Vetro Soffiato

di e m m e
(/viewuser.php?uid=5676)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Autore: emme
Fandom:
Harry Potter

Titolo: Birra calda
Personaggi: Godric Grifondoro, Salazar Serpeverde
Riassunto: « State forse accusandomi di avere la mano troppo morbida? »
Rating: G
Word: 194 (W)
Generi: Generale
Avvisi: Nessuno
Note: Partecipa alla Drabble Night in onore di Geilie, il pacchetto prevedeva: fandom Harry Potter, Godric, bevande calde.
Se volete vederci lo slash, liberissimi. XD
Beta: Nessuno...

 

Birra calda

 

Sbatte il boccale sul tavolo e qualche goccia di birra calda gli si posa sulla barba. Con la mano libera Godric si asciuga, ma i suoi occhi non si spostano dal volto inespressivo di Salazar.
« State forse accusandomi di avere la mano troppo morbida? » domanda alla fine, la bocca piegata in una smorfia rabbiosa che non riesce a nascondere.
« Non si tratta di un’accusa, amico mio, quanto piuttosto di un dato di fatto. I giovani hanno bisogno di essere guidati sulla strada che devono percorrere. »
I capelli biondi e sottili di Salazar, acconciati con precisione, circondano un viso pallido come la neve. Solo i suoi occhi, neri e profondi come pozzi, sono in contrasto con tutto il suo essere, che sembra così delicato all’apparenza. Ma proprio quegli occhi – Godric ne è diretto testimone – sanno rimanere imperturbabili davanti a qualsiasi cosa.
Il è volto immobile, come quello di un cadavere, eppure Godric riesce quasi a sentire gli ingranaggi del cervello di Salazar che lavorano costantemente, nascosti da quella testa gialla.
« Avete usato la frusta su un bambino » commenta, prendendo un’altra sorsata di birra. Ormai la bevanda calda si è raffreddata, ma Godric non ci fa caso. Il suo sguardo si posa sulle dita sottili del compagno, elegantemente intrecciate sopra il tavolo di quercia. Per un attimo è contento che Helga non sia presente, ma poi ricorda che le donne non sono con loro per occuparsi del ragazzo ferito dalle scudisciate di Salazar e il sollievo si tramuta in confusione.
« Non si è comportato nel modo in cui mi aspetto si comporti un Serpeverde » la voce è vellutata, priva di qualsiasi inflessione. Priva di qualsiasi pentimento.
« Non sono figli vostri, Salazar. Non potete fare di loro quello che volete. »
Per la prima volta da quando hanno iniziato quella conversazione Godric scorge nello sguardo dell’altro un lampo di disprezzo impossibile da nascondere. Le labbra sottili e pallide si aprono appena quando dice: « E perché no? »
Godric si porta il boccale alla bocca per la terza volta, ma il suo contenuto è come cenere.





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1547066