Questione di apparenze

di bluemary
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Nonostante la bassa statura e le sembianze non troppo imponenti o minacciose, Freezer era temuto da tutti, alleati o nemici.
Nessuno osava mai contraddirlo o disobbedirgli, perché il padrone dell’universo era crudele.
Feroce.
Disumano.
E lui si gloriava di questo terrore senza nome che i popoli provavano nei suoi confronti, nutrendosene come fosse la sorgente stessa della sua esistenza.
Per questo ogni dettaglio del suo volto doveva esprimere un’impeccabile sensazione di spietatezza.
Con occhi simili a due gelidi rubini rimirò nello specchio il proprio riflesso, soffermandosi sulla bocca socchiusa in un ghigno minaccioso.
Sì, il rossetto color sangue poteva andare.






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