La tristezza serale.

di sleepingwithghosts
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La tristezza serale che arriva. 

E poi è come se non esistessi più. Come se non mi importasse più di niente, come se fossi indifferente, fredda. E poi inizia l’ansia, e i troppi pensieri che si acavallano, uno sopra l’altro, a dirsi “sono più importante io!”. Ma la realtà è che sono più importante io e il mio cervello (e il mio organismo) non lo ha ancora capito (…)

Che poi sto solo cercando di essere più importante per qualcuno che non mi vuole, che non vuole abbracciarmi, che non mi vuole come si ha voglia di una cioccolata mentre fuori nevica. non mi vuole, e io mi distruggo.

io cado,

tu mi vedi e non fai nulla.

dici che andrà tutto bene,

io lo so, lo so, lo so che andrebbe tutto bene se tu non ci fossi nella mia vita,

ma so anche che,

putroppo,

per mia sfortuna,

(porcaputtana!)

tu sei davanti ai miei occhi anche quando il cuore mi batte più forte e il panico mi invade gli arti,

rendendoli inerti,

rendendoli freddi,

e il mal di stomaco inizia e io devo urlare “aiuto!”,

e io devo urlare “salvami!”.

lo chiedo a te:

salvami

da me stessa, dalla paura, dalla vita, dalla morte, dalla tristezza, la malinconia, quello che c’è sbagliato in me, dallo specchio, dalla mia pelle.

**

Ennesimo pensiero infelice e senza senso. 

Come sempre, l'incostante D.





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