Everything Will Be Different - 1st Hunger Games

di lottieverdeen
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Mia madre e mio padre sono morti, sono rimasta sola, non ho più nessuno a cui appoggiarmi. La guerra contro il Capitol mi ha tolto tutto. Distretto 2 è stato danneggiato e, anche se le operazioni di costruzione procedono rapide so che nulla tornerà come prima.
Osservo il mio riflesso nel fiume. Non è restato più nulla della Katrina che conoscevo, bella, curata e sempre con un sorriso sulle labbra. I miei capelli sono spettinati e arruffati, il mio sguardo manda scintille. Il mio stomaco brontola, nonostante abbia mangiato ieri sera un gatto arrostito. Per quando disgustoso possa sembrare, preferisco mangiare un piccolo essere vivente che abbandonarmi alla lunga e agonizzante morte di fame. 
Sono passati due mesi dalla fine dei bombardamenti, due mesi in cui ho dormito sotto ponti o nel bosco. Ovunque dove i pacificatori non mi trovassero. 
Ora eccomi qua che lentamente cammino attraverso le rovine che non hanno ancora ristrutturato. Malinconia mi assale, pensando a tutto il lavoro che la costruzione di questa città era costato ai miei nonni. Anni e anni di lavori distrutti in pochi minuti.
Ad un tratto qualcuno mi appoggia una mano sulla spalla e mi fa sobbalzare.
-Tesoro, seguimi, il presidente deve dire una cosa a voi ragazzi. Vi piacerà.-  Guardo negli occhi alla donna vestita di bianco, armata di fucile, che mi osserva sadica. Liberandomi dalla sua presa la seguo e mi sento come un cane che ha perso ogni speranza.




-Buongiorno, buongiorno ragazzi del distretto due!-  Urla una voce stridula, appartenente a una donna finta e truccata del capitol.
-La nostra clemenza nei confronti dei distretti è stata molto grande, quindi ora vogliamo qualcosa in cambio.- Inizia a ridere.
Mi guardo intorno e osservo gli altri ragazzi raggruppati nella grande piazza. Ad un tratto uno schermo grandissimo si accende, proiettando immagini della guerra, del distretto 13 distrutto, dei morti. Dopo un minuto di silenzio le immagini cambiano, un grande bosco viene inquadrato e poi compaiono parole scritte rosso sangue sullo schermo.
24 RAGAZZI,
COMBATTERANNO PER L'ONORE, LA GLORIA, IL PERDONO,
FINO ALLA LORO MORTE.
RICORDATE DISTRETTI,
SOLO UNO,
SOPRAVVIVERA'!

L'immagine sparisce, accompagnata da una gelida e agghiacciante risata che non può essere umana.
-Oh cari, vi vedo felici!- La donna ride della sua battuta e poi affonda la mano in una boccia di vetro contenente probabilmente i nostri nomi. -Il nostro fortunato tributo maschile è Roger Hamilton!- Annuncia euforica. Un ragazzo muscoloso si precipita verso il palco e ignorando la mano tesa della donna inizia a saltellare come una piccola scimmia eccitata.
-Quanto entusiasmo!- Sghignazza. -E ora alla nostra bella ragazza.- Estrae un bigliettino e lo apre lentamente.
-Katrina Chase.-




Sento il mondo precipitarmi addosso, non che non l'avessa già fatto, ma questa è la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Affondo le mani nelle tasche e con la testa alta mi avvio verso il palco. Tutti mi osservano, come se aspettassero un mio errore.
Sul palco stringo con tutta la forza che ho ancora nel corpo la mano della Capitoliana. Emette un gemito e mi osserva arrabbiata.
-Abbiamo due bei elementi qua, mi raccomando fate onore al vostro distretto.-
Sbuffo e la osservo beffardamente. E' più bassa di me di almeno una spanna e la sua paura è percepibile a cento metri di distanza.
-Avete qualcuno da salutare?- Chiede quasi con comprensione. Il mio compagno di distretto alza la mano per salutare qualcuno.
-Ehy, fratello, tieni calda la cena.- Non riesco a trattenere una risata. Quell'energumento di muscoli non tornerebe a casa nemmeno se gli altri tributi fossero tutti lumache. Cadrebbe in un burrone senza nemmeno accorgersene.
-E tu tesoro?- Mi sorride. Odio quando le persone mi chiamano tesoro. Da una parte perchè è stupido e dall'altra perchè lo faceva sempre mia mamma. Scuoto la testa decisa. Grazie a voi. Penso.
La donna finta ci fa segno di seguirla. Veniamo scortati da un gruppo di pacificatori che ci scorta fino all'entrata di un treno.
Ok, penso, tanto non ho nulla da perdere.








ANGOLO DELLA SCRITTRICE:

Allora, questa idea mi è venuta mentre stavo facendo una doccia. Ho pensato; E i primi giochi, come sono stati?
Visto che ho trovato solo una storia sui primi Hunger Games ho deciso di sbizzarrirmi e scriverne una.
Perfavore, lasciatemi una piccola recensione e fatemi sapere quello che ne pensate, mi farebbe molto piacere.
La vostra,
Lotty





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