Skyfall

di _Rockstar_
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Skyfall

Io penso che quando tutto finisce, la vita passi davvero davanti ai tuoi occhi.
E’ come un caleidoscopio di memorie dove tutto torna indietro.
Ma lui non l’ha mai fatto. Io penso che una parte di me già immaginasse,
nel momento in cui lo vidi, che questo sarebbe accaduto.
Non fu nulla di ciò che ha detto o di ciò che ha fatto a ferirmi,
ma i sentimenti che ne derivarono. La cosa strana è che non so
se riuscirò a provare le stesse emozioni di nuovo,
 ma non so nemmeno se dovrei. Sapevo che il suo mondo
 si muoveva e bruciava troppo velocemente,
ma poi ho pensato “Come può il diavolo spingerti
contro qualcuno che sembra un angelo quando ti sorride?”
Forse lui lo sapeva quando mi vide. Credo di aver perso il mio equilibrio.
Penso che la parte peggiore non fu perdere lui. Fu perdere me.

Non so si conosca chi si è fino a quando si perde chi si è veramente.

 

Ho avuto un sogno davvero strano questa notte. Una ragazza dai capelli d’oro si perde in un oscuro e malvagio bosco. Cerca disperatamente una via che la porti fuori da quel spaventoso luogo ma non la trova. Poi incontra un principe ma purtroppo non sa che lui non è chi lei crede che sia. Non sa che lui in realtà è il lupo da cui le avevano sempre detto di stare lontana. Ma ormai non c’è più niente da fare, si è invaghita del ragazzo sbagliato. Così si uccide. 

Cerca di aprire gli occhi ma nessuno sembra notarla. La sua vista è sfuocata e la luce troppo intensa. Cerca di gridare ma le parole le muoiono in gola. Implora le ombre che vede passarle accanto, le prega di spiegarle cosa è successo, ma nessuno le risponde. E’ forse così che si prova ad essere morti? Tutti che ti passano accanto ma nessuno che ti vede veramente, come fosse un fantasma? O era forse quello il paradiso? No, certo che no. Lei non se lo meritava. Poi quando aveva ormai quasi perso la speranza, un volto le si presenta davanti agli occhi. Una donna, ma lei non la conosce. Ha un’espressione dolce e caritatevole nei suoi confronti, le sorride. – Si sta svegliando – le sente dire con una voce sottile e molto lontana. Prova a muovere un braccio ma non succede nulla. Il campo visivo si sta allargando e le immagini cominciando a diventare più nitide. Vede tutto bianco. Pareti bianche, soffitti bianchi, uomini dall’abito bianco e le sue mani bianche. – D-dove sono? – chiede con una flebile voce. Il dolore è immenso. – Bentornata tra noi, Roseleen – le rispose la voce della donna di prima. Non sapeva come e non sapeva perché, ma era viva.  





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