Blow the Candles Out
Titolo:
Blow the Candles Out
Autore:
LaTuM
Capitoli:
capitolo unico
Stato:
conclusa
Personaggi:
Dean Winchester, Sam Winchester, Castiel
Pairing:
Dean/Castiel
Rating:
PG15
Genere: Commedia
Avvisi:
--
Conteggio
parole: 986
Riassunto:
Era davvero
un pessimo compleanno, quello. Certo, non che in genere i
suoi compleanno fossero particolarmente significativi o memorabili,
ma in un modo o dell'altro riusciva sempre a trovare il modo di
festeggiare per conto suo e con Sam, quando il fratello era diventato
abbastanza grande da poter divertirsi con lui.
Disclaimer:
Supernatural
è
della CW.
Blow
the
Candles Out
“Dai
Sammy! È il mio compleanno! Non
farmi restare chiuso in questa topaia!” brontolò
Dean dando un
pugno al cuscino dietro la testa che non ne voleva sapere di
schiacciarsi e farlo stare comodo.
“Devi
cercare di dormire e
riposarti...”
“Tzé...
è perfettamente inutile!”
“Non
sono io quello che è scivolato
su una lastra di ghiaccio scendendo dalla macchina rompendosi una
caviglia e prendendosi una commozione cerebrale.”
“Non
è la prima e come vedi non ho
mai subito alcun danno.”
“La
cosa è del tutto opinabile”
rispose Sam prendendo le chiave dell'Impala sotto lo sguardo
minaccioso di Dean che ancora – dopo tutti quegli anni
– non
sopportava l'idea che il fratello prendesse la sua Baby.
“Trattala
bene!”
“Lo
sai che lo farò. Hai bisogno di
qualcosa?”
“Che
quel maledetto angelo portasse
qui il suo culo piumoso e mi rimettesse in sesto!”
“A
parte quello...”
“Birra.
E porno.”
“Vada
per la prima.”
“E
non dimenticarti della torta!”
“Me
la sono mai dimenticata?”
“Un'infinità
di volte, se è per
questo...” rispose Dean offeso.
Sam
alzò gli occhi al cielo ed uscì
dalla capanna di Rufus che oramai i due utilizzavano come base.
Avevano apportato delle modifiche tali per renderla a prova di
angelo, con un sigillo rimovibile ogni volta che volevano lasciare
libero l'accesso a Castiel. Sam sperava con tutto il cuore che
l'angelo si degnasse di raggiungerli velocemente, perché
sopportare
Dean in quelle condizioni era davvero troppo. Suo fratello aveva un
bel dire che le commozioni cerebrali che si era preso anni prima non
avevano lasciato segni. Certo, da che il suo corpo era stato
completamente ricostruito dopo il suo soggiorno all'Inferno, i danni
precedenti erano stati riparati, ma di colpi ne aveva presi
ugualmente tanti – se non di più – anche
dopo. Il tocco
dell'angelo magari poteva evitare che la situazione deteriorasse
ulteriormente. Sam raggiunse l'Impala e mise in modo, guidando per
mezzora finché non raggiunse la città
più vicina. Ogni volta che
si spostavano cercavano sempre di non andare nello stesso posto a
mangiare o fare la spesa, ma quando erano stanziati fissi diventava
più difficile... anche se la cosa però aveva
anche i suoi lati
positivi, pensò prima di parcheggiare davanti alla bakery
della città.
Dean
rimase nella capanna di Rufus due
ore senza poter far nulla: Sam era andato a fare la spesa, di
Castiel nemmeno l'ombra – dannato angelo! - e non aveva
ancora
capito se gli faceva più male la caviglia che pulsava o la
testa.
Avrebbe tanto voluto prendere un antidolorifico, ma gli unici che
aveva erano quelli che il medico gli aveva vietato di prendere per
non aggravare ulteriormente la sua condizione – per quanto
non
fosse comunque nulla di grave – e finché Sam non
fosse tornato si
sarebbe dovuto tenere entrambi i dolori. Era davvero un pessimo
compleanno, quello. Certo, non che in genere i suoi compleanno
fossero particolarmente significativi o memorabili, ma in un modo o
dell'altro riusciva sempre a trovare il modo di festeggiare per conto
suo e con Sam, quando il fratello era diventato abbastanza grande da
poter divertirsi con lui. Poi ci avevano sempre pensato le donne a
renderlo felice, ma da che era tornato dal Purgatorio, le occasioni
non si erano presentate così facilmente, per quanto lui non
avesse
perso il suo tocco capace di far cadere qualunque donna ai suoi
piedi. Peccato che alcuni sembrassero immuni al suo
fascino,
ma vista la commozione cerebrale, era meglio evitare di complicarsi
la vita con certi ragionamenti poco adatti al momento.
Probabilmente
doveva essersi
addormentato, perché dopo tre ore si solitudine venne
svegliato
dall'odore di cipolla fritta che tanto amava. L'uomo aprì
gli occhi
e si trovò davanti un sacchetto con dentro un doppio
cheeseburger al
bacon, patatine e cipolle fritte formato maxi e una bella birra
fresca. Il solito pranzo di tutti i giorni, ma a lui piaceva
così.
Forse fu merito del cibo, o forse della dose massiccia di
antidolorifici che aveva ingurgitato quando Sam gli aveva lanciato il
barattolino – testando che i suoi riflessi erano comunque
ancora
buoni -, comunque il suo umore migliorò nettamente, fino a
che non
arrivò il momento del dolce.
“Dov'è
la torta?”
Sam
sbarrò gli occhi e cominciò a
sudare a freddo vedendo lo sguardo di Dean farsi sempre più
sottile
e minaccioso.
“Ti
sei dimenticato di nuovo la
torta?! E proprio il giorno del mio compleanno?!”
Sam
cercò di schiarirsi la voce prima
di fargli un cenno. Dean si girò verso la porta d'ingresso
vedendo
sulla soglia Castiel che reggeva tra le mani una torta di mele su cui
era stato messo un numero imprecisato (e di sicuro inferiore a
trentaquattro, ma quello non era un problema) di candeline verdi,
rosa e azzurre – sicuramente riciclate, vista l'aria
consumata che
avevano - e con la fiammella tremolante.
Sam
andò a chiudere al porta e fece
segno di avvicinarsi a Dean. L'angelo fece quanto gli era stato detto
e, dopo aver posato la torta sul tavolo, posò due dita sulla
fronte
di Dean, guarendolo all'istante.
“Grazie,
Cas.”
“Non
c'è di che, Dean.”
“Credevo
te ne fosti dimenticato di
nuovo” disse poi il maggiore dei Winchester in direzione del
fratello.
“No...
e questa era stata appena
tirata fuori dal forno quando l'ho comprata.”
Dean
si mise a sedere e prese il
coltello a serramanico che teneva sempre in tasca.
“Non
spegni le candeline?”
“Sammy...”
“Ci
siamo anche impegnati per
accenderle... almeno non rendere vani i nostri sforzi!”
L'uomo
sbuffò e soffiò sulle candele.
“Ora
possiamo mangiare?”
Sam
annuì e andò a prendere dei
tovaglioli mentre Castiel prendeva posto sul divano accanto a Dean.
Quest'ultimo si voltò verso l'angelo e gli sorrise, con la
bocca già
piena di torta di mele... quel compleanno non era andato poi
così
male, dopotutto.
Note
dell'autrice:
L'ho
scritta in mezzora dopo aver
ricevuto l'invito a partecipare alla gara dal gruppo di FB Le
migliori citazioni di Supernatural.
Voleva
essere una cosa da 200 parole, non di più, giusto un breve
dialogo.
Ne ho scritte quasi 1.000, ma fa nulla XD Il titolo è un
verso di
Candles degli Hey Monday... semplicemente significa 'spegni le
candele'.
Buon
compleanno Dean Winchester! E
così, oltre alla storia di Lizzie, ci ho messo un po' del
mio, oh,
sono contenta!
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