Gargoyle

di vampiredrug
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GARGOYLE


- Cass… ancora. - sospirò Jensen.
 
- Ma se non ho nemmeno iniziato… - mormorò languidamente Castiel con un sorrisetto, sovrastandolo, intento a trafficare con i bottoni dei jeans del compagno.
 
- No, lo sta facendo ancora. Misha. -
 
- Dove…? -
 
- Comò. -
 
Castiel si voltò a guardare nella direzione indicata da Jensen ed effettivamente la gattina era appollaiata sull’orlo del mobile come un minuscolo gargoyle, leggermente protesa verso di loro, con gli occhietti azzurri spalancati.
 
Sbuffò, esasperato.
 
- Senti, mette a disagio anche me, ma cerchiamo di far finta di niente, mh? Se non le diamo retta, si stuferà e se ne andrà. - borbottò Castiel, accarezzando leggero il torace nudo di Jensen e tornando a concentrarsi sui jeans, riuscendo finalmente a sbottonarli e sfilarli.
 
- Ma potrebbe rimanere traumatizzata… -
 
‘Oh, signore…’ pensò Castiel con un sospiro, alzando gli occhi al cielo.
 
- Se non ti vedrò nudo entro 30 secondi, sarò io quello a restare traumatizzato, Jens. -
 
- Dovremmo imparare a chiudere le porte... -
 
- Si, è vero, e le chiuderemo. Le sprangheremo, se necessario. Ora per favore vuoi levarti quei boxer o devo strapparteli a morsi? - ringhiò scherzoso, mentre lanciava la maglietta in direzione del comò, centrando in pieno Misha e seppellendola in una soffice trappola di cotone.
 
Dopo aver soffiato sommessamente tutto il suo sdegno ed essersi mossa come un bruco sotto lo strato di stoffa in cerca di una via d’uscita, la piccola rinunciò, e cullata dal profumo familiare di Castiel che impregnava la t-shirt si addormentò facendo le fusa.
 
Esattamente come Jensen, dopo una spettacolare esibizione di Castiel in “The Talented Mr. Collins”.
 
 




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