Il
riccio comune (Erinaceus europaeus Linnaeus, 1758) è un mammifero
della famiglia Erinaceidae. Molte persone introducono deliberatamente
questo animale all'interno dei loro orti e dei giardini per la sua
utilità nell'uccidere animali considerati dannosi.
«Pino!»
«Shh
zitta che sennò se ne scappa!»
«Eccolo
là, lo vedi?»
«Uh
com'è piccino»
«Nonno
dice che lo dobbiamo lascià sta perché i ricci si mangiano gli
insetti e tengono buono l'orto.»
Era
una sera di Luglio, i grilli frinivano e un piacevole venticello
muoveva le foglie della lattuga, due bambini stavano accovacciati tra
i filari di pomodori.
«Nè
Betta tu che voi fa da grande?»
«Io
voglio studiare le stelle, guarda come sono belle!»
«Io
invece voglio fare il contadino come il nonno»
***
Cucurbita
Pepo
Famiglia:
Cucurbitacee
La
zucchina, come tutte le cucurbitacee ama il clima mite e una
posizione soleggiata ma ben areata. I semi si interrano direttamente
a dimora da aprile a giugno, e comunque quando la temperatura, sia
diurna sia notturna, si mantiene sopra i 20 °C. Gradisce i terreni
di medio impasto, ricchi di sostanza organica, le irrigazioni devono
essere abbondanti. Sono ortaggi piuttosto ingombranti, ma sanno
ricambiare con una produzione generosissima che inizia circa due mesi
dopo la semina e prosegue per diverse settimane. I frutti vanno
raccolti quando sono teneri e non completamente sviluppati: prima si
colgono e più la pianta continua a produrne.
«A
me quello non mi è mai piaciuto»
borbottò Pino strappando con rabbia le erbacce
«Ha
detto che sono provinciale»singhiozzò
Betta seduta vicino ad una grossa zucca.
«Senti
Betta ma perché ci perdi tempo con quello?»
«Luigi
è così bello e poi ha la moto»
sospirò innamorata
«Mah
a me pare tanto un fesso»
«Pino
sei il solito scemo, io me ne voglio andare da questa campagna,
voglio vivere in città!»
«Ma
Betta, che ci vai a fare, là ci stanno quelli tutti snob, qua stiamo
bene»
«Sei
rimasto a quando avevamo sei anni! Io voglio diventare famosa, voglio
avere successo, non come te»
«Come
me cosa? Eh?»
«Tu
vuoi ancora fare il contadino!»
«E
che male ci sarebbe? Sarebbe un lavoro onesto e IO non devo
elemosinare niente a nessuno»
«Pino
sei uno stupido!» La
ragazza scappò via piangendo di rabbia
«Betta...»
Un
fresco vento settembrino smuoveva le foglie mentre Pino continuava a
strappare le erbacce con rinnovata rabbia.
***
La
vangatura dell’orto è l’operazione fondamentale che va
effettuata su tutto il terreno dedicato alla coltivazione degli
ortaggi, almeno una volta l’anno. Il suo scopo è quello di
dissodare la terra e rivoltarla in modo che la parte più profonda
rimanga esposta alla luce e all’aria mentre la parte superiore, più
sfruttata, venga interrata. In generale il periodo più indicato per
questo intervento è il tardo autunno, quando anche le ultime
coltivazioni sono terminate, in quanto il terreno, esposto al gelo
dell’inverno, si frantuma facilmente nella successiva primavera.
«Questo
posto non è per niente cambiato»
La
donna accarezzò sovrappensiero l'incisione sul legno della
staccionata "Betta e Pino", il nonno di Pino all'inizio non
era stato contento ma alla fine si era fatto una bella risata. L'uomo
le dava le spalle e non interruppe il suo lavoro.
«Mo
ti fai chiamare Elizabeth eh, sei diventata una star»
«Pino
senti io...»
Ma
l'uomo continuò come se lei non avesse parlato «E
che ce voi fa, c'è chi sta in mezzo alle piante e chi in mezzo alle
stelle no?»
«Pino...
»Sospirò la donna
«perché
non mi vuoi ascoltare?»
«Ne
Betta che dovrei ascoltare, te ne sei andata, perché volevi
diventare famosa e qui nessuno ti capiva, e bene ci sei riuscita, hai
il tuo posto tra le stelle, adesso che cosa vuoi?»
non aveva urlato ma è come se lo avesse fatto in quell'orto ormai
silenzioso,
«Sono
tornata per te» si
avvicinò all'uomo e gli posò una mano sulla spalla, spiccava sulla
pelle cotta dal sole «per
noi»
«Ah,
e certo e quando te l'avevo chiesto io? Non si poteva fare! Io voglio
vivere qua in mezzo alla campagna, tu sei disposta a sporcarti le
mani? A vivere come una campagnola?»
concluse rabbioso scostando malamente la mano di lei.
«Io
pensavo che potremmo ristrutturare il villino sulla collina,
potremmo...»
«No,
Betta è tardi» concluse
amaro l'uomo riprendendo la vanga e cominciando a dissodare il
terreno.
«Addio
Pino»
L'uomo
non diede segno di averla sentita.
Lavandula angustifolia Miller
La
lavanda officinale è una pianta suffruticosa sempreverde della
famiglia delle Lamiaceae. Pianta erbacea, perenne, sempreverde,
originaria del bacino del Mediterraneo. Ha foglie argentee, molto
profumate, strette ed allungate; in estate produce moltissimi fiori,
piccoli e fragranti, raggruppati in spighe. La maggior parte delle
varietà sono resistenti al freddo e vengono utilizzate in giardino,
come siepi oppure a formare larghi cespugli; è una pianta rustica,
che resiste al caldo dell'estate più torrida e al freddo
dell'inverno più rigido.
«Pino,
Pinooo»
«Sto
qui che voi? »
«Sempre
a bighellonare! Il pranzo è pronto»
«Non
sto a bighellonare donna, stavo dando un'occhiata all'insalata»
«Lasciala
stare che si guarda da sola, il dottore ha detto che non ti devi
sforzare vecchio stupido»
«Parola
mia Betta, più ti fai vecchia più ti fai acida!»
«Ah
sì?»
«Sì!...
Che c'è per pranzo?»
E
la donna non poté trattenere una risata
«Andiamo
che si fredda!»
Fine.