Questa piccola storia è solo uno sfogo , scritto in un momento di tristezza e delusione. L'ho scritta di getto e spero vivamente che vi piaccia.
Linee sparse
Le lacrime pèrcorrono lentamente il viso , come sempre.
Sono solo una persona triste , simile a milioni di altre.
Tutte con le stesse storie, drammi , preoccupazioni.
Tutte ugualmente diverse.
Tutte linee sparse, in balia del destino.
Cadute, spazzate via dal vento , come bustine di plastica .
Vorrei correre. Urlare. Fuggire il più lontano possibile da questa realtà che non vedo più.
Che non riesco a sentire completamente mia.
Invece mi ritrovo qui a digitare dei tasti , inutile e patetica.
Si dice che i treni passano una volta sola nella vita.
Balle . Tutte enormi ed inutili balle.
I treni corrono , scalpitano , spariscono .
Ma non passano mai , a meno che non sia tu e coglierli e inseguirli .
Avevo fatto così anch’io , per un po’.
Correvo, fissando nella mente che era il mio progetto.
La mia cornice .
E allora mi adattavo , sorprendimi persino di me stessa.
Potevo essere tutto ciò che era giusto, indicato .
Un camaleonte che cambia colore in ogni foglia su cui si posa.
Non mi ero resa conto di perdermi .
In un labirinto intessuto di fili in districabili, intrecciati l’uno con l’altro.
Le persone erano solo capaci di guardarmi , scrutarmi dall’alto in basso .
Volevo chiedere il perché.
Perché non capivano che mi stavo sgretolando, a piccoli passi ma sempre più veloci .
Avevo deciso di aspettare il momento giusto .
Quello in cui avrei smesso di essere un camaleonte , ma semplicemente una piccola farfalla.
Unica ,nello stesso tempo identica.
Occasione sprecate,disdette dell’ultimo minuto : questa è la mia vita.
Potevo contare sulle punte delle dita i momenti in riuscivo ad essere felice.
Brevi come un attimo, eterni come il tempo.
Poi di brusco apri gli occhi .
E cosa ti rimane ? . Nemmeno una briciola , a cui aggrapparti .
Tutto perso ,svanito.
Puoi solo aspettare e camminare a piccoli passi , verso il prossimo .
Formando tanti minuscoli cerchi .
Da piccola mi piaceva credere che fosse così , che i treni ripassassero .
Che la gente non ti abbandonasse così.
Che le bolle non scoppiassero all’improvviso .
Poi ho capito , finalmente .
I treni fuggono , le crisalidi non diventano farfalle .
Le bolle svaniscono in un lampo .
E soprattutto ho capito che non esistono cerchi né cornici , ma solo linee indefinite.
Guardo la finestra , distrattamente .
Aspetto , che sia il mio momento.
Anche se so che probabilmente è già arrivato , ma non riesco a vederlo .
Ma non mi resta altro .
Se non la speranza e un’interminabile attesa, in cui forse riuscirò a ritrovarmi .
O forse no .
Però mi piace ancora credere nell’esistenza di un principe su un cavallo bianco .
Di regge incantate e bacchette magiche .
Voglio ancora credere che un giorno avrò un mio colore, come le ali di una farfalla.
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