Stories of Captivity and Freedom
#01 – Air
Quando gli vennero tolte le catene, Django sentì di nuovo il vento colpirgli i polpacci e fu silenziosamente grato all’uomo che l’aveva acquistato.
#02 – Apples
Schultz inclinò appena la testa, alzò le sopracciglia ed annuì con aria soddisfatta; Django gli fece un cenno col capo in risposta e tornò ad osservare la mela – ormai caduta – che il suo proiettile aveva colpito in pieno.
#03 – Beginning
Non aveva mai neanche ipotizzato di poter incontrare un bianco che lo considerasse suo eguale; così, trovarsi faccia a faccia con un uomo che affermava di sentirsi in colpa nel trattarlo da schiavo lo disorientò non poco, all’inizio.
#04 – Bugs
I ricercati erano come insetti: fastidiosi, ma facili da schiacciare con un buon gioco di squadra – e il loro era ottimo.
#05 – Coffee
Schultz gli raccontava dell’Europa, a volte, se lui glielo chiedeva; erano le piccole cose ad affascinarlo: stralci di miti, o descrizioni di bar accoglienti in cui bere un caffè.
#06 – Dark
Capitava che, in silenzio, nell’oscurità della notte, Django passasse ore sveglio a ricordare Broomhilda; sapeva che Schultz era sveglio a sua volta e che non l’avrebbe disturbato – cominciava ad abituarsi a quel rispetto.
#07 – Despair
Non ebbe neppure il tempo per il dolore o la disperazione: lo vide cadere a terra col corpo crivellato da proiettili e seppe che toccava a lui vendicarlo.
#08 – Doors
Django sostava dietro quella porta, nell’impazienza di chi ha aspettato troppo; ma lo udiva parlare in tedesco e tentava d’essere paziente, ben sapendo che se non fosse stato per lui non avrebbe mai rivisto Broomhilda.
#09 – Drink
Di tutti i compiti che Schultz aveva portato a termine, quello era stato certamente uno dei più divertenti – l’espressione di Django nel bere birra circondato da un intero paese coi fucili puntati, d’altra parte, non era facile da dimenticare.
#10 – Duty
Come tedesco, aiutare un vero Siegfried nella sua impresa era un obbligo; come maestro, proteggere il proprio allievo lo era altrettanto.
#11 – Earth
Il dottor King Schultz divenne cenere sul terreno insieme ai resti di Candieland, ma da lui non venne mai dimenticato.
#12 – End
Quando quell’avventura finì, Django istruì Broomhilda per mesi; la vide abbattere il naso d’un pupazzo di neve con un proiettile al primo colpo e sorrise pensando a quanto lui ne sarebbe stato fiero.
#13 – Fall
Django non conosceva nulla del mondo oltre le piantagioni: rimase a bocca aperta quando Schultz gli raccontò delle altissime cascate della Foresta Nera.
#14 – Fire
“Siegfried cammina oltre il fuoco, perchè Broomhilda lo merita”, raccontò Schultz, con toni così evocativi che a Django pareva quasi di vedere le fiamme lambire la roccia.
#15 – Flexible
“Flessibile vuol dire pieghevole, elastico e in senso traslato anche accondiscendente, comprensivo; ecco, Candie non lo sarà, e ora fammi capire che hai capito.”
#16 – Flying
Schultz aveva ragione: lo chiamavano ‘la pistola più veloce del West’; sarebbe riuscito a colpire aquile in volo.
#17 – Food
“Perchè hai smesso di fare il dentista?” – “Perché mi sentivo in colpa a dire a tutti quei bambini terrorizzati di non mangiare più il cioccolato!” – “… E a uccidere uomini no.”
#18 – Foot
“Il cappello va bene, la giacca è indubbiamente migliore del completino blu, ma, ecco”, Schultz fece una smorfia, “quegli stivali proprio no.”
#19 – Grave
“Scusate, non ho saputo resistere”, disse, e seppe due cose per certo: che Candieland sarebbe stata la sua tomba e che lui ne sarebbe uscito vivo e vincitore.
#20 – Green
L’inverno finì ed oltre la neve spuntarono i primi verdi ciuffi d’erba; si avviarono a Candieland senza rimorsi, alle spalle un bottino fruttuoso e qualche bel ricordo in più.
#21 - Head
Il corpo di D’Artagnan venne mutilato dai cani e il suo sangue macchiò l’erba; loro si resero conto in quel momento di quanto fosse diversa la determinazione che li guidava – Schultz abbassò la testa; Django, impassibile, la tenne alta.
#22 – Hollow
C’era un senso di infinito vuoto nel cavalcare senza il dottor Schultz al suo fianco.
#23 – Honor
C’era solo disonore nell’interpretare il ruolo di uno schiavista; ma nella strada per Candieland, rendendosi conto di quanto fosse convincente, Django gli fu estremamente grato per averglielo proposto.
#24 – Hope
A volte Django sperava che un giorno Schultz avrebbe smesso con i suoi interminabili giri di parole che li ponevano, spesso e volentieri, in situazioni a dir poco complicate, ma sapeva perfettamente che non sarebbe mai successo.
#25 – Light
Il rumore del carro che si avvicinava era accompagnato da una luce, probabilmente quella d’una lanterna, che si faceva man mano più vicina; Django non ci fece granchè caso – era solo uno dei soliti visitatori.
#26 – Lost
A volte temeva che Django avrebbe perso di vista il loro obiettivo e fatto saltare in aria il piano – quando Candie minacciò Broomhilda, o quando le cosparse il viso di sangue -, poi ricercava il suo sguardo e capiva che non l’avrebbe fatto.
#27 – Metal
Quando Schultz gli passò il fucile indicando l’uomo in fuga, strinse il metallo senza esitazioni, pronto a superare la sfida.
#28 – New
Entrambi i mestieri che aveva svolto erano piuttosto solitari – lavorare in compagnia, quella era un’esperienza decisamente nuova.
#29 – Old
Vedendo le cicatrici sulla schiena di Django, non potè fare a meno di notare quanto alcune di esse apparissero terribilmente antiche e chiedersi con orrore da quanto tempo lo frustassero.
#30 – Peace
“Nel mito di Siegfried c’è un luogo ricco di pace per i morti in battaglia, il Valhalla”, pensò Django, di fronte al corpo del suo amico e mentore, “me l’hai raccontato tu; auf wiedersehen, ci vedremo lì.”
#31 – Poison
Django parlava molto poco; quando raccontava del comportamento dei suoi precedenti proprietari nei suoi confronti, però, Schultz finiva sempre per chiedersi quale veleno ottenebrasse la mente degli uomini.
#32 – Pretty
Broomhilda era intelligente e bella come gliel’aveva descritta, pensò, trovandosela davanti; e sorrise, perché Django la meritava.
#33 – Rain
La pioggia cadde sulla piantagione che s’erano lasciati alle spalle, lavando via il sangue versato ma non la loro soddisfazione per l’ennesima missione riuscita.
#34 – Regret
Sparare a Calvin Candie fu un gesto azzardato; intrufolarsi a Candieland con quella copertura fu ancora più azzardato; effettivamente, persino camminare per le vie del Texas con un negro a cavallo fu azzardato; ma non si pentì di nulla.
#35 – Roses
“Io considero l’atto di mettere in catene un uomo estremamente incivile, più o meno come il prendere una rosa e calpestarla; mi segui?” – “… che vuol dire incivile?”
#36 – Secret
Django conosceva i segreti di moltissimi ricercati – dicerie bisbigliate nelle piantagioni, voci udite da uno schiavo e raccontate da altri – e Schultz, dal canto suo, conosceva moltissime storie; potevano passare ore ad ascoltarsi.
#37 – Snakes
Stephen era viscido, arguto e furbo come un serpente, gli aveva detto Schultz, dopo averlo osservato; gambizzarlo fu un piacere personale, indubbiamente, ma altrettanto indubbiamente lo fece anche per lui.
#38 – Snow
Al ritorno dell’inverno, Django portò Broomhilda nei luoghi che aveva attraversato con Schultz e sperò quasi di poter ritrovare incise nella neve le antiche impronte dei suoi stivali.
#39 – Solid *
Di Django avrebbe potuto dire tante cose – che fosse troppo avventato, a volte, come nel caso dei Brittle, o che non fosse esattamente un tipo chiacchierone – ma non che non fosse affidabile, quello no.
#40 – Spring
Anni dopo, la primavera avrebbe sempre portato con sè un sapore dolceamaro, per lui: quello della più grande vittoria personale della sua vita e quello della perdita di un amico.
#41 – Stable
“Ma tu sei sicuro che lasciare cadaveri di cavalli in una stalla non ci darà problemi?”
#42 – Strange
Quando Hildi gli chiese di parlarle di Schultz, Django rimase a lungo in silenzio; poi alzò le spalle, e cominciò: “Era una persona strana.”
#43 – Summer
Schultz ne era sicuro - non avrebbe perso i contatti con lui e Broomhilda, quell’estate.
#44 – Taboo
“T… t…” – “Si legge ‘tabù’.” – “Tabù.” – “Corretto.”
#45 – Ugly
Schultz aveva avuto modo di osservare svariati comportamenti disprezzabili, in vita sua: Calvin Candie che afferrava la testa di Hildi tenendo in mano un martello era il peggiore in assoluto – e l’espressione d’orrore sul volto di Django era solo la ciliegina sulla torta.
#46 – War
La cena con Candie aveva tutta l’aria di essere una silenziosa guerra, ma non ne sarebbero usciti sconfitti.
#47 – Water
Mentre osservava il sangue schizzare come acqua dalle fontane, Django si ritrovò a cercare vanamente il suo sguardo istintivamente, per una sola frazione di secondo.
#48 – Welcome
Django avrebbe dovuto aspettarselo, ma rimase comunque colpito quando il dottor Schultz gli diede il benvenuto nel suo carro e gli permise di comportarsi come fosse a casa sua.
#49 – Winter
Sparò all’ennesimo uomo, ricevette un segno di approvazione in risposta, appoggiò a terra il fucile sorridendo e si rese conto di quanto lontani sembrassero gli inverni passati in catene.
#50 – Wood
Era l’ultima notte d’inverno e portava con sé tutta l’aspettativa per la primavera e tutta la malinconia di un’avventura conclusasi; Schultz gli raccontò delle creature che popolavano i boschi della Germania e a Django parve che tutte le creature della montagna lo stessero a sentire.
* in questo caso solid è usato come sinonimo di dependable, affidabile.Stories of Captivity and Freedom
Note: Nulla da dichiarare, eccetto il mio terrore reverenziale verso Tarantino e i soliti credits alla community 1sentence. ♥
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