Le Avventure di un Folle Etto Verde

di r_Astrello
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Jojo era un folletto molto vivace, forse troppo vivace.
Gli altri folletti lo deridevano, era un vero e proprio buffone, il "folle etto verde" lo chiamavano, strano gioco di parole pensava lui, era un folletto, era verde e pesava un circa un etto, ma non si sentiva affatto folle, burlone semmai.
Si dilettava giocoso a intrattenere i folletti con burle, scherzi e stramberie di ogni tipo.
Era un folletto incompreso e voleva farsi notare, almeno in quel modo non sarebbe rimasto solo,
meglio deriso che dimenticato.
Voleva volare nel cielo blu, superare la luna e salire di più.
Non era possibile, lo dicevan tutti, mai volare più alto di un fiore.
Ma lui era un folletto particolare, non seguiva il gruppo, amava sognare, sognava un mondo al di la del prato un mondo allegro e fatato.
Un giorno di sole, scappato dal rifugio, Jojo si libra in cielo, senza alcun indugio, e salendo salendo, supera i fiori e passandoci sopra ne sente gli odori.
che bel mondo al di sopra del prato, non è tutto verde, è più colorato, il cielo è azzurro e il sole splende.
Volava Jojo con far spensierato, e pensava ai folletti che stavan sul prato, e cosa si stavano perdendo, i suoi cari amici, che non conoscevano il colore del cielo.
E guardandolo bene strizzo gli occhi, due volte per giunta, l'azzurro del cielo è solo una punta, "avrò visto male il colore" pensava, difatto era grigio e non azzurro. Jojo mai vide una nuvola dal prato, non sapeva cos'era, e neanche che esisteva.
sapeva cosa c'era più in alto dei fiori, ma ancor non aveva visto altri colori, quelli oltre la luna, e persino più su.
Ma come poteva un folletto sapere, che c'era acqua nel cielo e poteva cadere? la pioggia iniziò, e Jojo non capiva, ogni goccia era enorme, come un grande mattone.
Erano cento, mille, anzi di più, e Jojo fu colpito, è caduto giù.
Si trovo di nuovo al di sotto dei fiori, nel prato triste, che non ha colori, non ritrovava la strada di casa, e di tornare lassù non se ne parlava.
Rimase solo il piccolo Jojo, e disperso in quel prato lontano da tutti, capì la lezione: Mai volare più alto di un fiore.




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