'Ero solamente una fra tante'

di ciaodrew
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‘Al giorno in cui lo abbraccerai!’ rispose gridando Flor.
‘Non lo abbraccerò..’
‘Sì, lo abbraccerai. Anche se non sono ancora uscite le date del tour, un giorno lo abbraccerai. Potrai non ottenere il biglietto per questo concerto..’
Megan la interruppe bruscamente.
‘Facciamo le corna, però!’ precisò.
‘Ovviamente, hahaha. Comunque, c’è un conto alla rovescia in questo preciso momento nella tua vita’.
‘Cosa?’ chiese Megan confusa.
‘Sì, è da quando sei nata che c’è’.
‘Stai bene? Sembra una lezione di filosofia’
‘Volevo solo dire che c’è un count-down di cui tu non sei al corrente per il giorno lo abbraccerai (perché sì, ci riuscirai)’
‘Mhh, ok.. io direi di cambiare discorso, visto che non ho capito niente ahah. Piuttosto finiamo i compiti, va’ concluse Megan.

Una volta finiti quei pochi compiti rimasti, Flor decise di restare a casa sua a dormire.

Il giorno dopo si prepararono, fecero colazione e uscirono di casa.
Megan iniziò la loro conversazione mattutina con un ‘Mi viene la morte’, seguita dalla risposta di Flor: ‘Oh sì, anche a me. Odio la scuola’.
No, questo non era quello che intendeva Megan.
Non era la scuola che odiava, erano i compagni, il suo comportamento, il suo non sentirsi a proprio agio.
Solo al pensiero di mettere piede là dentro e sentirsi fissata, derisa e vedere gli sguardi dei compagni puntati sulla propria pancia, cosce o faccia la faceva rabbrividire.

Si fece forza e arrivò fino alla classe con la sua amica.
Si sedettero ai loro posti, ovviamente divise perché dovevano rispettare l’ordine che aveva stabilito l’insegnante.
‘Oggi cambio i posti! Muoversi!’.
Ed ecco l’urlo severo della prof.
Cosa voleva? Rompeva già alle 8 di mattina?
‘Megan, vai vicino a Mirko’.

Non ci poteva credere, era come un sogno diventato realtà per lei 




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