Era una serata buia e tempestosa, il cielo era scosso a intervalli regolari da fortissimi tuoni da accapponare la pelle. La nuvola grigia che quella mattina era passata sopra il castello di Hogwarts, non aveva solo preso un caffè e una ciambella per una merenda di
metà mattina, ma aveva avuto anche un colpo di fulmine per
una
bellissima nuvoletta dai riccioli d’oro di passaggio
(esistono le
nuvole con i capelli e si innamorano pure?
NdTutti)(Dettagli…
NdAutrice).
Purtroppo quella bella biondina era già occupata (sempre
dettagli irrilevanti… inoltre siamo nel mondo magico!!!
NdAutrice), quindi rifiutò l’offerta di matrimonio
della
povera nuvola grigia che scoppiò a piangere per il suo amore
perduto… Tuttora piange ininterrottamente e non ha
intenzione di
smettere!
Nella Sala Comune dei Grifondoro, alle 10 di sera, la noia regnava
sovrana e per alcuni individui si sfiorava lo stato
vegetale…
C’era chi si girava i pollici, chi cercava invano di
consolare la
nuvoletta innamorata, chi si scaccolava (Scusate… Nd Lo
scaccolatore)(Va bene, lo sappiamo che è il tuo unico
passatempo… NdAutrice)(Eeeeh?!? = O NdTutti)(Lasciamo
perdere
che è meglio NdAutrice), chi flirtava con tutti quelli
dell’altro sesso, chi giocava a scacchi…
Sulle poltrone vicino al fuoco stavano seduti una ragazza riccioluta
tutta assorta nella lettura di un enorme tomo intitolato “La
Storia di Hogwarts”; un ragazzo dai capelli rossi che tentava
di
trattenere la bava che gli scendeva ai lati della bocca osservando la
sopra citata riccia; e un ragazzo con uno strano segno sulla fronte:
una cicatrice. Come avrete già capito dalla mia accurata
descr… da ciò che ho scritto, questi individui
sono
Hermione Granger (la caposcuola so - tutto - io), Ronald Weasley (il
portiere della squadra di Quiddich dei grifoni) ed Harry Potter (il
bambino sopravvissuto).
Ad un certo punto, quando ormai le palpebre rimanevano aperte solo col
supporto di stuzzichini da denti molto resistenti e gli argomenti di
cui parlare col proprio ego erano terminati; una persona
arrivò
a smuovere la serata.
-ehi ragazzi, vi va di andare nella Stanza delle Necessità a
giocare a qualcosa… qui ci si annoia a morte?!- disse
Lavanda
avvicinandosi al trio in compagnia di Seamus Finningan -anche Seam
è d’accordo-
-sì, dai che ci divertiamo un po’, sono stanco di
stare qui a non far niente!!- disse quest’ultimo
Gli interpellati si guardarono… cioè, in
realtà
Ron ed Hermione si voltarono entrambi verso Harry, ma non si
consultarono tra loro: come c’era da immaginarsi avevano
nuovamente litigato per un futile motivo, e non si rivolgevano la
parola da parecchie ore… come sempre.
-certo che veniamo…-
Il gruppetto si avviò fuori dalla Sala Comune e si diresse
verso la meta: la Stanza delle Necessità.
Durante il percorso, incontrarono Draco e Ginny che si scambiavano
effusioni… stavano insieme ormai da qualche mese, ma Ron
ancora
non accettava di vedere la sorella minore con quel tipo e, come ogni
altra volta che li aveva beccati, anche in quell’occasione
dovette fare una lunga sfuriata alla ragazzina della sua stessa
famiglia… un’ennesima predica.
Solitamente Hermione gli si accostava e cercava di calmarlo, ma quella
sera no..se ne stava in un angolo, isolata da tutti, immersa nei suoi
pensieri. Nella sua mente si affollavano tante domande:
Perché
non gli piaccio? Se è interessato a me, perché
non si
decide a dirmelo? Perché litighiamo sempre?
Perché invece
di stressare la povera Gin, non si interessa della SUA vita
sentimentale?
Ron si rattristava molto del silenzio dell’amica,
perché
era felice quando lei lo prendeva per un braccio e lo trascinava in un
angolo e, rossa in viso per l’imbarazzo, gli prendeva le mani
tra
le sue e accarezzandole lo tranquillizzava con parole dolci e con frasi
tipo: “non c’è bisogno che ti preoccupi
tanto, Ginny
è abbastanza adulta da fare le sue scelte con saggezza e non
fare sciocchezze” poi sorridendo aggiungeva “ non
è
mica come te..!” e lui si sentiva sereno.
-già che siete qui, perchè non venite con noi a
giocare…- Ron si risveglio dai suoi pensieri e
scoccò uno
sguardo infuocato al suo migliore amico che aveva parlato; ma Harry non
si fece intimorire e continuò -..ah Malfoy, se vuoi chiamare
alcuni dei tuoi amici Serpeverde, fai pure…-
-giusto.. più siamo, più ci
divertiamo!!- disse
Lavanda con trasporto; aveva già in mente alcuni giochi da
proporre (C’è da preoccuparsi?
NdTutti)(Forse…
NdLavanda)(Brrrr.. NdTutti)
Malfoy, tenendo d’occhio il rosso Weasley nel caso decidesse
di
attaccarlo di sorpresa, si guardò intorno cercando altri
compagni da coinvolgere in quel divertimento e, vedendo solo Pansy
Parkinson, decise di invitare lei. Questa valutò la proposta
e
accettò solo per fare un piacere a Draco... per non
lasciarlo
solo in balia di tanti nemici e rivali
Come tutti i Serpeverde, anche lei odiava i Grifondoro, ma non proprio
tutti…
Così arrivarono a destinazione in 8 e, dopo aver controllato
che
non ci fosse nessuno nei paraggi, entrarono nella grande stanza
arredata in modo semplice ma raffinato, con comode poltrone e un letto
matrimoniale a baldacchino (in caso di svenimenti, è logico
NdAutrice)(Eh sì, certo... =) NdTutti); al centro
della
sala c’era un piccolo tavolino con qualche bibita, caramelle
e
alcuni dolci.
I ragazzi si servirono immediatamente, mentre le ragazze si sistemavano
sulle poltroncine e cominciarono a parlare allegramente tra loro come
se fossero TUTTE amiche e compagne. In realtà la Parkinson
le
guardava con sufficienza, ma aveva deciso che per una sera poteva anche
fare finta di non essere una Serpeverde (o una serpe e basta) e si
sarebbe comportata come con le sue amiche.
Così si informò sulle novità delle
coetanee e
chiacchierò con loro per una buona mezz’ora,
ridendo e
scherzando. Le grifoncine, dal canto loro, dopo un momento di
incertezza alla prima domanda personale di Pansy, si sciolsero e
cominciarono a discorrere serenamente di ciò che occupa la
mente
di tutte le adolescenti, anche quelle di Hogwarts: i ragazzi e
l’aspetto.
Mentre le compagne facevano la classifica dei più belli
della
scuola, Hermione guardò verso i ragazzi… Nello
stesso
momento Ronald Bilius Weasley, stanco di ascoltare i discorsi di Seamus
sulle sue esperienze focose con le ragazze, si girò e
incontrò gli occhi della sua ‘Mione…
I loro sguardi si incatenarono e per un tempo che a loro
sembrò
infinito rimasero così a fissarsi; tutto il rancore della
litigata scivolò via come l’acqua di un ruscello
di alta
montagna.. Tutto era perfetto.. i due stavano per alzarsi e
abbracciarsi per fare pace. Ron era deciso a confessarle il suo amore
senza paura di essere rifiutato…
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