Nightmares

di anorexic of emotions
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Scommetto che ti è successo almeno una volta di stare nel buio della tua stanza, in quello stato che non si può definire né sonno né veglia, aspettando che Morfeo ti culli tra le sue braccia... Mentre il resto della tua famiglia dorme... E in quel momento sentire un rumore; vedere ombre che si allungano in tutte le direzioni, senza sapere da dove provengano...
In quei momenti scommetto che sei tornato bambino per un po', che hai immaginato il mostro nell'armadio o l'assassino nascosto sotto il letto e hai cercato di rifugiarti nascondendoti sotto il lenzuolo.
Io ho sempre fatto così: immaginavo le cose peggiori e il mio lenzuolo mi proteggeva. Abbracciavo il mio peluche, smettevo anche di respirare, quando sentivo la presenza troppo vicina. Magari se avesse pensato che fossi già morta, avrebbe smesso di perseguitarmi e avrebbe cercato un'altra vittima.
Che comportamento da vigliacca.
Domani mattina, sarò coraggiosa. E giuro che cercherò questa persona, questa cosa... Questa presenza... In ogni angolo della casa.
La mattina dopo, appena sveglia, questo è il mio primo pensiero.
Mi alzo dal letto e guardo sotto di questo... Nella mia mente apparte l'immagine di un uomo rannicchiato, gli occhi vitrei scrutatori fissi nei miei, pronto ad afferrarmi ed uccidermi.
Do un primo sguardo veloce, poi un altro più attento. Niente.
Apro l'armadio e nel farlo un'altra immagine mi angoscia: l'armadio rosso a causa di litri e litri di sangue che non so da dove provengano. Nello spostare la gran quantità dei miei vestiti, trovo una donna impiccata con numerose ferite da lama.
Sposto i vestiti, ancora niente.
Apro la porta ed è un sollievo non vedere nessun masso cadermi in testa, come avevo immaginato prima.
Perché i miei incubi mi perseguitano anche di giorno?
Perché ho paura di aprire l'armadio, di tenere la luce accesa di notte, di guardare sotto il letto se non ho paura di morire?
Perché ho paura della paura stessa?
Scommetto che è successo anche a te che stai leggendo, di avere paura di qualcosa che non esiste.
Sì, parlo proprio con te.
So che sei lì, so che mi osservi... E io sto osservando te.
Come ti senti, adesso?




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