Salve a
tutti sono tornata con una nuova one-shot crisscolfer. Beh chiamarla
nuova è un po’ esagerato dato che l’ho
scritta all’inizio di questa estate ma non avevo avuto ancora
il tempo o meglio il coraggio di pubblicarla. Ma oggi è un
giorno speciale, perciò ho pensato che fosse giunto il
momento di renderla pubblica, vi avverto però che non
è betata perciò se ci sono sviste o errori
perdonatemi e fatemelo sapere, mi affetterò subito a
correggerli Ho sempre dedicato le mie storie a qualcuno e anche
stavolta non farò eccezioni, perciò voglio
dedicare questa storia alla mia vera fonte d’ispirazione, al
mio sorriso, al mio sole personale, a colui che riesce sempre a
mettermi di buon umore, al ragazzo più eccezionale,
talentuoso, folle, bellissimo che io conosca:DARREN CRISS. Come molti
di voi sapranno oggi è il suo compleanno , il mio cucciolo
compie 26 anni, e volevo fargli una specie di regalo. So bene che
Darren non leggerà mai questa storia ma mi piaceva
l’idea di celebrare la sua festa in qualche modo. Devo molto
a questo ragazzo perché è un esempio per me,
l’ammiro davvero molto perché nonostante il
successo ricevuto è rimasto umile, perché non ha
paura di essere se stesso, perché è riuscito a
realizzare i suoi sogni con coraggio e impegno, perché
è sempre dolce e gentile con tutti (colleghi e fan),
perché ha un talento enorme, perché il suo
sorriso è il mio sorriso, perché la sua voce
è meravigliosa e quando canta mi accarezza
l’anima. Perché è bellissimo( magari
per chi non lo conosce sembra solo un ragazzo carino con il viso
simpatico ma per me non è così, lui è
meraviglioso, non avrà quella classica bellezza
convenzionale del tipo alto, biondo e palestrato, ma non gli serve, lui
è perfetto così come, è un adorabile
hobbit che come il sole brilla di luce propria e mette in ombra
chiunque altro), perché ha un carisma eccezionale,
perché è l’unico che può
partecipare agli eventi mondani con degli occhiali da sole rosa o dei
pantaloni con delle tartarughe ninja, perché lui
è così, semplice e unico. Quindi questa
è per te. Buon compleanno Darren!!
WELCOME
TO THE FAMILY
-Steve ?-
-No,
è orribile, meglio Nicolas-
-Assolutamente
no. È banale!-
-Ok,
sapientone, sceglilo tu un nome originale!-
-Legolas-
-Spero che
tu stia scherzando-
-Perché?
È un bel nome, ed è originale. Chi può
vantare un nome elfico? Nessuno-
-
Già, nessuno sano di mente. Darren il cervello non
è un optional, usalo qualche volta- sbuffò Chris
alzando gli occhi al cielo, per poi spostarli alla ricerca di qualcosa
di pesante da tirare addosso al moro, nella speranza che una botta in
testa mettesse in funzione i due neuroni di Darren.
-Ok, ci
riprovo. Che ne dici di Cosmo?- domandò il cantante.
-Ma se non
è neanche un nome!- obiettò giustamente Chris.
-Si, lo so,
ma è l’ideale per colui che diventerà
tutto il nostro mondo- commentò il moro con sguardo sognante.
-Oppure
potremmo comprargli un cappellino rosa e chiamarlo Timmy Turner-
propose ironicamente il soprano.
-Chris sei
un genio-
Sì,
Darren necessitava proprio di un colpo in testa, bello forte anche.
- E tu sei
un idiota! La mia era ironia Dare, non chiamerò nostro
figlio Timmy o Cosmo o Legolas!- ordinò puntandogli
l’indice contro con fare minaccioso.
-Disse
colui che ogni volta che vediamo il Signore degli Anelli comincia a
sospirare estasiato “Legolas, oh quanto è bello il
mio Legolas” con gli occhi a forma di cuoricini-
cantilenò il moro- Su via, è inquietante!
-Almeno io
non sono il fratello basso di Frodo. Caro il mio hobbit-
Darren non
rispose alla provocazione, ma cominciò a sorridere con uno
sguardo luminoso che terrorizzò Chris.
-Chris…-
cominciò il moro facendogli gli occhi dolci.
-Oh, no,
non pensarci neanche, no, non lo chiameremo Frodo!!! Un hobbit in casa
mi basta e avanza, grazie. Però potremmo chiamarlo Orlando,
in onore di Orlando Bloom, che te ne pare?- domandò Chris
sorridendo dolcemente.
-Ma anche
no- si impose Darren risoluto, battendo il martelletto sul tavolo.
Chris si impose di rubarglielo e gettarglielo in testa, ma si trattenne
perché sicuramente sarebbe ribalzato sulla capigliatura
riccioluta del moro.
-Ok, allora
… Theodore, da accorciare in Teddy o Tedd-
-
E’ un bambino Chris, non un orsetto di peluche-
-Anche un
nostro presidente si chiamava Theodore, ricordi Rooservelt? Non
è solo un nome per pupazzi!-
-Oh, no,
è anche il nome di un tizio morto secoli fa.
Perché non chiamarlo George Washington o Abraham Lincoln,
già che ci siamo!-
-Ok, niente
nomi di presidenti. Che te ne pare di Ludwig?- riprovò Chris.
-Come
Ludwig II di Baviera? Il cugino della principessa Sissi?-
-Esatto un
uomo affascinante e misterioso, che commissionò la
costruzione di uno dei castelli più belli del mondo. Amante
dell’arte, della buona musica e anche dei bei ragazzi a
quanto si dice e ..-
-Completamente
fuori di testa!- lo interruppe il moro.
-Darren!-
lo rimproverò il soprano.
-Hei,
è la verità! Quel tipo era pazzo, tutta quella
famiglia era pazza. Non chiamerò mio figlio con il nome di
uno svitato-
-Non era
pazzo, aveva solo un animo romantico, tormentato e inquieto-
-Era
più fuori di un balcone Chris. Guarda, è scritto
sulla biografia- spiegò Darren tirando fuori da
chissà dove un libro su Ludwig II.
-Tu hai
letto la sua biografia? Tu? È un libro di circa 300 pagine,
e senza figure!- si stupì il soprano.
-Lo so,
sono andato al college, so che significa leggere un libro senza
illustrazioni- borbottò Darren mettendo su un broncio
adorabile.
-Mi
sorprendi sempre tesoro- commentò Chris scompigliandogli
affettuosamente i riccioli scuri.
-Ce
l’ho Chris- esclamò Darren saltando su e
terrorizzando il soprano.
-Che cosa?-
chiese Chris spaesato.
-Il nome
ideale. Credimi è perfetto!- rivelò euforico.
-E quale
sarebbe?- domandò il sorano curioso.
-Klaine!-
dichiarò solennemente.
-Dare, cosa
avevamo detto riguardo al cervello? Usalo qualche volta, dimostra al
mondo che non hai solo un bel faccino-
-Ma Chris
pensaci, è perfetto. È merito di Kurt e Blaine se
ci siamo incontrati, li dobbiamo molto. E poi ha anche un bel suono,
senti: Klaine CrissColfer. Non è magnifico?-
-Questo e
senza alcun dubbio la cosa più assurda che tu abbia mai
detto, il che nel tuo caso è tutto dire, credimi.
Però ora che mi ci fai pensare, non è poi cosi
orribile. Klaine- ripeté il nome assaporandolo piano - ha un
non so che di musicale. È un nome dolce- affermò
Chris alla fine.
-Spero che
voi due stiate scherzando!- li interruppe una voce infastidita.
I due
sobbalzarono e si voltarono verso il divano dove era seduta una giovane
ragazza di circa vent’anni con lisci capelli ramati e
luminosi occhi verdi che stavano letteralmente fulminando i due ragazzi
di fronte a lei. Era chiaramente in uno stato avanzato di gravidanza e
sull’enorme pancione era poggiata una grande coppa di gelato
alla crema che la fanciulla stava divorando con foga.
-Eloise..-
cominciò Darren.
-Tu sta
zitto. Sto parlando con il cervello della coppia- sbraitò
lei minacciosa, puntandogli contro il cucchiaio sporco di gelato.
Darren e
Chris si scambiarono uno sguardo sconsolato prima di rivolgersi
nuovamente alla ragazza.
-Ma
Eloise…. Come nome non è poi cosi male. Ed
è anche l’unico su cui siamo d’accordo-
cerco di rabbonirla il soprano.
-Siamo
d’accordo un corno!- esclamò lei con finezza,
zittendolo immediatamente– Forse avete dimenticato un piccolo
particolare, quasi del tutto insignificante-
-Ovvero?-
chiesero i due in coro.
-Avevamo
deciso che avremmo scelto il nome insieme e che io avrei contribuito
attivamente- li ricordò lei con pazienza.
-Si..-
cominciò Chris.
-Perché?-
continuò la rossa.
-Sei la
madre?- provò a rispondere Darren.
-Esatto, e
…?- proseguì lei.
-E?-
domandò il moro voltandosi verso Chris alla ricerca di
aiuto, ma il più piccolo fece spallucce e scosse la testa
per informarlo che lui non aveva idea di ciò che intendesse
la ragazza.
-E-
puntualizzò la rossa- per evitare che voi due gli affiliaste
nomi assurdi come Dart Fener o Albus Silante!- concluse.
-Albus? Che
idea geniale Eloise!- esclamò Darren battendo le mani
eccitato.
-Darren!-
sbuffò sconsolato Chris al suo fianco.
-Questo
povero bambino sarà costantemente sottopressione,
controllato a vista dai media di tutto il mondo, e non
perché avrà due papà, ma
perché è il figlio di Chris Colfer e Darren
Criss, due degli attori più famosi, talentuosi e richiesi
della nostra generazione. E voi vorreste anche chiamarlo Klaine
CrissColfer? Ma che vi ha fatto di male questa povera creatura?-
domandò la rossa accarezzandosi il pancione teneramente.
-Ok, niente
Klaine allora- acconsentì Darren – che ne dite di
Harry?-
-Oh, si,
Eloise, Harry è un bel nome- provò a convincerla
Chris.
-No,
è banale- obbiettò lei.
-Ok,
sentiti questo allora: Britin- propose il moro – Questo si
che è originale-
-Britin?!?-
chiesero la ragazza e il soprano contemporaneamente.
-Certo,
Britin, l’unione di Brian e Justin di Queer as Folk-
spiegò Darren come se fosse ovvio che loro due dovessero
conoscere quel nome.
-Ma fa sul
serio?- chiese Eloise a Chris indicando il riccioluto con il cucchiaio.
-Purtroppo
si. È serissimo- sospirò il soprano scuotendo la
testa.
-Che
c’è neanche questo va bene? Non ti piace tesoro?-
domandò il moro sfoderando i suoi più che
collaudati occhioni da cucciolo.
-No,
è un bel nome originale, ma non mi sembra appropriato- gli
fece notare Chris.
-Ehi,
l’hobbit canterino non ha tutti i torti. Potremmo chiamarlo
Brian- acconsentì Eloise.
-Non
chiamerò mio figlio come il mio gatto- mise in chiaro il
soprano.
-Sbarazzati
di quel sacco di pulce allora- obbiettò la rossa.
-Ehi!
Nessuno tocca il mio micio! Vieni qui cucciolo- cantilenò
Chris prendendo in braccio il felino che cominciò a fare le
fuse al suo padrone- Oh, micio, micio, micio. Chi è il
più bel gattino del mondo? È Brian. È
Brian. Non è cosi tesoro mio?- aggiunse sollevando il gatto
per guardarlo negli occhi e continuando a riempirlo di moine.
Eloise lo
guardo seriamente preoccupata.
-Oh, ma
guarda tu se dovevo avere un figlio con un pazzo salterino e un
nevrotico pignolo. Già che siamo in tema, non potevano
essere Gale Harold e Rendy Harrison a chiedermi l’utero in
affitto? Sono tutti e due assolutamente bellissimi- sospirò
sognante.
-Beh, a
quanto ne so quei due non stanno insieme- le spiegò Chris
continuando ad accarezzare Brian.
-E poi Gale
è etero- aggiunse Darren.
-Meglio per
me, allora- tornò alla carica la ragazza.
-Frena
l’entusiasmo Eloise. Ti ricordo che anche Darren era etero
mentre ora si ritrova sposato con il più bel ragazzo del
mondo- affermò il soprano mostrando con orgoglio la sua fede
nuziale.
-Senza
offesa Chris, ma alla eterosessualità di tuo marito non ci
ha mai creduto nessuno – obbiettò lei giustamente.
-Ti
ringrazio Eloise, sei sempre così gentile o sono gli ormoni
impazziti a farti sparlare?- domandò Darren scontroso.
-Su buoni,
torniamo alla questione dei nomi- li zittì Chris.
-Wytt?-
-Edward?-
-Cappellaio
Matto!-
-Dean?-
-Jack?-
-Aladin!-
-Darren!-
sbuffò Chris esasperato.
-Willy?-
propose il moro.
-Come
William Shakespeare?- chiese Eloise.
-No, come
Willy Wonka- spiegò Darren.
-Dare puoi
prendere seriamente questa occupazione?-
-E quello
che sto facendo!- ribadì il riccioluto.
-Ragazzi!-
-A me non
sembra proprio, te ne stai uscendo con nomi assurdi-
-Scusa se
voglio che nostro figlio abbia un nome originale-
-Ragazzi-
-C’è
una bella differenza tra assurdo e originale e credimi, voler chiamare
un bambino Pinocchio è assurdo!-
-Stavo
scherzando, e poi è sempre meglio del tuo: Amadeus. Wow,
questo si che è un nome moderno Chris, dopotutto
l’ultimo a portarlo è stato Mozart!-
-Uno dei
migliori musicisti mai esistiti-
-Appunto,
vissuto nel 700 e ti assicuro che quel nome era già vecchio
all’epoca-
-RAGAZZI!!!-
urlò Eloise
-CHE
C’E’???- chiesero entrambi infuriati.
-Mi si sono
rotte le acque- rivelò la ragazza reggendosi il pancione.
-Oh, cielo!
Ed ora che facciamo?- domandò Darren terrorizzato.
-Non lo so-
rispose Chris.
-Mi sento
male- ansimò il moro.
-Sto per
svenire- disse il soprano sedendosi.
-Mi manca
l’aria- rivelò Darren sventolandosi una mano per
farsi aria.
-A me manca
un incudine da tirarvi in testa- li interruppe la rossa- sono io quella
che sta per partorire, non voi due-
-Ha
ragione- acconsentì Darren.
-Ok, niente
panico, ho pianificato tutto nove mesi fa. Se solo trovassi la mia
lista. Dare l’hai vista per caso?- chiese Chris.
-Si.
L’ho bruciata con il tostapane- rivelò il moro.
-Tu. Hai.
Fatto. Cosa???- tuonò Chris dalla sedia su cui si era
arrampicato mentre cercava la fatidica lista nella credenza.
-Non
l’ho fatto apposta. Anzi la storia è molto
divertente, se volete ve la racconto, allora erano venuti a trovami gli
Starkids, ed io e Lauren stavamo…-
-Darren!!-
urlarono Chris ed Eloise contemporaneamente.
-Scusate,
è che sono nervoso-
-Ringrazia
che ora non abbia tempo altrimenti ti affetterei con i miei sai e
passerei il tosaerba su quella testa vuota che ti ritrovi- lo
minacciò il soprano.
-Hei
scusate, vi ricordate di me? Sono la ragazza che sta per partorire
vostro figlio, nel vostro soggiorno!-
-Oh,
giusto, scusaci. Allora, niente panico, respiriamo profondamente. Dare
aiutami a sollevare Eloise- ordinò autoritario il
più piccolo dopo aver ritrovato la calma.
I due
attori si avvicinarono alla ragazza sul divano e cercarono di farla
alzare con delicatezza.
-Su tesoro
respira e rilassati, ci sono io- disse Chris.
-E quello
che sto cercando di fare- rispose Darren.
-Non
parlavo con te idiota- sbraitò il soprano afferrando al volo
il borsone che aveva precedentemente preparato e indirizzandosi
velocemente verso la porta.
I tre si
ritrovarono subito in macchina con Darren al volante e Chris ed Eloise
sui sedili posteriori. Il moro premette sull’acceleratore e
partì a tutto gas facendo sobbalzare i due passeggeri.
-Ragazzi!-
urlò Eloise.
-Siamo qui
tesoro- la rassicurerò Chris.
-Credo che
stia per nascere!- rivelò lei.
-COSA?
Adesso?!!- esclamò il soprano- non può nascere
adesso, insomma è figlio di Darren, dovrebbe essere in
ritardo come lui!-
-
È anche tuo figlio amore, se nasce in anticipo è
colpa tua- ribadì Darren sterzando bruscamente per evitare
una nonnina con il deambulatore.
-Sono le 4
del mattino che ci fa una vecchietta in giro a quest’ora-
commentò sovrappensiero.
-Ti sembra
il momento di interessarti alla vita notturna degli over 70, adesso?-
sbraitò Eloise ansimando per il dolore.
-Ehi, la
mia era una domanda più che legittima -
-Darren!-
urlò Chris.
-Sto per
partorire sul sedile perciò chiudi il becco e accelera-
tuonò Eloise.
-Ecco siamo
arrivati- annunciò il moro scendendo e precipitandosi
nell’ospedale per chiamare i soccorsi.
-Aiuto-
esclamò entrando nella hall in modo teatrale. Un improvviso
silenzio si diffuse nella sala, poi un gruppo di infermieri e parenti
in visita gli si avvicinò velocemente.
-Tutto
bene, signore?- chiese un infermiere.
-Si,
cioè no. Cioè sto per avere un bambino! Io, sto
per diventare padre, io, proprio io- puntualizzò indicandosi.
-Oh,
complimenti- si congratularono tutti applaudendolo felici e dandogli
pacche sulle spalle.
-No, voi
non capite ..- disse il moro indicando l’entrata.
-
È normale essere nervoso caro. È il primo figlio
vero?- domandò una dolce vecchina prendendolo sottobraccio.
-Si, si
vede molto?- mormorò il riccioluto.
La piccola
folla annuì comprensiva.
-Sarai
sicuramente un buon padre- lo rassicurò
un’infermiera facendogli gli occhi dolci.
-Sarà
un padre morto!!- sbraitò Eloise lanciandogli occhiate
fulminanti mentre gli passava accanto stesa su una barella spinta da
tre dottori.
-Ti faccio
fuori Criss, aspetta e vedrai- urlò la ragazza agitandosi e
contorcendosi per il dolore- Mi hai sentito?- aggiunse furiosamente
prima che le porte della sala parto si chiudessero alle sue spalle.
-Oh, che
ragazza adorabile- sussurrò la vecchina.
-Già-
annaspò il moro con gli occhi sbarrati mentre si avvicinava
a Chris seduto in sala d’attesa.
-Cavolo,
quella ragazza mi terrorizza- sospirò Darren voltandosi
verso il soprano, il quale però non lo degnò
della minima attenzione, anzi aveva lo sguardo perso nel vuoto.
-Chris?- lo
chiamò quando si rese conto che l’altro aveva
cominciato a tremare- Chris ti senti bene?- gli chiese accarezzandogli
un braccio.
-Stiamo per
avere un bambino- singhiozzò il più piccolo.
-Si, lo so.
È pazzesco vero? E pensare che stava per nascere in macchina-
-No, Dare,
non capisci.. è un bambino, uno di quelli veri-
spiegò Chris enfatizzando l’ultima parola.
-Perché,
ne esistono anche di falsi?-
-Una
piccola creatura che dovremmo crescere e accudire ed io non so se ne
sarò capace. Lui dipenderà da noi in tutto e per
tutto e noi saremmo i suoi genitori e lui nostro figlio e noi dovremmo
educarlo e …- cominciò ad ansimare il soprano.
-Chris
calmati- lo zittì Darren abbracciandolo- sarai un padre
perfetto, ne sono più che sicuro- affermò
guardandolo dritto negli occhi.
Il soprano
si tranquillizzò nel suo abraccio e si sporse per baciarlo
lievemente -Beh, forse hai ragione, dopotutto ho già
esperienza a trattare con i bambini, ho sposato un eterno Peter Pan-
sorrise prima di baciarlo nuovamente.
Per pochi
minuti rimasero tranquilli, uno nelle braccia dell’altro, poi
all’improvviso Darren si irrigidì e
saltò su come se l’avesse punto qualcosa.
-Dare?- lo
chiamò Chris preoccupato- qualcosa non va?-
Il moro si
voltò verso di lui con uno sguardo terrorizzato.
-E se non
dovessi piacergli?- chiese.
-A chi?-
domandò il soprano sorpreso.
-Come a
chi? A nostro figlio! Se è come sua madre e mi odia?-
-Eloise non
ti odia- lo rassicurò il soprano.
-Ti
è forse sfuggita la dichiarazione di morte che mi ha
lanciato poco fa?-
-Su via,
stava scherzando-
-A me non
sembrava. E se partorisce nostro figlio mentre urla minacce di morte e
pensa a come uccidermi lentamente e dolorosamente o peggio, a dove
nascondere tutti i miei libri e i DVD di Harry Potter? Oh, cielo no,
meglio la decapitazione a questo punto!-
-Dare non
permetterò mai che faccia una cosa del genere-
-Grazie
tesoro-
-Nessuno
tocca Harry Potter!- dichiarò solennemente il soprano con
una mano sul cuore.
-Hei, e la
mia decapitazione?-
-Non
preoccuparti, io e il bambino porteremo fiori freschi sulla tua tomba
ogni giorno e terremo la tua testa in soggiorno come sopramobile, come
le teste che si vedono a Futurama-
-Chris!-
sbuffò Darren.
-Amore sto
scherzando! Non potrà mai odiarti, sei adorabile- gli
sussurrò prendendolo per mano- Sarai un meraviglioso padre,
o meglio fratello maggiore o minore, dipende dai casi-
-Grazie
Chris- si rasserenò il moro tornando a sedere per poco
più di mezzo secondo perché dopo saltò
nuovamente su.
-Ed ora che
c’è?-
-Chris, sai
che i bambini crescono in fretta vero?-
-A vedere
te non si direbbe-
-Sono
serio! L’infanzia passa in un batter d’occhio. Oggi
nasce e domani comincerà l’asilo e noi dovremmo
separarci da lui-
-Solo per
poche ore la mattina-
-Le ore
più lunghe della mia vita-
-Ma se hai
appena detto che l’infanzia passa velocemente-
-Appunto, e
si ritroverà in un lampo al liceo- spiegò Darren.
-Dall’asilo
al liceo? Hai tralasciato qualche passaggio intermedio tesoro-
-E
comincerà a frequentare le ragazze, e magari
metterà incinta qualche cheerleader-
-Beh, spero
che sia gay allora-
-E
sarà costretto a sposarla anche se non la ama e
vivrà una vita infelice perché ha dovuto
rinunciare ai suoi sogni e alla sua gioventù e tutto
ciò sarà colpa mia, perché sono stato
un pessimo padre- sospirò Darren tetramente.
-Magari si
sposerà felicemente, realizzerà i suoi sogni e
avrà tanti bambini- propose il soprano.
-Sono
troppo giovane per diventare nonno- si impose risoluto il moro.
-Darren
stai delirando più del solito-
-Oh, magari
seguirà i suoi sogni e diventerà .. un fisico
nucleare-
-Un fisico
nucleare?- urlò sorpreso Chris quasi saltando sulla sedia-
Stai parlando di tuo figlio Darren!-
-Beh,
avrà il tuo cervello, perciò si, potrebbe
diventarlo. Ma dovrà rinunciare all’amore della
sua vita per la sua carriera e allora diventerà solitario e
depresso e costruirà una bomba atomica che
distruggerà l’intero pianeta. E sarà
tutta colpa nostra!-
-Dare ma ti
rendi conto di quello che stai blaterando? Aspetta un momento,
perché sarebbe colpa nostra?-
-Perché
avrà il tuo cervello no? Insomma se fosse solo mio figlio
non lo farebbe mai. È colpa tua se diventa un fisico
nucleare e distruggerà il mondo!-
-Colpa
mia?- domandò il soprano stupito, chiedendosi su quale piano
dell’ospedale si trovasse il reparto della neuro. Qualcosa
gli diceva che stavano per ricevere un nuovo paziente.
-Oppure
diventerà il dirigente di un importante industria e pian
piano acquisterà tutte le imprese del mondo, sostituendo gli
uomini con dei robot che conquisteranno il pianeta, mentre noi dovremmo
rifugiarci nelle fogne di New York come il resto della razza umana,
combattendo per la sopravvivenza contro dei replicanti robot alieni.
Vedendo nostro figlio distruggere il mondo senza alcuna
possibilità di fermarlo-
Chris lo
guardò basito e un po’ preoccupato –
Fammi capire, in un modo o nell’altro nostro figlio
distruggerà il mondo?-
-Oppure
diventerà il pilota dello shuttle, sbarcherà su
un pianeta straniero, si innamorerà di un’aliena o
alieno ma la differenza tra le due culture dividerà i due
amanti e lui per il dolore distruggerà l’intero
universo. È sarà tutta colpa mia Chris!-
-Ma che ti
sei bevuto?- gli domandò il soprano.
-Un paio di
caffè. Ma non è questo il punto, Chris!-
strillò scuotendolo come una maracas.
-Con che
cosa erano corretti quei caffè amore?- volle sapere il
più piccolo annotando mentalmente di non far bere
più di un caffè al giorno a suo marito.
-Non ne ho
idea- ammise Darren.
-Lo
immaginavo. Ok, sentiamo, qual è sarebbe il punto allora?
L’aver distrutto l’universo? Darren, tu guardi
troppe puntate di Doctor Who!-
-No, il
punto è che nostro figlio sarà infelice!-
borbottò il moro sconsolato, abbassando gli occhi.
- Oh,
tesoro vieni qui- sussurrò Chris dolcemente accogliendolo
tra le braccia e accarezzandogli i riccioli ribelli- Non
potrà mai essere infelice, e sai perché?
Perché noi lo amiamo più di ogni altra cosa, e lo
ameremo per sempre. Gli saremo accanto giorno dopo giorno, cercando di
educarlo al meglio e gli insegneremo ad essere se stesso, ad accettarsi
così com’è, perché
sarà perfetto comunque esso sia. Lo sproneremo a inseguire i
propri sogni,anche quando sembrano impossibili da realizzarsi. Lo
aiuteremo a sollevarsi quando le difficoltà del mondo lo
butteranno giù , e lui imparerà a lottare per
ottenere ciò che vuole. Lo lasceremo libero di vivere la sua
vita e anche di sbagliare, così che possa imparare dai suoi
errori e maturare. Gli insegneremo l’importanza
dell’amore e poterà amare chiunque egli
vorrà, ma soprattutto lui saprà di poter contare
sempre su di noi. Sul tuo sorriso, la tua allegria e
complicità … -
-…
e sulla tua dolcezza, la tua comprensione e la tua forza - concluse
Darren guardandolo dritto negli occhi e perdendosi in
quell’azzurro meraviglioso.
-Già-
concordò il soprano.
-Chris- lo
richiamò il moro poco dopo.
-Si?-
-Evitiamo
di fargli studiare fisica nucleare però, sai per sicurezza-
spiegò convinto.
-D’accordo-
lo accontentò il più piccolo sorridendo mentre il
più grande annuiva felice e si sistemava meglio
nell’abbraccio caldo e accogliente del marito.
Ma la
quiete durò poco perché i due saltarono subito su
appena videro un dottore venire verso di loro.
-Dottore.
Come stanno? È andato tutto bene?- chiese Chris travolgendo
il pover’ uomo.
-Si, non
preoccupatevi. È andato tutto per il meglio. La madre
è molto stanca e ora sta riposando mentre il bambino e
sveglissimo e in perfetta salute- gli rassicurò il vecchio
medico.
-Grazie al
cielo- sospirò il riccioluto sorridendo.
-Possiamo
vederlo?- volle sapere il soprano.
-Al momento
è meglio evitare confusione, preferiamo che lo vedano solo i
genitori, poi potranno vederlo anche i famigliari e gli amici . Allora,
chi dei due è il padre?- domandò l’uomo.
-Entrambi
lo siamo- dichiarò Darren avvolgendo un braccio intorno alla
vita del marito e stringendolo a se.
Il dottore
li osservo stupito, poi sorrise e annuì.
-Beh, in
questo caso, seguitemi tutti e due- disse conducendoli in una saletta
poco distante dove una giovanissima infermiera stava cullando tra le
braccia un piccolo fagottino.
- Amy
– la chiamò il dottore e subito la giovane si
voltò nella sua direzione – Che ne dici di
presentare al bimbo i suoi due papà?- chiese indicando
Darren e Chris alle sue spalle impazienti di osservare più
da vicino i frutto del loro amore.
L’infermiera
annuì al medico che sorrise e uscì dalla sala
mentre Amy si avvicinava ai due neo genitori e posava delicatamente il
bimbo tra le traccia un po’ tramanti di Chris.
Darren
posò una mano sulla spalla del soprano per avvicinarsi di
più e guardare meglio la craturina e sospirò
estasiato.
D’avanti
a lui c’era il più bel bambino che avesse mai
visto. Era piccolissimo e delicato come un bocciolo, con la pelle rosea
e liscia e degli attenti occhietti chiari che osservavano curiosi i due
ragazzi.
Darren
avvicinò un dito per poterlo accarezzare e il bambino lo
strinse piano con la manina quasi come se avesse paura che se ne
andasse di lì a poco. Come se Darren potesse davvero
andarsene. Non avrebbe permesso a niente e nessuno di allontanarlo da
suo figlio.
-Ciao
principino- lo salutò Chris posandogli un lieve bacio sulla
fronte e annusando il buonissimo profumo del bimbo – Oh,
è bellissimo Dare- aggiunse voltandosi per guardare il
marito.
-Ha i tuoi
occhi- sussurrò il moro sorridendo in un modo
così dolce da far sciogliere Chris.
-Non so,
tutti i bambini hanno gli occhi chiari quando nascono-
spiegò il soprano emozionato, cercando di trattenere le
lacrime mentre osservava meglio il bimbo.
-Si, ma io
voglio che siano azzurri come i tuoi. Sono talmente belli- si impose
Darren con fare infantile.
Chris si
voltò verso di lui e lesse nel suo sguardo tutto
l’amore e l’emozione che provava in quel momento.
Erano gli stessi sentimenti che stava provando anche lui.
Così incapace di trattenersi oltre si sporse verso suo
marito e lo baciò dolcemente.
-Ti amo-
sussurrò sulle labbra dell’altro mentre strofinava
il naso con quello del compagno.
-Ti amo
anch’io- esclamò il moro accarezzandogli la
guancia e regalandogli uno dei suoi sorrisi capaci di illuminare tutta
la stanza.
-Oh, come
siete carini!-
I due si
voltarono verso l’infermiera che gli stava osservando
estasiata con gli occhi a forma di cuoricini e sembrava sul punto di
sciogliersi da un momento all’altro per la dolcezza di quella
scena.
-Oh, beh,
grazie- rispose Chris un po’ imbarazzato. Non era solito
lasciarsi andare a dimostrazioni di affetto davanti a sconosciuti, ma
non era riuscito a trattenersi, non con suo figlio in braccio e Darren
che li guardava con adorazione, come se fossero la cosa più
bella e preziosa che avesse mai visto.
-Come si
chiama?- squittì allegra la ragazza osservandoli
attentamente.
-Beh,
ecco..- cominciò Chris voltandosi verso Darren in cerca di
aiuto.
Il moro
ricambiò il suo sguardo perplesso per poi abbassarlo verso
il bimbo, quasi come se si aspettasse che fosse lui a rivelargli il
nome giusto.
-Nathaniel-
dichiarò alla fine alzando gli occhi verso Chris alla
ricerca del suo parere.
Il soprano
sorrise radioso e si volto verso la ragazza.
-Nathaniel
CrissColfer- affermò con voce sicura.
-Ma
è un nome stupendo!- annuì la giovane battendo le
mani entusiasta per poi avvicinarsi al bambino – Ciao Nate-
lo salutò allegra- Sei proprio fortunato, hai due
papà fantastici, oltre che incredibilmente carini- disse
facendo l’occhiolino ai due neo genitori per poi avviarsi
verso la porta per lasciare loro un po’ di
intimità.
Rimasti
soli i due si scambiarono un bacio più profondo per poi
dedicare la loro completa attenzione al loro piccolo principino.
-Benvenuto
in famiglia Nate- mormorò Darren baciandogli dolcemente la
manina, sotto lo sguardo amorevole di Chirs-
Angolo
dell’autrice.
Beh, che
dire, è un po’ strana lo so, prima è
completamente folle e poi è un concentrato di dolcezza da
far cariare i denti ma che ci volete fare è così
che io vedo i CrissColfer, l’attimo prima a litigare per
delle cavolate come i migliori amici (quali sono) e l’attimo
dopo a scambiarsi baci e promesse d’amore eterno
perché si amano. Si avete letto bene Darren e Chris si
ameranno in eterno, almeno nella mia mente è
così. Si lo so che state pensando a un certo biondino
spuntato di recente, ma non crederete mica che sia il vero fidanzato di
Chris, è una copertura bella è buona, lo sanno
tutti che lui sta segretamente con il nostro hobbit preferito. Scherzi
a parte non è un buon periodo per noi shipper di
crisscolfer, tutti noi ci siamo visti crollare il mondo addosso quando
Chris ci ha presentato il suo ragazzo: Will, ma nonostante tutto io
continuo a crederci. Non ho niente contro Will o Mia, anzi mi piacciono
e auguro a Chris e Darran ogni felicità possibile con loro o
con chiunque altro scelgano in futuro, ma nel profondo io
continuerò a shipparli insieme perché sono
perfetti l’uno per l’altro, sono due anime gemelle.
Quindi forza e coraggio ragazzi la speranza è
l’ultima a morire. Spero che questa one-short vi sia piaciuta
e non siate timidi nel farmi sapere cosa ne pensate, le recensioni sono
sempre ben accette sia positive che negative. Vi ricordo che ho scritto
altre due fan fiction su Darren e Chris
“Infinitely” e “Fragole con la
panna”, non so,magari vi va di darli un occhiata, a me
farebbe molto piacere. C’è ancora una cosa che
devo chiedervi, avrei bisogno di una beta, una persona seria e critica
che possa aiutarmi nella pubblicazione delle mie fan fiction e
soprattutto nella loro correzione. Non sono una di quelle autrici che
scrive moltissimo perciò non avrebbe poi molto lavoro da
fare, ma mi serve qualcuno con cui confrontarmi e che mi possa
consigliare. Non deve essere particolarmente pudica dato che sto
lavorando ad una fan fiction rossa, ma tanto so che non ci sono
più lettori puritani tra di voi, comunque se qualcuno
è interessato può mandarmi un messaggio o
contattarmi tramite facebook. Aspetto una vostra risposta. Ora vi
saluto, ci sentiamo alla prossima. Ciao a tutti e buon compleanno
Darren.
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