Si dice che i pesci abbiano una memoria di tre secondi circa, perciò è come se vedessero il luogo in cui vivono per la prima volta dopo questo breve lasso di tempo.
La carpa di casa Tendo, se fosse venuta a conoscenza di questa teoria, l'avrebbe demolita immediatamente.
Lei si ricordava ogni singola visita di quello strano umano col codino che praticamente ogni giorno cadeva nel laghetto.
La prima volta era stata una sera, sul tardi.
Il povero animale si era preso uno spavento tremendo: di solito le persone al massimo bagnavano i piedi nell'acqua, ma lui si era immerso completamente. O meglio, era stata immersa completamente.
Si, perchè quel ragazzo aveva qualcosa di strano: entrava con i capelli neri e una corporatura muscolosa e ne usciva rosso e con qualche forma in più.
Col tempo le visite erano diventate regolari, come se venisse per darle il buon giorno, e si era abituata a quell'umano così insolito.
Ma lui non era solo: c'era lei.
La ragazzina che l'aveva portata a casa in un scachettino trasparente, scuotendola un pò, e l'aveva tenuta lontana dalla mani del signore dai capelli e i baffi neri che voleva mangiarsela.
La ragazzina rideva, dicendogli che i pesciolino era troppo piccolo per poter essere mangiato.
La carpa però non ci trovava niente di divertente.
Comunque: la ormai giovane donna con i capelli neri dai riflessi blu spediva puntualmente il ragazzo nella sua casa per fargli rinfrescare le idee.
Un giorno la ragazzina che aveva provato a venderla ad un ristorante si avvicinò al laghetto e, parlando tra se e se, proclamò: "Si vede proprio che quei due si vogliono bene."
La carpa ritenne che, se quei litigi rappresentavano il loro volersi bene, quei due dovevano proprio amarsi alla follia.