Natura morta

di Dora83
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Subito dopo aver letto "Natura morta" di Douglas Preston & Lincoln Child, mi è venuta voglia di scrivere questa sorta di piccolo approfondimento su quali siano potuti essere i pensieri della signorina Swanson mentre stringe a sè l'agente Pendergast in un abbraccio pieno di riconoscimento.
Naturalmente ci tengo a ricordare che i protagonisti di questa flashfic sono nati dall'opera di Douglas Preston & Lincoln Child, scrittori di thriller di notevole successo.

Corrie avvertì un'irrefrenabile bisogno di abbracciare quello strano individuo che aveva incrociato sul suo cammino in una calda giornata di agosto e non provò imbarazzo quando strinse le braccia attorno al corpo magro dell'agente Pendergast. Inizialmente lo sentì irrigidirsi, probabilmente messo a disagio da una tale dimostrazione d'affetto.. D'altronde era sempre stato piuttosto freddo nel porsi alla gente, anche se i suoi modi cordiali, tipici di un uomo del sud, facevano trasparire un certa dolcezza di fondo, che di tanto in tanto sfuggiva da quegli occhi grigi.. occhi che a volte le mettevano i brividi, per quale motivo poi non avrebbe saputo dirlo con esattezza.. Forse per quel perenne alone di mistero che lo circondava, per quel suo abito nero di pregiata fattura o per quei capelli, talmente chiari da sembrare bianchi. Inoltre le era sembrato scostante quando aveva accennato al suo passato.. Chissà per quale motivo aveva evitato di rispondere alla domanda che lei gli avevo posto circa la sua infanzia?! Avrebbe voluto scoprirlo, aiutarlo, così come lui aveva aiutato lei a non perdersi.. a non farsi schiacciare dallo squallore del mondo. Chiedendole di diventare la sua assistente si era dimostrata l'unica persona che l'avesse mai realmente apprezzata. Non si trattava solo dei soldi che le aveva dato.. era qualcosa di più tacito e profondo, qualcosa che le aveva dato una speranza, un futuro.. e le aveva restituito quella dignità che da tempo aveva perduto.. precisamente da quando suo padre aveva abbandonato lei e sua madre al loro destino. Sua madre.. Ormai di lei non le importava più niente, così come più nulla la legava a Medicine Creek. Ormai la sua decisione l'aveva presa e niente e nessuno avrebbe potuto fermarla.

D'un tratto sentì un paio di braccia stringerla.. Era lui che ricambiava teneramente il suo abbraccio.

Corrie, con la guancia premuta contro la spalla di lui, sentiva che un giorno si sarebbero rivisti e che quel giorno, in chissà quale epoca, avrebbe potuto lasciarsi cullare da quell'abbraccio, senza riserve, per sempre protetta dai mali del mondo.

Spero che recensiate, anche per farmi capire dove ci sono errori e cosa posso migliorare. Ciao!





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