Se i sogni diventassero realtà...?

di Gretsel
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L'unica cosa sincera che posso dirvi oggi è che vedere lì Skylancer ferma immobile a guardare le stelle mosse in me qualcosa che mi fece provare sensazioni mai sentite prima. Anche se era così piccola, illuminata a quel modo dalle stelle sembrava infinitamente matura, complicata, con un mondo tutto suo dentro che non voleva fare altro che uscire allo scoperto, nonostante non ci riuscisse. Mi pareva così misteriosa che tutto l'ignoto che l'avvolgeva mi attrasse in un modo magnetico. Feci scendere il mio sguardo fino al suo polso destro, avvolto in un fazzoletto. Inizia a sciogliere il nodo fatto dalla ragazza, che questa volta non si ribellò. Vidi i tagli, tagli evidenti, segno di una persona piena di problemi, ma nessuno con cui parlarne che potesse aiutarla a risolverli. Aveva inciso qualcosa con le stesse lame che aveva utilizzato con i tagli. "Fomoku" recitava la scritta. Il mio nome. Capii di essere ricambiato da tanto, e di essere stato uno sciocco a non essermene accorto prima. Il fatto che il mio nome fosse scritto bene fu una sorpresa secondaria, data la sua dislessia avrei dovuto sorprendermi prima, però lo shock dato da quelle incisioni e i sensi di colpa che salivano violenti come uno tsunami, ritardarono tutto il resto. La guardai. Bellissima, fragilissima, ma allo stesso tempo forte, una ragazza oscura, che sarebbe presto diventata una donna rispettata da tutti. La baciai dolcemente sulla fronte. Quando staccai le mie labbra i nostri occhi s'incrociarono. Le mi prese il viso tra le mani e dolcemente lo attrasse a sé. Le nostre bocche s'incontrarono in un'esplosione di emozioni.





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