The same blue eyes, the same silence
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 Nella ventisettesima edizione degli Hunger Games accadde un fatto molto strano: vi era un piccolo tributo che sembrava non parlasse, alcuni pensavano addirittura che fosse muto, ma la sua era una scelta, perché lui parlava ma solo quando lo riteneva necessario, così la gente lo etichettava strano ed i capitolini avrebbero potuto benissimo scambiarlo per un senza-voce, come quella donna dai capelli rossi e le lentiggini che serviva malinconica nel loro appartamento. Lui la fissava sempre perché in fondo erano simili, ma per quella della donna non era una scelta, mentre la sua sì. Forse era la prima volta che Patrick avrebbe voluto parlare, ma non poteva, come lei, perché se l'avesse fatto di certo ci sarebbero state delle conseguenze.
Lui non parlava perché non riteneva fosse essenziale, non lo faceva nemmeno con Finnegan, il pacificatore che aveva ucciso i suoi genitori ed ora si prendeva cura di lui, non l'aveva mai incolpato, né aveva del rimorso, solo a volte capitava anche a lui di chiedersi se avesse parlato se solo ora i suoi genitori fossero stati ancora vivi, ma solitamente Patrick si rispondeva che forse non ci sarebbe stato nulla di diverso.
« Ma perché tu non parli mai? » chiese una volta Rocheline, la sua compagna di Distretto, nel loro appartamento.
Patrick, però, non rispose nemmeno quella volta, continuò a fissare gli occhi della donna che erano esattamente della sua stessa tonalità di blu.
Lui non lo poteva sapere che quella volta in cui i suoi genitori scapparono, la madre venne portata a Capitol City per esser trasformata in una senza-voce.
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