condanna d'amore
Ringrazio anche solo chi legge.
Dedicato a AliceKatnipMalfoy:
Condanna d'amore
-A quest'ora la sala dei Grifondoro è deserta - pensò. Si
leccò le labbra sentendole screpolate. Socchiuse gli occhi e fece un ghirigoro
alla l. Il rotolo di pergamena gli arrivava fino ai piedi. Gli occhi gli
bruciavano. Il camino scoppiettò e la luce rossastra che emanava si fece più
tenue. Sentì l'oro di legno bruciata.
"Dannazione Hermione ... essere arrabbiata non ti
autorizza a farmi ammazzare da Piton" borbottò. Cancellò la r e lasciò un
po' di spazio.
" ... e mi ucciderà quando vedrà questo accidenti di
compito" si lagnò.
Sentì dei passi. Sbatté un paio di volte gli occhi e vide la
fidanzata camminare verso di lui. Rabbrividì sentendo la sua risatina.
-Miseriaccia, lei no!- si lamentò mentalmente.
Lavanda gonfiò il petto e si passò la mano sulla cravatta
rossa e oro. Accentuò il sorriso mostrando i denti bianchi e sbatté le ciglia
lunghe. La creatura sferica di pelo rosa saltellò sul suo capo, facendo muovere
il fiocco rosa. La giovane mise un ciuffo di capelli castani crespi dietro
l'orecchio. Spostò di lato il fianco, la gonna nera si sollevò mostrando una
porzione di sedere.
Il ticchettio delle sue ballerine nere fu ovattato dal
tappeto sotto di lei. Si morse un labbro e ancheggiò verso destra e di nuovo
verso sinistra. Un calzettone nero scivolò mostrando la gamba liscia.
Il fuoco si rifletté nei suoi occhi.
"Ron Ron! Sapevo di trovarti qui" trillò. Ron
deglutì un paio di volte. Si piegò appoggiando la penna e il rotolo pergamena.
" ... ecco io ... stavo andando a letto" mentì.
Sollevò il labbro in un mezzo sorriso, ma questo gli tremò. Sollevò entrambe le
sopracciglia e impallidì.
"Amore ... sono così felice ... di avere questo momento
tutto per noi" sussurrò lei.
Il Weasley piegò un ginocchio, sollevò la gamba e la mise
sulla poltrona. Incassò la schiena nello schienale.
-Concentrati sulla capigliatura crespa e andrà tutto bene
... qui non ci sono vetri in cui può alitare, superfici in cui può mettere le
nostre iniziali ... e i tavoli e i muri sono abbastanza lontani - pensò. Chiuse
gli occhi. Sentì una pressione sull'altra gamba e la risatina vicino
all'orecchio.
Riaprì gli occhi, le iridi gli si schiarirono. La fidanzata
accavallò le gambe. Mise la palla di pelo rosato sulle gambe. Era appoggiata
con le ginocchia sopra una gamba di Ron, con la schiena all'altra, m il peso
era sulla poltrona.
"E' da ben due ore che non ci vediamo" cinguettò
la grifondoro. Accarezzò la creatura i cui occhi neri brillarono.
" Oh ... due ore ... già ... due ore ..." balbettò
lui. La ragazza si sporse e lo baciò sulla guancia lasciandogli il segno del
rossetto. Si riappoggiò dov'era prima, guardando la punta delle orecchie e le
gote del ragazzo diventare dello stesso colore dei suoi capelli.
Ron strinse i denti e la osservò porgergli un ciondolo. A
una catenella dorata era attaccato un cuore dello stesso colore.
- Oh no ... siamo al pegno d'amore ... - pensò. Lei gli
sciolse la cravatta appoggiandogliela sulla spalla.
- O meglio ... siamo alla mia condanna. Perisco a causa della
mia stessa vendetta ... - pensò. Chiuse gli occhi e appoggiò il capo allo
schienale.
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