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di drewcola
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Skyler.
E’ mattino,il gran giorno,oggi ci trasferiamo a casa del ragazzo di mia madre. Mi sveglio e mi catapulto subito in bagno,faccio una doccia calda e veloce,mi vesto con dei pantaloncini a vita alta,maglietta a maniche corte decorata con dei fiori e delle Vans grigie,metto un filo di matita,un po’ di mascara e fondotinta e sono pronta. Esco dal bagno per poi dirigermi in cucina dove mi aspetta mamma per fare colazione. Buongiorno mamma-dissi,lei si limitò a darmi un bacio e accennare un piccolo sorriso,come sempre. Presi un bicchiere di latte e mi poggiai sul tavolo a fissare la cucina,oramai piena di scatoloni,non ero triste di cambiare casa,ero ormai abituata a questo,il ragazzo di mia madre era simpaticissimo ma suo figlio era l’opposto del padre. Justin Bieber , un ragazzo di 18 anni di fama mondiale amato da milioni di ragazzine , se la tirava troppo e non capisco ancora cosa abbia di speciale questo ragazzo,pensa solo a se stesso e alle ragazze. Ero così immersa dei miei pensieri che non mi ero nemmeno accorta che era arrivato il camion dei traslochi. Mi sistemai e andai ad aprire la porta, feci entrare i 5 ragazzi per prendere gli scatoloni,stavo per chiudere la porta quando ad un certo punto si bloccò,pensavo che fosse venuto un altro ragazzo per prendere gli scatoloni e invece era solo Bieber.  Justin:Ciao bella,posso entrar? Disse lui maliziosamente,odiavo quando mi parlava in quel modo,credeva che io andassi pazza per lui. Io:Entra,ma aiutaci a prendere le cose. Lo presi per il braccio e lo portai nella mia camera per prendere le mie cose. Io: divertiti. Stavo per uscire dalla mia camera quando mi sentii prendere per il braccio da Justin tirandomi a se. Justin: e se invece di prendere questi scatoloni,prendessi te? Non ho avuto nemmeno il tempo di risponderli che mi prese subito in braccio e mi portò fuori da quella casa. Dopo vari tentativi serviti a nulla per liberarmi,finalmente mi lasciò. Justin: tra un po’ arriverà mio padre , ci penserà lui a prendere la tua roba, se uscissimo per un po’? si avvicino a me aspettando una risposta. Io: dove dovremmo andare? Dissi con aria indifferente allontanandomi da lui per poi appoggiarmi sul camion dei trasporti. Justin:Ti va Starbucks? Dopo ritorniamo, dobbiamo andare a salutare i nuovi proprietari della casa. Si avvicinò con il viso a me mettendo una mano sul camion mordendosi le labbra. Io:Ci sto, dov’è la macchina? Mi allontanai cercando con lo sguardo quella sua Range Rover nera , ma non trovai nulla. Justin:niente macchina questa volta , ho comprato un motore,prendi il casco e andiamo. Andò verso il motore porgendomi un casco rosa con il mio nome in nero , era davvero bello , ma quello non era il mio casco. Io: E questo? Dissi con aria curiosa. Justin:Un regalo di benvenuto,adesso muoviti che tra qualche ora dobbiamo essere di nuovo qui.. Mi fece segno con la mano di salire sopra quella Ducati nera e rossa , era davvero bella . Io: Sento che morirò. Mi misi il casco e subito dopo salì,lo avvolsi in un abbraccio per tenermi e partimmo.




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