Everything is possible

di Hazza_Bananaz
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 Il mio nome è Jane ho 17 anni, vivo  a Milano con la mia famiglia. Sono una ragazza solare e indipendente, sono alta e di corporatura magra, ho i capelli biondi tinti e gli occhi castano scuro.                
 Il primo giorno di giugno andai in piazza con le mie amiche e dopo aver passato il pomeriggio assieme tra scherzi e risate a crepa pelle, tornai a casa. Dopo aver lanciato la mia borsa con “molta leggerezza” sul divano andai al computer. Come sempre andai a controllare il mio profilo twitter e ovviamente anche quello dei One Direction per vedere se c’erano qualche nuove notizie da sapere. Nulla. Ormai si erano fatte già le 20.15 ed andai a mangiare, ma quella sera non avevo molta fame, ero particolarmente felice ed emozionata per un motivo che non sapevo. Evitavo lo scontro con i miei genitori perché appena parlavamo qualcuno cominciava ad alzare la voce senza alcun motivo, quindi per questo ero molto autonoma. Il giorno dopo avevo preso una decisione molto importante cioè quella di andare al lavoro per potermi permettere una somma decente per andare a Londra, che sarebbe a dire il mio sogno. Il giorno stesso cercai qualche proposta di lavoro e che non pagassero troppo poco . Alla fine della giornata avevo trovato una opportunità di lavoro come barista e accettai perché pagavano 500 euro al mese e per me erano più che sufficienti. La settimana dopo feci solo prove e per il resto nulla di importante . Io con la scuola avevo chiuso , era il posto che odiavo di più al mondo e finalmente non ci avrei mai messo più piede. Mi ero già stufata di andarci  già quando avevo 12 anni quindi avevo proprio l’ansia o addirittura il terrore di andarci. Dopo la settimana passata ero ufficialmente una barista . Con questo lavoro facevo ben 8 ore con 2 turni e quindi non uscivo quasi mai e qualche volta mi sentivo al telefono con la mia best ma poi mi ero resa conto che tutto stava ritornando proprio come prima nessun amico , nessuna parola ma sapevo che ben presto non mi sarei più fatta tutti quei problemi.
  Due mesi passarono molto velocemente e così avevo già in tasca 1000 €. Durante questi i miei genitori molto stranamente si tranquillizzarono e quindi cominciammo a dire 1,2,3,4,5 parole al giorno fino ad arrivare a come fanno tutte le famiglie normali , quindi ero contenta perché sarei partita da Milano felice. Ok ,ora avevo 2500 euro. Più tardi andai alla agenzia di viaggi . Il viaggio era prenotato per il 16 settembre e per me andava più che bene perché così avrei chiesto al mio capo i soldi in anticipo e cosi arrivavo a ben 3000 euro. Anche se mancava quasi un mese cominciai già a fare spese per un look adeguato a Londra dato che lo style italiano non assomiglia neanche un po’ a quello inglese . Mi comprai quasi 20 maglie e tre paia di scarpe. Mancava solo una settimana ed ero più che agitata anche perché..chissà avrei potuto trovare qualche ragazzo come dire figo.  Poi io ero sempre stata abituata a fare le cose assieme a qualcuno e non da sola,quindi quella era la mia prima esperienza.




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