La
contessa
Occhi
di zaffiro, preziosa pietra
Capelli di notte, buia e tetra
Pelle
di neve, fredda e spessa
Nelle vene il sangue di una contessa.
Affrontava
la vita senza paura
Su di lei vegliava un’ombra oscura
L’amore
raggiunse il suo animo sincero
L’amore per lei era coperto di nero
Nero
paura, creava terrore
Ma non per lei, che vedeva col cuore
Senza
timore se ne innamorò
Con lui negli occhi, lei se ne andò
Urlando
di tristezza, piangendo di dolore
La lama era conficcata nel suo cuore
L’amore
coperto di nero guardò
La sua contessa che, infine, spirò
Cuore
di demone che non esiste
Lacrime sul viso che mai saranno viste
Lasciò
la sua amata al suo eterno riposo
Un uomo la prese e sorrise morboso
La
contessa riaprì i suoi
occhi risorti
E
l’uomo la accolse nel regno dei morti.
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