Autore:
AliasNLH (sia su EFP che sul Forum)
Titolo:
Ancora Oggi, come Ieri e così Domani
Categoria:
Originale - Romantico
Rating:
Verde
Genere:
Romantico, Introspettivo
Avvertimenti:
Drabble
Parole
Usate: Caffè,
Natura,
Sigaretta,
Fisica,
Sonno,
Luce,
Terreno.
Note
dell’Autore: Non sono propriamente sicura di cosa mi abbia spinto a
scegliere come genere
qualcosa di romantico – chi mi conosce - e può
confermare quanto qui dichiarato
- sa che le mie preferenze vertono su tematiche più cupe.
Squartamenti, morte,
sangue e via così – verso l’Inferno e
oltre.
Si vede che da qualche parte si è
risvegliata – finalmente, all’alba
dei 20 anni – una vena dolce e sentimentale. Ma non poteva
farsi viva un po’
prima, dico io?
Commenti fuori luogo a parte, ho scritto queste
drabble con
l’intenzione di presentarle in un ordine specifico,
assegnando ogni parola ad
un giorno della settimana e cercando di svelare almeno un pezzo
dell’interiorità della ragazza che ho scelto come
mia protagonista. Una ragazza
come tante, forse solo un po’ troppo timida.
Meglio che la smetta – di modo da evitare
di correre il rischio di fare
questa presentazione più lunga del racconto stesso.
Buona lettura.
(Per una volta senza fazzoletti di carta a portata
di mano).
Ancora
Oggi, come Ieri e così Domani.
Caffè ~
Lunedì
Sono
passate tre settimane dalla
prima volta in cui si è accorta di lui.
Tutto
è iniziato per colpa – o
forse sarebbe meglio dire grazie? – di una signora prepotente
che l’ha
spintonata per accaparrarsi l’ultimo tavolo libero.
Gli
è finita con il viso
affondato nella giacca e lui l’ha sorretta, permettendole di
riacquistare
l’equilibrio e di scoprire un accattivante sorriso divertito.
È
rimasta semplicemente
ipnotizzata da quel sorriso e da quella voce. Dal tono basso con cui le
ha
chiesto: «Tutto
bene? Ti sei fatta male?».
Sono
tre settimane che va in
quel caffè per vederlo.
Dal
lunedì alla domenica.
Natura ~
Martedì.
A
volte si chiede se non sia
nella natura umana desiderare
ciò che
non si può avere.
E
che non si ha il coraggio di
prendere – direbbe la sua migliore amica. Altrimenti non
saprebbe spiegare per
quale motivo non possa presentarsi o anche solo salutarlo quando entra
– sono
entrambi degli habitué di quel posto, sarebbe normale, no?
Una
volta ci prova, a digli ciao.
Alza un braccio quando lo vede varcare la soglia del bar, accompagnato
dal
solito scampanellio.
Lo
abbassa lentamente, quando si
accorge che a quel gesto avrebbe attirato l’attenzione.
Gli
esseri umani sono sempre
stati tanto pavidi?
Sigaretta
~ Mercoledì
Ha
pensato più volte di
avvicinarlo con una scusa – per poi cercare di attaccare
bottone, magari
dicendo qualcosa di spiritoso e intelligente.
Potrebbe
fare finta di passargli
accanto per caso e chiedergli con nonchalance se per caso non abbia una
sigaretta. Potrebbe essere
un’occasione
perfetta se non fosse destinata a fallire. Lui non fuma.
Ne
è certa perché, due giorni
prima, si è messa in fila dietro di lui e la confusione del
bar le ha permesso
di avvicinarsi a sufficienza per sentire il suo odore.
Odore
di shampoo, caramelle alla
liquirizia e cappuccino – quello che ordina tutte le mattine.
Fisica ~
Giovedì
Il
giovedì di solito tira fuori
un libro e fa finta di leggere, per non incrociare il suo sguardo
– che spazia
per il locale senza posarsi su alcun quaderno, libero dallo studio.
Una
volta ha pensato di prendere
in prestito un volume di fisica
quantistica per mostrare che sì, anche lei è in
grado di capire, ma poi
rinuncia e nasconde il solito romanzo rosa dietro il portatovagliolo,
gli occhi
sempre sulla stessa pagina.
Non
vuole che la becchi ad
osservarlo e si costringe e non alzare il viso, di modo da non mostrare
le
guance che vanno a fuoco.
Sonno ~
Venerdì
Per
la maggior parte del tempo
lo guarda e sogna ad occhi aperti.
Vorrebbe
lasciare da parte tutta
l’indecisione e la timidezza, alzarsi e abbracciarlo davanti
a tutti.
Affondare
le mani nei riccioli
per capire se sono morbidi esattamente come sembrano, lasciarsi
avvolgere da
quelle spalle larghe e sentire nuovamente il suo profumo, a diretto
contatto
con la pelle.
Fantastica
su come sarebbe
baciarlo e immagina tutto un futuro in cui si sveglia al suo fianco e
lo guarda
rigirarsi nel sonno, gli occhi
chiusi
e le lunghe ciglia a gettare ombre sulle guance.
Dovrebbe
svegliarsi, ma continua
a sognare.
Luce ~
Sabato
La
prima – vera – volta in cui i
loro sguardi si sono incontrati, è stata durante un sabato
in cui, stanca per
la settimana trascorsa, lo ha fissato a lungo senza pensare. Lui si
è girato e
l’ha vista osservarlo pensosa.
La
luce, che entra a fasci chiari dalle
tende scostate, gioca con la
carnagione chiara, i corti capelli scuri e le iridi grigie, facendole
diventare
quasi azzurre, da dietro gli occhiali.
Le
labbra sono socchiuse e
sporche di cioccolata agli angoli.
Le
ha sorriso e visto gli occhi
di lei spalancarsi e le gote prendere il colore delle pesche mature.
Terreno ~
Domenica
La
domenica la sua visita al bar
è molto più corta che durante il resto della
settimana perché lui non c’è.
Si
siede al solito tavolino e
getta – per abitudine – un’occhiata a
quello di lui. Questa volta ci sono una
mamma esasperata e due bambini scalmanati.
Si
alza, paga il the e la
brioche e esce dal locale con lo sguardo basso, deluso.
Guarda
il terreno scorrere sotto le suole
e presta poca attenzione a dove sta
andando – brutta abitudine di cui si deve liberare.
Muove
qualche passo fuori dal
bar e sbatte contro qualcuno.
«Ciao,
sei qui anche oggi?»
Fine?
NLH
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