Leave out all the rest
Salve!!! ^_____^
Ecco a voi una nuova fic!!! Ok,
ancora 1 volta (sembra quasi ke io lo faccia apposta.... ^^''') la
scena ha luogo subito dopo la sconfitta di Hazel- su cui non faccio
nessun indovinello, xkè ho sl 1 VAGHISSIMA idea di cs
succede...-.
Allora, il disclamer: i personaggi di Saiyuki nn mi appartengono
(sigh&sob ç___ç) e nemmeno la canzone "Leave out all
the rest" ke è dei Linkin Park.... oh! E anke la strofa di "What
I've done" è del gruppo sopracitato....
In corsivo affianco al testo in inglese, c'è la trad. in italiano by me ^____^
Detto qst, leggete!!!!!!!!!!!!!!! (e possibilmente commentate,
please....? Sapete qlc recensione in + mi farebbe felice....
ç____ç)
A VOI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! ^_________________^
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LEAVE OUT ALL THE REST
Il gruppo di Sanzo, nuovamente al completo, si era finalmente lasciato
alle spalle il villaggio che aveva visto la fine del prete venuto da
Occidente, Hazel e, conseguentemente, della sua guardia del corpo, Gato.
A bordo di Hakuryuu regnava il silenzio: Hakkai come al solito guidava
tranquillamente col suo solito sorriso, Sanzo leggeva per la seconda
volta il giornale acquistato nel villaggio precedente ringraziando
mentalmente della pace del momento, Gojyo e Goku erano nel mondo dei
sogni.
Era strano, per i tre demoni, essere nuovamente in viaggio... dopo aver
trascorso diverso tempo al villaggio dei loro simili; solo Goku, Gojyo
e Hakkai, vivere sotto lo stesso tetto, lavorare e guadagnarsi da
vivere faticando. Era strano per tutti loro, ma maggiormente per Goku,
perché a differenza degli altri due, lui non aveva mai dovuto
lavorare... al tempio di Chang 'An, erano i monaci che provvedevano a
tutto, dividendo ciò che le persone del villaggio donavano, e per
il resto c'era sempre stata la Gold Card di Sanzo.
Era stato bello, avere quell'assaggio di normalità, dopo un anno
passato su una jeep, di villaggio in villaggio, sempre in movimento e
continuamente attaccati da demoni impazziti o per ordine di Kougaiji.
Finalmente Goku aveva avuto l'occasione di interagire, di fare
amicizia, con ragazzi della sua età e con persone che non
avevano paura dei suoi occhi dorati e che non lo disprezzavano, come a
volte facevano invece i bonzi del tempio.
Nessuno sapeva bene come comportarsi..... erano passati solo pochi
giorni, da quando Sanzo si era riunito ai tre demoni, e ancora c'era
una certa inquietudine dentro Hakkai, Goku e Gojyo... tutti gli
avvenimenti degli ultimi mesi, dalla comparsa di Hazel alla "fuga" di
Sanzo, erano ancora piuttosto vividi nella memoria di tutti. Ci sarebbe
voluto del tempo, e probabilmente la cosa migliore sarebbe stata quella
di parlare di quello che era successo, del motivo che aveva spinto Sanzo
ad andarsene.... ma per il momento, era ancora troppo presto...
Dopo qualche minuto ancora di silenzio, si sentirono dei gemiti e dei
mugolii, segno che il kappa si era svegliato; Gojyo usò qualche
secondo per mettere a fuoco ciò che lo circondava, prima di fare
una domanda che di solito spettava alla scimmia.
- Hey Hakkai, quanto manca alla prossima città...?- chiese Gojyo.
- Oh, Gojyo. Appena dopo la collina dovremmo vederla... più o meno un'ora di viaggio, ancora.- rispose calmo Hakkai.
Il
silenzio tornò ad aleggiare sulla jeep; Gojyo si accese una
sigaretta e
gettò un'occhiata alla figura di Goku, rannicchiata all'angolo
opposto
del sedile posteriore, il viso nascosto fra le braccia. Il rosso stava
decidendo se valeva la pena di muoversi per disturbare il sonno della
saru... qualche secondo dopo, decise che non aveva voglia di scomodarsi
e si mise a fissare il paesaggio che scorreva intorno a loro.
Un
quarto d'ora più tardi, Goku si svegliò si soprassalto con un mezzo
grido strozzato e afferrando il bordo del sedile talmente forte che le
nocche gli diventarono bianche. Il movimento improvviso distolse
Gojyo dalla sua trance e proprio quando stava per urlare alla
scimmia di averlo disturbato, il kappa vide l'espressione sul volto del più
giovane e le parole gli morirono in gola. Sporse una mano e attirò l'attenzione di Hakkai.
Il demone dagli occhi verdi lanciò un'occhiata al rosso tramite
specchietto retrovisore e vide l'espressione preoccupata del
mezzo-demone rispondergli, per poi fare un gesto nella direzione di
Goku. Hakkai, incuriosito, fermò la jeep per poter guardare bene
il ragazzo in questione. Voltandosi completamente sul sedile del
guidatore, il sorrisino dell'ex umano si dissolse come neve al sole e
le sopracciglia si avvicinarono in segno di preoccupazione. A quel
punto, anche Sanzo si girò verso il suo "protetto", il suo viso
rimase impassibile tranne per la piccola ruga che si formò
subito sotto il chakra scarlatto sulla fronte del monaco.
Goku era lì, come paralizzato, le mani ancora saldamente
ancorate al sedile di Hakuryuu, il viso pallido come non mai, la bocca
semi aperta da cui l'aria usciva a rantoli e i grandi occhi dorati
erano spalancati dalla paura e vuoti, come se stesse guardando lontano,
come se non fosse veramente lì. Tutti e tre i componenti
più grandi del gruppo continuavano a fissare Goku in silenzio,
in attesa di un qualche segno di ripresa del più giovane, ma
nulla, sembrava che la saru non li vedesse nemmeno.
Hakkai decise di provare a scuotere un pò il ragazzo, sperando
in una risposta. Allungò lentamente la mano e la poggiò
delicatamente sul braccio della saru.
- Goku.... Goku.....?- disse il demone, non ottenendo risposta.
Qualche altro secondo passò, poi sotto gli occhi degli altri
tre, gli occhi di Goku iniziarono a riempirsi di lacrime. Dalle labbra
del giovane demone uscì un singhiozzo e le lacrime presero a
scendere lungo le guance pallide e fino al mento, cadendo poi nel
vuoto. Il corpo di Goku iniziò a tremare, la mani lasciarono il
sedile per andare a circondare le spalle, in un tentativo di conforto.
Infine, una parola lasciò le labbra del demone in lacrime.
- ....... Sanzo.........- un nome che non usciva da quelle labbra da
così tanto tempo, era ora detto in tono così bisognoso; a
Sanzo sembrava di rivedere il bambino impaurito dai sogni di una
caverna buia, che andava da lui a sfogarsi.
Sospirando, perché non aveva affatto voglia che gli altri due
idioti vedessero la parte più "tenera" del suo carattere, Sanzo
fece segno a Gojyo di spostarsi e si sedette sul sedile posteriore.
Hakkai e Gojyo non potevano credere ai loro occhi, alla vista di Sanzo che
abbracciava Goku e lo rassicurava, come faceva quando i ricordi della
prigionia tormentavano il piccolo demone.
Goku afferrò la tunica di Sanzo, restando lì qualche minuto, continuando a piangere
piano, mentre i resti del sogno appena fatto sbiadivano. Il bonzo,
sapendo che il peggio era passato, staccò il demone da sé
e rimase a fissare Goku, che si stava asciugando inconsciamente le lacrime col dorso della
mano; l'eretico si rese conto improvvisamente che erano fermi e,
guardandosi intorno, si accorse che Hakkai e Gojyo lo fissavano
preoccupati.
- Che..... che c'è..... ragazzi...? Perché quella
faccia....?- domandò Goku, confuso; non capiva cosa stava
succedendo.
- A noi chiedi cosa c'è che non va, scimmia?! Dovremmo
essere noi a domandartelo....!- disse Gojyo.
- Gojyo ha ragione, Goku.... ci hai fatto preoccupare parecchio....
cosa ti è successo?- aggiunse Hakkai, le sopracciglia ancora
aggrottate.
- Cosa mi è successo....?? Perché, che ho fatto....?-
Goku era più confuso di prima..... ma a cosa si riferivano? Lui
stava semplicemente dormendo, no? Allora perché il cuore gli
batteva così forte...?
- Cosa stavi sognando, Goku?- si intromise Sanzo; la voce dura, ma non
troppo: voleva sapere perché la saru si era comportata in quel
modo.
Il più giovane dei quattro si voltò verso Sanzo.... ma
invece del viso duro e pallido del monaco e degli occhi viola accesi di
noia e frustrazione, Goku si ritrovò davanti quello stesso volto
coperto di sangue, la mano destra che impugnava una Shoreiju fumante e
occhi vacui da cui scendevano due sottili righe di lacrime: una vista
impossibile, terrorizzante e paurosamente reale. Goku chiuse gli occhi,
spaventato da quell'immagine: non voleva vedere Sanzo piangere, Sanzo
non piangeva mai! Quell'immagine non poteva essere vera....!
Perché uno come Sanzo dovrebbe piangere? E perché aveva
in mano la pistola?
Goku lanciò un grido, quando Hakkai gli posò una mano
sulla spalla; l'eretico riaprì piano gli occhi e si trovò
di fronte due sguardi ancora più preoccupati e un sopracciglio
biondo alzato.
- Goku... rispondi.... cosa hai sognato....?- chiese questa volta Hakkai.
- ......... Io.... non lo...so..... non me lo ricordo.....- rispose
l'interpellato; non era esattamente una bugia: non ricordava l'incubo,
perché di incubo si trattava. Ma immaginava che gli sarebbe
tornato in mente....
- Avanti, scimmia, lo sai che a noi puoi dire tutto...! Su, sputa l'osso!- cercò di incoraggiarlo Gojyo.
Il demone dagli occhi dorati si voltò verso il kappa per
rispondere, quando un nuovo flash del sogno gli invase la mente.... al
posto del mezzo-demone sempre con la battuta pronta e un ghigno sul
viso... vide il rosso seduto su una panchina, all'aperto, sotto la
pioggia; in mano una bottiglia di sakè ormai vuota, una sigaretta spenta tra le labbra, le gocce di
pioggia si confondevano con le lacrime mentre Gojyo continuava a ripetere delle
parole: "Razza di stupida scimmia, perché ci hai costretti a
farlo....?!?!?"
Goku scosse la testa per cercare di liberarsi di quell'immagine.... ma
subito una terza scena si presentò, contro la sua
volontà.... Hakkai non aveva il suo sorriso sul volto, lo vide
in piedi, il viso segnato da occhiaie, poggiato allo stipite di una porta a osservare le mani di
Sanzo, che stringevano un diadema d'oro ben noto e sporco di sangue; quando gli occhi viola del biondo iniziarono a diventare lucidi, Hakkai se ne andò per garantire al
monaco la sua privacy e Goku lo vide sedersi ad
un tavolo e coprirsi il volto con le mani, il corpo scosso dai
singhiozzi.
Erano ripartiti alla volta della città, poco lontana;
all'improvviso il silenzio del gruppo venne interrotto nuovamente dal
brusco mozzarsi del fiato a Goku: il giovane demone si era ricordato
l'incubo di poco prima e, di nuovo, le lacrime minacciavano di iniziare
a scendere. Hakkai parlò per primo.
- Goku.... tutto bene...? Per caso ti è tornato in mente il
sogno di prima....?- chiese delicatamente Hakkai, lanciando rapide
occhiate nello specchietto sopra il cruscotto.
- Io............ si..............- disse Goku, rispondendo solo alla seconda domanda; il suo viso era tornato pallido.
- Allora...? Di cosa si tratta?- si intromise Gojyo.
- E- ecco....... io... preferirei non parlarne.....- rispose il più piccolo, la voce poco più di un sussurro.
- Eddai....! Su, cosa sono questi segreti, scimmia?- calcò la mano Gojyo, che non aveva notato il tremore di Goku.
- Gojyo....- disse Hakkai, con un tono che diceva
"smettila-subito-tu-stupido-insensibile-che-non-sei.altro", riuscendo a
far tacere il rosso.
- Mi dispiace... ragazzi.... ma non me la sento di dirvelo...... non
adesso......- si intromise Goku, il viso nascosto fra le braccia e la
voce bassa.
- Non ti preoccupare, Goku. Non c'è nessuna fretta.- lo rassicurò il moro.
Avevano ormai raggiunto la città e, scendendo dalla jeep, i
quattro andarono alla ricerca di una locanda in cui alloggiare per la
notte. Dopo alcuni tentativi andati a vuoto, trovarono quattro camere
singole in una locanda di media grandezza; la giovane ragazza alla
reception li aveva anche messi gentilmente al corrente che all'interno
della sala ristorante, c'era un palco da cui piccoli gruppi musicali si
esibivano. Sanzo, Goku, Hakkai e Gojyo andarono ognuno nella propria
stanza a posare le loro borse, per poi passare in libertà il
tempo che li separava dall'ora di cena.
Sanzo decise di togliersi la tunica, restando con i suoi soliti jeans
scuri e la maglia nera attillata; si sedette sul bordo della finestra,
giornale in mano e sigaretta accesa fra le labbra, posati accanto a
lui, pistola, harisen, Sutra, posacenere e accendino. La
mente semi-vuota, salvo per la sensazione di inquietudine che lo
tormentava.... non riusciva a spiegarsi il comportamento così
insolito di Goku, ma decise che non avrebbe detto nulla: in fin dei
conti non erano affari di Genjo Sanzo, no?
Gojyo, posate le sue cose, pensò di uscire a comprare sigarette e birra e,
perché no, avrebbe cercato la compagnia di qualche ingenua
fanciulla da ammaliare col suo fascino. Camminando diretto alle scale,
passò davanti alla stanza di Goku e decise di entrare a vedere
se era tutto ok; il rosso aprì la porta senza bussare e si
fermò all'istante notando che la camera era vuota, pensò
fosse successo qualcosa, prima di scorgere la sacca della saru su una
sedia vicino al letto. Tirando un sospiro di sollievo, la sua
attenzione venne attirata dal rumore di acqua che scorreva:
evidentemente il più giovane aveva deciso di farsi una doccia.
Gojyo, quindi, uscì della stanza e si diresse all'uscita della
locanda.
Hakkai, dopo aver dato da mangiare al povero Hakuryuu, pensò di
andare a fare spese per il viaggio: il prossimo villaggio distava
almeno tre giorni e senza cibo, la cosa sarebbe diventata critica. Il
moro, arrivato alla reception, sentì della musica provenire
dalla sala da pranzo, la ragazza che stava dietro al bancone gli
spiegò che il gruppo che si sarebbe esibito quella sera stava
facendo le prove.
Incuriosito, Hakkai seguì la musica. La sala era praticamente
vuota: nessuno era ancora arrivato per cenare; una delle poche persone
presenti, notò il demone, era Goku... che se ne stava seduto a
gambe incrociate su una sedia ad un tavolo vicino al gruppo, il ragazzo
aveva gli occhi chiusi e ascoltava in silenzio le note di una canzone
triste e calma, a cui però mancavano le parole. Con qualche
sospetto, Hakkai si girò e uscì dalla locanda.
Goku aveva deciso di farsi una doccia e poi scendere e andare a fare un
giro in città. Una volta al piano terra della locanda,
però, la musica lo aveva spinto verso la sala da pranzo vuota,
ad eccezione di alcuni ragazzi che se ne stavano sul palco in fondo
alla
stanza. Il demone, come trascinato a forza, si ritrovò a sedersi
ad un tavolo poco lontano dal palco, ad ascoltare quei ragazzi provare
per l'esibizione che li attendeva a breve. Goku era seduto lì da
qualche minuto, quando il gruppo prese a suonare una canzone: solo
musica, senza parole.... gli occhi dorati del demone si chiusero alle
prime note, in modo da poter seguire meglio quel suono in qualche modo
triste e confortevole.
Era ora di cena e Sanzo, Gojyo e Hakkai si trovarono nella sala da
pranzo. Il rosso fece passare lo sguardo per tutta la stanza e non
vedendo la saru chiese notizie agli altri due.
- Ehi, qualcuno ha visto la scimmia? Qui non mi pare di vederlo.... strano!- disse Gojyo.
- Bè, io l'ho visto prima di uscire a fare spese.... ed era qui
ad ascoltare il gruppo che suona fra poco....- disse Hakkai.
- Tzè.- aggiunse Sanzo.
Proprio in quel momento, il monaco vide Goku in fondo alla sala, stava
parlando con quello che sembrava un componente del gruppo musicale. Il
demone sembrava lusingato per qualcosa e imbarazzato, Sanzo lo vide
scuotere la testa, poi esitare ed infine annuire. Chissà di cosa
avevano parlato.... Il biondo si ricompose, vedendo Goku avanzare nella
direzione dei suoi compagni di viaggio e notò che il più
giovane si era tolto il mantello e le spalline con gli uncini.
- Ehi, ragazzi, che ci fate ancora qui....? Su, venite con me. Ho un tavolo stupendo!- disse la saru facendo segno di seguirlo.
Si ritrovarono ad un tavolo a qualche metro dal palco, ma direttamente
in linea con la postazione del microfono: un posto perfetto per
osservare la performance che stava per avere luogo. La cosa non andava
molto a genio a Sanzo, ma incuriosiva gli altri due... come mai proprio
quel posto?
- Ehi, scimmia. Si può sapere che intenzioni hai?- chiese Sanzo, alquanto infastidito.
- Già. Il bonzo, qui, ha ragione....- aggiunse Gojyo.
- Ehm...... bè.... prima volevate sapere cos'avevo sognato, no?
Fra poco lo saprete....- disse Goku; poi si voltò e si
allontanò, lasciando gli altri tre al tavolo.
- Oi, scimmia...! E questo cosa c'entra col sogno...??- chiamò inutilmente il kappa: Goku era sparito di nuovo.
- Gojyo, io credo che basti aspettare per scoprire cosa intendeva.-
disse Hakkai con un sorriso; il demone aveva la sensazione che tutto
questo c'entrasse con la canzone da cui Goku era stato rapito nel
pomeriggio, quella senza parole....
Improvvisamente le luci della sale si spensero, lasciando illuminato
solo il palco, già occupato dai musicisti. La musica
partì, il gruppo suonò una canzone molto movimentata, le
chitarre elettriche e il basso creavano un mix perfetto con i battiti
della batteria; fin dalle prime parole della canzone, il pubblico era
incantato, perfino Sanzo, Gojyo e Hakkai si ritrovarono ad ammettere
che lo spettacolo non era niente male e la loro posizione era la
migliore di tutta la sala. Il monaco rimase impressionato dalle parole
del ritornello: "And whatever pain may come, Today this ends. I'm forgiving what I've done!" (trad. "E qualsiasi dolore arriverà, Oggi questo finisce. Perdono ciò che ho fatto!" n.d.A)
La canzone finì e il pubblico scoppiò in un applauso
collettivo a cui si aggiungevano grida di "Bravi!!". Ci fu un momento
di pausa, durante il quale Hakkai e Gojyo scandagliarono la stanza per
vedere dov'era finito il loro compagno mancante. Entrambi però,
tornarono a prestare attenzione quando il cantante del gruppo prese la
parola, annunciando la prossima canzone.
- Grazie, gente!! Sono contento che la nostra musica vi piaccia!!!
Bene.... la prossima canzone si intitola "Leave out all the rest"! A
mettere le parole per quest'ultima, un simpatico ragazzo....! Fate un
applauso a Goku!!!- disse il cantante.
La reazione dei tre componenti del gruppo di Sanzo che si trovavano tra
il pubblico fu diversa: Sanzo lasciò cadere la sigaretta che
aveva in bocca e alzò entrambe le sopracciglia, Hakkai si
ritrovò il sorriso congelato sulle labbra (non si aspettava che
Goku sarebbe effettivamente salito su palco.... a cantare...) e Gojyo
aveva gli occhi spalancati e la bocca che toccava il tavolo. I tre,
fortunatamente, riuscirono a riprendersi in tempo per vedere il demone
guardare verso di loro.
- Salve..... ehm... questa canzone è per i miei tre amici....
Sanzo, Gojyo e Hakkai..... spero vi piaccia, ragazzi.- disse Goku,
intimorito a stare lì, in piedi di fronte a tutte quelle
persone. Chiuse gli occhi, come aveva fatto quel pomeriggio ascoltando
le note, e prese a cantare, lasciando tutti di stucco... soprattutto i
suoi tre compagni: non avrebbero mai immaginato che Goku sapesse
cantare, non così, e non quelle parole...
- "I dreamed I was missing
(Ho sognato che non c'ero
You were so scared
Voi eravate così spaventati
But no one would listen
Ma nessuno ascoltava
'cause no one cared
Perché a nessuno importava
After my dreaming
Dopo il sogno
I woke with this fear
Mi sono svegliato con questa paura
What am I leaving
Cosa lascierò
When I'm done here?"-
Quando avrò finito qui?)
La sala era completamente silenziosa, non un suono, tutti rapiti da
quella voce calma e dal viso rilassato e malinconico. I tre seduti di
fronte a Goku, non riuscivano a credere ai loro occhi.
- "So if you're asking me
(Perciò se me lo chiedete
I wanted you to know
Voglio che sappiate
When my times comes
Quando arriverà il mio momento
Forget the wrong that I've done
Dimenticate il male che ho fatto
Help me leave behind some
Aiutatemi a lasciare delle
Reasons to be missed
Ragioni per cui essere ricordato
And don't resent me
E non abbiatecela con me
And when you're feeling empty
E quando vi sentite vuoti
Keep me in your memory
Tenetemi nella vostra memoria
Leave out all the rest
Lasciate fuori il resto
Leave out all the rest"-
Lasciate fuori il resto)
Goku aprì lentamente gli occhi, le uniche persone presenti per
lui erano proprio lì, e lo stavano guardando.Sorridendo
leggermente, continuò a cantare. E le parole che seguirono,
stupirono ancora di più i tre più grandi.
- "Don't be afraid
(Non abbiate paura
I've taken my beating
Ho preso quello che mi era offerto
I've shared what I've been
Ho condiviso ciò che sono stato
I'm strong on the surface
Sono forte in superficie
Not all the way through
Non fino in fondo
I've never been perfect
Non sono mai stato perfetto
But neither have you"-
Ma non lo siete stati nemmeno voi)
Il pubblico era in adorazione: la voce dolce e il sorriso un pò
triste di quel ragazzo avevano sciolto tutte le ragazze presenti... (me
compresa....*ç* n.d.A)
- "So if you're asking me
(Perciò se me lo chiedete
I wanted you to know
Voglio che sappiate
When my times comes
Quando arriverà il mio momento
Forget the wrong that I've done
Dimenticate il male che ho fatto
Help me leave behind some
Aiutatemi a lasciare delle
Reasons to be missed
Ragioni per cui essere ricordato
And don't resent me
E non abbiatecela con me
And when you're feeling empty
E quando vi sentite vuoti
Keep me in your memory
Tenetemi nella vostra memoria
Leave out all the rest
Lasciate fuori tutto il resto
Leave out all the rest"-
Lasciate fuori tutto il resto)
Goku fissò il suo sguardo su Sanzo e continuò la canzone.
- "Forgetting
Dimenticando
All the hurt inside
Tutto il dolore dentro
You've learned to hide so well
Che avete impatrato a nascondere così bene
Pretending
Fingendo
Someone else can come and save
me from myself
Qualcun'altro può venire a salvarmi da me stesso
I can't be who you are"-
Non posso essere ciò che siete voi)
Sanzo rimase scioccato delle parole, l'unica cosa che poté fare
fu continuare a fissare Goku, che aveva di nuovo chiuso gli occhi.
- "When my times comes
(Quando arriverà il mio momento
Forget the wrong that I've done
Dimenticate il male che ho fatto
Help me leave behind some
Aiutatemi a lasciare delle
Reasons to be missed
Ragioni per cui essere ricordato
And don't resent me
E non abbiatecela con me
And when you're feeling empty
E quando vi sentite vuoti
Keep me in your memory
Tenetemi nella vostra memoria
Leave out all the rest
Lasciate fuori tutto il resto
Leave out all the rest
Lasciate fuori tutto il resto
Forgetting
Dimenticando
All the hurt inside
Tutto il dolore dentro
You've learned to hide so well
Che avete imparato a nascondere così bene
Pretending
Fingendo
Someone else can come and save me from myself Qualcun'altro può venire a salvarmi da me stesso
I can't be who you are
Non posso essere ciò che siete voi
I can't be who you are"-
Non posso essere ciò che siete voi)
Qualche secondo di perfetto silenzio seguì la fine della
canzone, poi la folla in sala si mise a battere furiosamente le mani e
a urlare l'appezzamento della performance. Gojyo, Hakkai e Sanzo
fissavano ancora incantati un Goku super imbarazzato grattarsi
nervosamente la nuca, con un minuscolo sorriso sulle labbra, davvero
quelle parole erano piaciute così tanto...? L'eretico faticava a
crederci.
Quando Goku tornò dai suoi tre amici, ci fu un attimo di
immobilità assoluta: nessuno sapeva che fare. Poi Hakkai si
alzò dalla sedia e abbracciò il più giovane per
qualche secondo, prima di lasciarlo andare e guardarlo con un vero e
sincero sorriso.
- Sei stato bravissimo Goku. Una canzone meravigliosa, mi hai commosso...!- gli disse il moro.
- Devo dire che ho rischiato di morire, scimmia, quando ti ho visto
salire sul palco...!! Ma sono d'accordo con Hakkai, e brava la nostra
scimmia con lo stomaco al posto del cervello!!!- disse Gojyo, prendendo
la testa di Goku sotto braccio e strofinando le nocche sulla nuca della
saru.
- E smettila, stupido kappa scarafaggiato!!!- si ribellò l'eretico.
Una volta libero, Goku si voltò verso Sanzo, che non aveva
ancora detto nulla. Il silenzio stava iniziando ad innervosire il
demone, che spostò lo sguardo verso le proprie scarpe. Il monaco
sospirò esasperato e si avvicinò a Goku, mettendogli
semplicemente una mano sulla testa, senza dire niente.
Alzando lo sguardo, Goku si ritrovò a fissare un piccolo,
minuscolo, quasi invisibile sorriso indugiare sulle labbra di Sanzo e
immediatamente si sentì meglio, sfoggiando un sorriso di ritorno
che gli andava da orecchio a orecchio, gli occhi scintillanti di gioia.
- Grazie, Sanzo.- disse Goku, spiazzando gli altri due membri del
gruppo, che non capivano il perché di quel ringraziamento.
- Tzè....- rispose Sanzo; Hakkai e Gojyo stavano ancora guardando un pò la scimmia e un pò il bonzo.
Dopo qualche secondo, Sanzo, stufo, si diresse verso l'uscita della
locanda e, mentre passava accanto ad Hakkai, il bonzo borbottò
"Quella scimmia non se ne sta mai zitta...". Sparito il biondo, Hakkai
si permise un sorrisino di comprensione, avendo intuito cos'era
successo fra Goku e il suo Sole: quei due avevano sempre avuto un
rapporto complicato....
A quanto pareva, il piccolo gesto di Sanzo, che notoriamente odiava
il contatto fisico, anche minimo, significava molto più di
quello che poteva rappresentare per le persone comuni.... era stato come se il
monaco avesse fatto a Goku il più grande dei complimenti.
OWARI
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Finita!!! Bè spero proprio vi sia piaciuta ^______^
Volevo proprio fare 1 fic cn qst canzone: la adoro *ç*
Ringrazio tutti quelli ke hanno letto e anke di + ki commenterà ^______^
BYE BYE, TEMARI ^_______________________________________^
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