la cura agl'incubi
Ringrazio anche solo chi legge.
Dedicata
a: HaChiElric
La cura
agl'incubi
Ulquiorra socchiuse
un occhio, l’iride gli brillò di riflessi
fosforescenti e mugolò. La sua pelle pallida era dello
stesso colore del cuscino,
un ciuffo di capelli mori gli copriva metà della striscia
verde che gli segnava la guancia.
Allungò la gamba strofinandola sul materasso.
Il pianto si
fece più rumoroso.
Ulquiorra allungò
il braccio nudo e affondò il viso nel guanciale.
“Mamma!”
chiamò il bambino, singhiozzò e le lacrime gli
scivolarono lungo le guance.
“Su,
va tutto bene” sussurrò Orihime. I lunghi capelli
lisci
di colore arancio le arrivavano ondulati fino al seno; la giovane
allungò le braccia e
abbracciò il figlio sotto le ascelle.
Il bambino
aveva i capelli neri
arruffati, il viso arrossato e teneva gli occhi chiusi. Protendeva le
mani verso la madre, singhiozzando rumorosamente.
Teneva le mani
allungate verso di lei e singhiozzava. La donna lo sollevò
prendendolo in braccio, il figlio le strofinò il capo contro
il petto.
“Ho
fatto un incubo” biascicò il piccolo. La donna gli
accarezzò
il capo e socchiuse gli occhi.
< Tutte
le notti così... > pensò l’uomo.
Strinse le labbra e si alzò a sedere.
< E su
di lui non funziona uno solo dei miei piani per controllare
le reazioni emotive >. Incrociò le braccia e
piegò di lato il capo. Guardò la moglie
sorridere, abbassò lo sguardo e osservò il
bambino, coperto da un pigiama azzurro con le stelline, sporgere il
labbro.
< Non ha
funzionato nemmeno donargli il trastullo umano
chiamato peluche... > rifletté.
Il bambino
tirò su con il naso e smise di
piangere.
<
Nemmeno leggergli quella storia poco realistica… mi sono
appisolato prima di lui… > si disse Ulquiorra.
“Cosa
hai sognato?” domandò la donna.
“Un
mostro” pigolò il figlio.
< Non lo
sa che ero io un mostro > pensò
l’ex-espada, si passò
la mano tra i capelli.
Orihime si
chinò e baciò la fronte del bimbo.
“Lo
sconfigge il tuo papà, il mostro”
sussurrò.
Il bambino
sorrise, chiuse gli occhi appoggiandosi nuovamente alla madre, con i
piccoli pugni strinse il pezzo di sopra del pigiama della madre e si
addormentò.
< Forse
a calmarlo può essere solo il
‘cuore’… quello che
sua madre è così brava a trovare dentro
chiunque… persino dentro 'al vuoto' come me >
si disse Ulquiorra.
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