somebody to love

di onmileside
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Aprii gli occhi di scatto. ‘Oddio, che strano sogno!’ La luce del sole di giugno filtrava dalle finestre a fiori rosa. Scesi dal letto ed infilai le ciabatte a forma di coniglio. Potrebbe sembrare strano per una ragazza di dodici anni, ma adoro queste ciabatte: me le regalò mio nonno Ron, e per nulla al mondo smetterei di indossarle. Corsi giù per le scale, ed entrai in cucina. “Buongiorno, bocciolo!” Mio padre era sempre la prima persona che vedevo la mattina appena sveglia. Era sempre seduto lì, a prepararmi l’Ovomaltina. “Billy Ray, va bene così, smettila di buttare il preparato nel lavandino ogni santa volta che pensi che non vada bene!” Mia madre era contro ogni tipo di spreco, e la mania di mio padre per la perfezione dell’Ovomaltina non le andava esattamente a genio. Ma nessuno poteva far cambiare idea a Billy Ray Cyrus, di conseguenza papà continuò con i suoi tentativi finché non reputò la bevanda accettabile, e a quel punto potei finalmente fare colazione. “Stasera hai la serata di beneficienza, vero?” “Esatto! Passa la limousine alle otto!” “Perfetto.” La domanda di mia madre mi fece riflettere. La serata di beneficienza c’entrava con il mio sogno, in qualche modo. ‘Oh suvvia Miley, non essere sciocca!’ Trangugiai il bicchiere di Ovomaltina e un pancake in un nano secondo e corsi in camera. Volevo trovare un vestito carino per la serata subito. E dovevo anche fare una doccia. Arrivati all’edificio in cui si teneva la serata di beneficienza, lascia la giacca nel guardaroba e mi diressi nella sala indicata sull’invito. Non era una serata elegante, o lussuosa, o per persone ricche, tanto che avevano invitato anche me, un’attrice agli esordi, ma ci tenevo a fare una bella figura con le persone che avrei incontrato, di conseguenza mi ero tirata a lucido. Sentii qualcuno che mi chiamava. Era il direttore della casa discografica che avrebbe pubblicato il cd musicale di Hannah Montana. “Ciao Miley!” “Buonasera!” Avvistai Emily che entrava dalla porta, mi scusai e la raggiunsi. Anche se io ed Emily non eravamo esattamente ciò che si definisce ‘amiche per la pelle’, non volevo rimanere da sola in mezzo a tutte quelle persone sconosciute. Mentre mi avvicinavo ad Emily, entrò anche un gruppetto di ragazzi. Uno di loro era molto simile al ragazzo del mio sogno, ma al momento non ci feci caso, perché ero troppo impegnata a reggere il bicchiere di champagne e a stringere la mano a tutte le persone che si complimentavano per il successo della puntata pilota. Appena ebbi finito con loro, il ragazzo si avvicinò. “Ehi!” Un semplice ‘ehi’ e mi ero già presa una cotta. “Ciao! Sono Miley” “Lo so! Piacere, Nick”




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