, preferisco raccontare cose che fanno ridere o che inteneriscono. Mi
viene più naturale. Per questa fanfic ho provato a far leva sul mio lato
drammatico, non so se il risultato sia da considerare soddisfacente, ma c'ho
provato e spero che possiate gradire.
Buona
Lettura,
Carmilla1324
IMPERIUS: pone il
soggetto sotto il controllo del mago che scaglia la
maledizione.
"Il piano è semplice e Potter sarà
mio!"
"Ma...ma... mio signore, Draco...non"
"Non mi importa di cosa del
suo o del vostro volere. La vostra famiglia mi ha giurato fedeltà e in un modo o
nell'altro otterrò ciò che voglio! Sappiamo che il piccolo Harry è innamorato di
Draco, bene. Dobbiamo approfittarne!"
"..."
"Conducete qui il giovane
Malfoy!"
"Draco."
"Mio signore."
"E' giunto il momento
di rimediare ai tuoi errori. Ho una missione da
affidarti."
"Io..."
"Imperio! Ora Draco farai quello che ti
dirò."
"Sì..ìì..."
"Farai credere a Potter di essere innamorato di lui,
conquisterai la sua fiducia, ti farai dire tutti i segreti e le strategie
dell'Ordine ad infine lo porterai da me."
"Come desidera, mio
signore."
AVADA KEDAVRA: uccide
istantaneamente la vittima.
Io non avrei voluto farlo, davvero.
Ho provato
a resistere, ma non ci sono riuscito.
Ero stanco di combattere, di vedere
cadere in miei amici uno ad uno, di sapere che nel mondo intero morivano persone
a causa mia.
Nessuno può dire che non ci abbia almeno provato.
Mi sono
attaccato a tutto per non cedere. Al flebile ricordo che avevo dei miei
genitori, all'affetto che mi legava ai miei amici, alla sensazione di ritrovata
famiglia che Sirius mi aveva dato nel poco tempo in cui siamo riusciti a stare
insieme. Alla determinazione di Hermione, al coraggio di Ron, alla forza di
Neville...all'amore di Draco.
Draco...
Ho capito di amarlo solo due mesi
fa, poco prima che lui mi confessasse durante un litigio che provava lo stesso
per me.
E' stato così strano baciarlo per la prima volta, ma non cambierei
nessun secondo di quel momento.
Durante le settimane che seguirono abbiamo
cercato di vivere con quanta più intensità possibile il tempo insieme. Intorno a
noi c'era solo odio, violenza e dolore, ma quando riuscivamo a trovare dei
momenti solo per noi mi dicevo che forse valeva ancora la pena lottare, ma
poi...una luce verde.
Io cercavo una ragione di vita, un motivo per andare
avanti e quando tutto pian piano mi è stato tolto mi sono arreso.
Alla fine
è anche facile. Come per ogni incantesimo che si rispetti basta una formula e
una bacchetta. Niente di più!
Nessuno però si potrà lamentare, forse qualche
lacrima sarà versata per il "salvatore del mondo", ma poi tutti si dedicheranno ai
festeggiamenti, ne sono sicuro. E' giusto che sia così. Lo farei anche io se
potessi...e forse lo farò...spero con Draco accanto.
Cosa diceva la profezia?
Se uno resta in vita l'altro muore...più o meno è così, vero?
La Cooman
deve aver sbagliato qualcosa.
Non ha predetto che una parte di Voldemort è
cresciuta in me e lui la rivuole indietro perchè è solo quella che gli manca per
tornare al pieno delle sue forze e della sua malvagità.
Bè, non l'avrà.
Ho deciso di arrendermi.
Spero solo che l'Ordine attacchi nel momento
giusto.
Nell'istante preciso in cui pronuncerò l'incantesimo loro dovranno
attaccare. In quel momento Vodemort sarà debole e sarà l'unica occasione per
eliminarlo per sempre.
Bene, non c'è più tempo da perdere.
Tempia o
cuore?
Cuore. E' quello che fa più male.
"Avada
Kedavra!"
Addio Harry Potter.