He's Patrick and I'm his mother

di pandamito
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a Lucia,


 
Amber tremava sulla sporgenza della radice dell'albero, su cui era seduta stringendosi nella giacca che Wave le aveva dato per riscaldarla; non che ce ne fosse bisogno, i capelli erano bagnati dal sudore freddo per via dell'eccessiva paura che aveva provato. L'attacco dell'ibrido l'aveva di certo scombussolata ed avrebbe risposto che pensava di star per morire, se qualcuno gliel'avesse chiesto. 
Non potevano accendere un fuoco, né allontanarsi da quel posto perché Amber di certo non ce l'avrebbe fatta nemmeno a muovere un passo, ci avevano già provato ed era subito cascata a terra non riuscendo a reggersi in piedi; oltre alle gambe che continuavano a cedere, vi erano anche i graffi che complicavano le cose bruciando e provocandole delle fitte. Ma cosa potevano fare? Non avevano niente con cui curarla, speravano solo che si riprendesse da sola o che i loro mentori, assieme, mandassero un paracadute. 
La cosa strana, però, era che appena riuscirono ad uccidere l'ibrido, quello si accasciò a terra ma poi scomparve risucchiato in essa. Di certo gli Strateghi volevano metter fine a quell'alleanza in qualche modo.
Roche porse qualche galletta alla bionda, che le accettò timidamente, per poi tornare a testa bassa e stringere ancor di più la giacca attorno al suo corpo, ma improvvisamente un arco spezzato le si presentò d'innanzi agli occhi e scorse la piccola figura di Patrick che glielo stava porgendo. Bene, l'arco che aveva costruito si era rotto e così non le rimaneva altro che prendere un coltello ed incominciare ad intagliare ciò che ne rimaneva, sperando di ricavarne almeno qualche freccia da esso.
« Hai avuto paura? » domandò a fatica, in un sussurro, il dodicenne dagli occhi blu, cercando di non inciampare nelle sue stesse parole.
Amber si fermò e con la coda degli occhi lo guardò. Non voleva metter in risalto le sue debolezze, ma quel ragazzino le pareva sempre sincero in quelle poche volte che parlava solo se necessario. Ma allora, si disse Amber, se le stava parlando voleva dire che quella domanda aveva un qualche fine importante.
« Sì. » ammise, vergognandosene un po', ma poi si sentì più libera, come l'aver scaricato un peso.
Pian piano un'altra galletta si avvicinò alla sua mano ed Amber l'accettò, sorridendo finalmente come un tempo al bambino e smettendo di tremare. Quello però tirò solamente le labbra verso gli estremi, per poi rilassarle. La bionda non sapeva esattamente se quel sorriso era stato ricambiato o no, ma gli fu grata lo stesso.





pandabitch.
Patrick Jackson è il tributo del Distretto 8 sotto il mio copyright.
Amber Harris è il tributo del Distretto 3 sotto il copyright di _lu.
I tributi precedentemente citati appartengono alla fanfiction interattiva 27th Hunger Games. World will be watching. di Erika May Mellark.
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