Ananche

di Gwen Chan
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ANANCHE

 

Monsieur Hugo lasciò sgocciolare il pennino, lo poggiò sul calamaio e si prese il mento fra il pollice e l’indice, socchiudendo gli occhi.
“E Claude?”
“Folle. Ci sono uomini che rifuggono a tal punto bellezza e amore da venirne infine travolti e distrutti.”
Francis diede un giro di cucchiaio al caffè e ne sorbì un sorso. Era un piacevole pomeriggio, da quella posizione si intravedeva la cattedrale.
“Ossessionato dal destino, aborriva il peccato tanto da ricercarlo, rifuggì la magia fino a diventare un suo adepto. Ricordo ancora quando precipitò dalla sommità di Nostra Signora. Ananche fu il suo ultimo sospiro.”

Note. Drabble scritta quasi di getto perché oggi sono quattro anni che sono su EFP e volevo "festeggiare", pur al volo. 
Si ricollega a quella scritta questo stesso giorno l'anno scorso, questa: La Smeralda.
Ananche, parola greca, è tradubicile con "necessità" o "fatalità"

Enjoy.





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