Ombra ~
Tranquillita'
La superficie del suolo lunare veniva rischiata dalla fioca luce
del mondo; le trasmetteva un'impressione di perfetta armonia, la
rendeva simile a un fragile vetro modellato dall'eternita'.
Nell'immensita' dello spazio, nel freddo del vuoto pensiero, i suoi occhi si perdevano sulla grandezza della Terra.
Non sapeva cosa pensare, ne' cosa dire. Tutte le volte che si rendeva
conto di questa immensita' i suoi pensieri venivano trasformati in
mille emozioni diverse, mutati in fugaci attimi d'eternita'.
Fin quando non riusci' a scoprire lo spazio e abbracciarne l'essenza
fin nel profondo, questi stessi pensieri non erano mai stati tanto
liberi di vagare nell'Universo, oltre il cielo e l'aria che respirava,
oltre le nuvole che osservava nei pomeriggi in cui era stato bambino,
sotto la cappa dei suoi sogni.
"Hachimaki? A cosa pensi?"
Nono lo osservo' dai suoi grandi occhi, immaginandosi le sensazioni e le emozioni dell'uomo.
"A niente. Cosa c'e' da pensare, in questo momento?"
Hachimaki continuava a fissare la Terra dal vetro del suo casco.
"Non sono mai stato bravo con le parole" disse "non temo di poter esprimere quel che provo. E' semplicemente... bello."
Nono sorrise. "Io non riesco a capirti, Hachi" gli disse "ho sempre vissuto sulla Luna. Non so neanche come sia, la Terra.
Per me questa visione e' tutto quello che posso sognare e vedere. Questo... cielo nero... e' freddo. Tanto freddo.
Ma io lo amo" - sorrise - "questa e' casa mia."
Volto' la testa e osservo' Hachimaki, rapito com'era dalla visione.
"Non so che effetto mi farebbe vedere casa mia dalla Terra... un po' come sta succedendo a te ora.
Mi chiedo come si veda la Luna dalla Terra."
"Non so" rispose Hachimaki "ho mille pensieri in testa. Come dire..."
si prese un secondo per trovare le parole giuste "e' strano osservare
tutto il tuo mondo, cosi'. Tutta la storia e tutti i sogni, tutti
qui... e' come se li vedessi tutti insieme. Senza barriere o confini.
Cosi'... intero."
Nono sorrise. "Io non ti capisco bene, Hachimaki" disse, con un tono di
voce dolce e gentile "ma sono felice di poter vedere casa tua da qui,
ora."
"Spero che un giorno tu possa vedere casa tua dalla Terra, Nono" disse
Hachimaki "sono sicuro che neanche tu riusciresti a... trovare le parole"
"Gia', lo vorrei" disse Nono. E rimasero ancora un po' ad osservare la
Terra e le infinite stelle, immersi nel silenzio e nel freddo
dell'Universo.
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