Pokémon Apocalipse
Incredibili catastrofi
preannunciarono il Suo risveglio: vulcani ruggivano di fuoco, tempeste
squarciavano l'aria con folgori e venti indomiti, la terra veniva dilaniata da
tremiti e spasmi, i mari scalpitavano e ululando partorivano onde alte quanto
piccole montagne.
Pokémon ed esseri umani
erano terrorizzati, e per una volta non era colpa né degli uni né degli altri.
Infine i continenti
arrestarono la loro epocale marcia ricongiungendosi in un'unica, gigantesca
isola, nel mezzo di un oceano infinito, e il monte più alto mai visto vi sorse
nel mezzo, sospinto dalle enormi masse di terra.
Proprio in cima a quel
monte avvenne il Risveglio: l'eterno Arceus si ridestò dal suo ancestrale
sonno, ritornando in questa dimensione per compiere il destino di questo mondo.
Egli convocò tutti i
Pokémon affinché intraprendessero con lui il Grande Esodo verso una dimensione
dove potessero vivere in uguaglianza e felicità, ma non coinvolse gli uomini,
poiché avvertiva in questi e nei loro pensieri il seme della malvagità.
Non tutti i Pokémon, però,
accettarono le condizioni del Viaggio, essendo il legame che li univa al loro allenatore
umano più forte della tentazione di una terra promessa dal Primevo.
Mew allora intercedette
per questi ad Arceus e, capendo l'amore che provavano, fece sì che potessero
rimanere sulla Terra insieme ai loro cari.
Inoltre, mosso a
compassione per questi e per gli stessi umani, convinse Arceus a lasciare delle
tracce dei Pokémon Leggendari in alcune armi e armature sparse per il globo,
così da dare ai rimasti indietro una speranza e, al tempo stesso, mantenere
l'equilibrio nelle forze della natura.
I Pokémon consenzienti,
allora, abbandonarono questa dimensione, mentre gli altri restarono al fianco
dei loro allenatori.
Nel nuovo mondo, però, non
tutti furono felici: Mewtwo apprese che il principio di uguaglianza sarebbe
stato messo in pratica in tutti i sensi, cosa che la sua mente orgogliosa non
poteva accettare.
Così si ribellò ad Arceus,
rivendicando la sua individualità e superiorità, e prontamente Egli, notando
in lui il germe malvagio dell'umanità, che, alla fine, l'aveva creato, lo
scaraventò nuovamente sulla Terra, insieme a quanti aveva corrotto, dopo
un'epica battaglia.
Sulla Terra, l'umanità,
avvedutasi della scomparsa dei Pokémon, piomba nel caos e i governi delle varie
nazioni, già provati dalle catastrofi naturali, finiscono col dichiararsi
guerra a vicenda con quella che sarà l'ultima grande guerra umana.
Prevedendo le sorti del
conflitto, Mewtwo si fece ibernare dai suoi seguaci, dando loro l'ordine, da
tramandarsi di generazione in generazione, di risvegliarlo dopo duemila anni.
Le armi tecnologiche
distrussero la tecnologia stessa con impulsi diabolici; tutte le città vennero
spazzate vie da bombe nucleari; la popolazione umana, più che dimezzata, fu
costretta ad una diaspora nelle zone più selvagge e desolate del continente,
lasciandosi alle spalle la conoscenza di intere civiltà, a bruciare nelle
biblioteche.
Alla fine gli eserciti si
annientarono a vicenda e la pace nacque dalle ceneri insanguinate della guerra.
Piano piano, l'umanità strisciò
fuori dalle grotte e dalle foreste in cui si era rintanata e, anche se ancora
tremante di paura, fece quello che sapeva fare meglio, e allo stesso tempo
peggio: vivere socialmente.
Nacquero nuove civiltà
senza che se ne avesse la consapevolezza, pochi mestieri erano sopravvissuti,
ma abbastanza per garantire una vita civile a quanti si univano in questi
piccoli villaggi.
Ma il seme malvagio non
era stato estirpato e germogliò di nuovo, portando violenza anche in questo
nuovo mondo. Duemila anni dopo il Risveglio, il supercontinente è costellato di
villaggi e piccole cittadine, edificati con tecnologie vecchie di quattromila,
controllati da una serie di gruppi armati in lotta fra loro che hanno
l'esclusiva sui Pokémon e sul loro addestramento e che li usano per controllare
col pugno di ferro i vari governi fantoccio e la popolazione sotto questi.
Il Cantuccio: allora, premetto che pubblicare prologhi di
una storia ancora non scritta in passato non mi ha portato
bene... ma devo farlo, perché solo così mi
deciderò a scriverla (o ad abbandonarla del tutto, ma almeno
prendere una decisione).
In questa storia ho voluto prendere i Pokémon sotto un aspetto
più "realistico", crudo, meno da bambini insomma, perciò
più che una fanfiction dell'anime mi piacerebbe considerarla una
FF dei videogiochi. Mi piaceva l'idea di mescolare in una sola storia
Pokémon, storie quasi-bibliche (non volevo rivelare apertamente
le analogie con la bibbia, ma ormai è fatta), un'apocalisse
nucleare, una spruzzata di medioevo giapponese, un certo pizzico
di magia ed un tocco quasi alla gioco di ruolo (forse queste due cose
si capiranno meglio avanti).
Spero che vi intrighi e continuiate a leggerela (se la scriverò XD) :)
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